{"id":398,"date":"2019-12-19T14:20:28","date_gmt":"2019-12-19T13:20:28","guid":{"rendered":"https:\/\/www.iccoccaglio.edu.it\/?page_id=398"},"modified":"2019-12-19T14:20:32","modified_gmt":"2019-12-19T13:20:32","slug":"indicazioni-nazionali","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/www.iccoccaglio.edu.it\/listituto\/ptof\/indicazioni-nazionali\/","title":{"rendered":"Indicazioni Nazionali"},"content":{"rendered":"\n

Indicazioni nazionali e nuovi scenari – 2018<\/a><\/p>\n\n\n\n

RESPONSABILIT\u00c0, CONTRIBUTI E RINGRAZIAMENTI<\/strong><\/h4>\n\n\n\n

Le presenti Indicazioni nazionali sono state elaborate ai sensi dell\u2019articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, secondo i criteri indicati nella C.M. n. 31 del 18 aprile 2012 con la supervisione del Sottosegretario di Stato Marco Rossi-Doria su delega del Ministro dell\u2019Istruzione, dell\u2019Universit\u00e0 e della Ricerca, Francesco Profumo.<\/p>\n\n\n\n

Hanno collaborato alla stesura di questo documento:<\/p>\n\n\n\n

Il nucleo redazionale<\/strong>: Giancarlo Cerini, Paolo Mazzoli, Damiano Previtali, Maria Rosa Silvestro.<\/p>\n\n\n\n

I consulenti esperti<\/strong>: Eraldo Affinati, Maria Arc\u00e0, Daniela Bertocchi, Giorgio Bolondi, Antonio Brusa, Giancarlo Cerini, Federico Corni, Stefania Cotoneschi, Gino De Vecchis, Rossella Garuti, Gisella Lang\u00e9, Ivo Mattozzi, Paolo Mazzoli, Monica Oppici, Raffaela Paggi, Damiano Previtali, Enrica Ricciardi, Guglielmo Rispoli, Maria Rosa Silvestro.<\/p>\n\n\n\n

Altri esperti consultati<\/strong>: Rosa Cal\u00f2, Andrea Ceciliani, Sergio Cicatelli, Elita Maule, Angelo Raffaele Meo, Marco Mezzalama, Ermanno Morello, Marco Pedrelli, Simonetta Polato, Gian Carlo Sacchi, Andrea Sassoli, Paolo Secl\u00ec, Maria Teresa Spinosi, Benedetta Toni, Rita Zanotto.<\/p>\n\n\n\n

Un ringraziamento particolare per gli autorevoli suggerimenti ai professori: Luigi Berlinguer, Tullio De Mauro, Francesco Sabatini.<\/p>\n\n\n\n

Lucrezia Stellacci<\/strong>, Capo dipartimento per l\u2019Istruzione.<\/p>\n\n\n\n

Carmela Palumbo<\/strong>, Direttore generale, direzione per gli ordinamenti scolastici e l\u2019autonomia scolastica.<\/p>\n\n\n

INDICE<\/h2>\n

CULTURA SCUOLA PERSONA.. 4
La scuola nel nuovo scenario. 4
Centralit\u00e0 della persona. 5
Per una nuova cittadinanza. 6
Per un nuovo umanesimo. 7
FINALIT\u00c0 GENERALI. 9
Scuola, Costituzione, Europa. 9
Profilo dello studente. 10
L\u2019ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO.. 12
Dalle Indicazioni al curricolo. 12
Aree disciplinari e discipline. 12
Continuit\u00e0 ed unitariet\u00e0 del curricolo. 12
Traguardi per lo sviluppo delle competenze. 13
Obiettivi di apprendimento. 13
Valutazione. 13
Certificazione delle competenze. 14
Una scuola di tutti e di ciascuno. 14
Comunit\u00e0 educativa, comunit\u00e0 professionale, cittadinanza. 14
LA SCUOLA DELL\u2019INFANZIA.. 16
I bambini, le famiglie, i docenti, l\u2019ambiente di apprendimento. 16
I campi di esperienza. 18
Il s\u00e9 e l\u2019altro. 18
Il corpo e il movimento. 19
Immagini, suoni, colori 20
I discorsi e le parole. 21
La conoscenza del mondo. 21
Dalla scuola dell\u2019infanzia alla scuola primaria. 23
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO.. 24
Il senso dell\u2019esperienza educativa. 24
L\u2019alfabetizzazione culturale di base. 24
Cittadinanza e Costituzione. 25
L\u2019ambiente di apprendimento. 26
Italiano. 28
Lingua inglese e seconda lingua comunitaria. 37
Storia. 41
Geografia. 46
Matematica. 49
Scienze. 54
Musica. 58
Arte e immagine. 60
Educazione fisica. 63
Tecnologia. 66<\/p>\n\n\n

_______________<\/p>\n\n\n\n

Un ringraziamento particolare ai professori Mauro Ceruti e Italo Fiorin, rispettivamente Presidente e Coordinatore della Commissione nazionale incaricata della stesura delle \u201cIndicazioni per il curricolo per la scuola dell\u2019infanzia e per il primo ciclo d\u2019istruzione\u201d di cui al D.M. 31 luglio 2007.<\/em><\/p>\n\n\n\n

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CULTURA SCUOLA PERSONA<\/h1>\n\n\n\n

La scuola nel nuovo scenario<\/h2>\n\n\n\n

In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una societ\u00e0 relativamente stabile a una societ\u00e0 caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuit\u00e0. Questo nuovo scenario \u00e8 ambivalente: per ogni persona, per ogni comunit\u00e0, per ogni societ\u00e0 si moltiplicano sia i rischi che le opportunit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Gli ambienti in cui la scuola \u00e8 immersa sono pi\u00f9 ricchi di stimoli culturali, ma anche pi\u00f9 contraddittori. Oggi l\u2019apprendimento scolastico \u00e8 solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini[1]<\/sup><\/a> e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi \u00e8 bisogno dei contesti scolastici. Ma proprio per questo la scuola non pu\u00f2 abdicare al compito di promuovere la capacit\u00e0 degli studenti di dare senso alla variet\u00e0 delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti.<\/p>\n\n\n\n

Il paesaggio educativo \u00e8 diventato estremamente complesso. Le funzioni educative sono meno definite di quando \u00e8 sorta la scuola pubblica. In particolare vi \u00e8 un\u2019attenuazione della capacit\u00e0 adulta di presidio delle regole e del senso del limite e sono, cos\u00ec, diventati pi\u00f9 faticosi i processi di identificazione e differenziazione da parte di chi cresce e anche i compiti della scuola in quanto luogo dei diritti di ognuno e delle regole condivise. Sono anche mutate le forme della socialit\u00e0 spontanea, dello stare insieme e crescere tra bambini e ragazzi. La scuola \u00e8 perci\u00f2 investita da una domanda che comprende, insieme, l\u2019apprendimento e \u201cil saper stare al mondo\u201d. E per potere assolvere al meglio alle sue funzioni istituzionali, la scuola \u00e8 da tempo chiamata a occuparsi anche di altre delicate dimensioni dell\u2019educazione. L\u2019intesa tra adulti non \u00e8 pi\u00f9 scontata e implica la faticosa costruzione di un\u2019interazione tra le famiglie e la scuola, cui tocca, ciascuno con il proprio ruolo, esplicitare e condividere i comuni intenti educativi.<\/p>\n\n\n\n

Inoltre l\u2019orizzonte territoriale della scuola si allarga. Ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del mondo e con ci\u00f2 stesso costituisce un microcosmo che su scala locale riproduce opportunit\u00e0, interazioni, tensioni, convivenze globali. Anche ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto di informazioni sempre pi\u00f9 numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralit\u00e0 delle culture. Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinch\u00e9 ogni persona sviluppi un\u2019identit\u00e0 consapevole e aperta.<\/p>\n\n\n\n

La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libert\u00e0 e dell\u2019ugua\u00adglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell\u2019identit\u00e0 di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor pi\u00f9 attento e mirato, l\u2019impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilit\u00e0 e ad ogni fragilit\u00e0, ma richiede altres\u00ec la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far s\u00ec che ognuno possa \u201csvolgere, secondo le proprie possibilit\u00e0 e la propria scelta, un\u2019attivit\u00e0 o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della societ\u00e0\u201d (articolo 4 della Costituzione).<\/p>\n\n\n\n

Una molteplicit\u00e0 di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L\u2019intercultura \u00e8 gi\u00e0 oggi il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell\u2019identit\u00e0 di ciascuno. A centocinquanta anni dall\u2019Unit\u00e0, l\u2019Italiano \u00e8 diventata la lingua comune di chi nasce e cresce in Italia al di l\u00e0 della cittadinanza italiana o straniera. La scuola raccoglie con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica dell\u2019uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.<\/p>\n\n\n\n

In questa situazione di grande ricchezza formativa sono presenti, al contempo, vecchie e nuove forme di emarginazione culturale e di analfabetismo. Queste si intrecciano con analfabetismi di ritorno, che rischiano di impedire a molti l\u2019esercizio di una piena cittadinanza.<\/p>\n\n\n\n

La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione \u00e8 una grande opportunit\u00e0 e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola. Si tratta di una rivoluzione epocale, non riconducibile a un semplice aumento dei mezzi implicati nell\u2019apprendimento. La scuola non ha pi\u00f9 il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere. Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate in mille forme attraverso risorse in continua evoluzione. Sono chiamati in causa l\u2019organizzazione della memoria, la presenza simultanea di molti e diversi codici, la compresenza di procedure logiche e analogiche, la relazione immediata tra progettazione, operativit\u00e0, controllo, tra fruizione e produzione.<\/p>\n\n\n\n

Dunque il \u201cfare scuola\u201d oggi significa mettere in relazione la complessit\u00e0 di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un\u2019opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perch\u00e9 sono le fondamenta per l\u2019uso consapevole del sapere diffuso e perch\u00e9 rendono precocemente effettiva ogni possibilit\u00e0 di apprendimento nel corso della vita. E poich\u00e9 le relazioni con gli strumenti informatici sono tuttora assai diseguali fra gli studenti come fra gli insegnanti il lavoro di apprendimento e riflessione dei docenti e di attenzione alla diversit\u00e0 di accesso ai nuovi media diventa di decisiva rilevanza.<\/p>\n\n\n\n

Anche le relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno rapidamente cambiando. Ogni persona si trova nella ricorrente necessit\u00e0 di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo l\u2019obiettivo della scuola non pu\u00f2 essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, \u00e8 quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinch\u00e9 possa affrontare positivamente l\u2019incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono pi\u00f9 adeguate. Al contrario, la scuola \u00e8 chiamata a realizzare percorsi formativi sempre pi\u00f9 rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalit\u00e0 di ognuno.<\/p>\n\n\n\n

In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalit\u00e0 specifiche: offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far s\u00ec che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacit\u00e0 di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; favorire l\u2019autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.<\/p>\n\n\n\n

La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversit\u00e0, di disabilit\u00e0 o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversit\u00e0 pone: innanzi tutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza; inoltre nel Paese, affinch\u00e9 le situazioni di svantaggio sociale, economiche, culturali non impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualit\u00e0 che \u00e8 doveroso garantire.<\/p>\n\n\n\n

In entrambi i casi con la finalit\u00e0 sancita dalla nostra Costituzione di garantire e di promuovere la dignit\u00e0 e l\u2019uguaglianza di tutti gli studenti \u201csenza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali\u201d e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire \u201cil pieno sviluppo della persona umana\u201d.<\/p>\n\n\n\n

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Centralit\u00e0 della persona<\/h2>\n\n\n\n

Le finalit\u00e0 della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l\u2019originalit\u00e0 del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarit\u00e0 e complessit\u00e0 di ogni persona, della sua articolata identit\u00e0, delle sue aspirazioni, capacit\u00e0 e delle sue fragilit\u00e0, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.<\/p>\n\n\n\n

Lo studente \u00e8 posto al centro dell\u2019azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.<\/p>\n\n\n\n

Sin dai primi anni di scolarizzazione \u00e8 importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti. \u00c8 altrettanto importante valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni studente.<\/p>\n\n\n\n

Particolare cura \u00e8 necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione pi\u00f9 ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell\u2019azione educativa, ma \u00e8 al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalit\u00e0 di ognuno.<\/p>\n\n\n\n

La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguir\u00e0 in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare.<\/p>\n\n\n\n

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Per una nuova cittadinanza<\/h2>\n\n\n\n

La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l\u2019esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l\u2019intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessit\u00e0 di un\u2019attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.<\/p>\n\n\n\n

Insegnare le regole del vivere e del convivere \u00e8 per la scuola un compito oggi ancora pi\u00f9 ineludibile rispetto al passato, perch\u00e9 sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficolt\u00e0 pi\u00f9 o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo.<\/p>\n\n\n\n

La scuola non pu\u00f2 interpretare questo compito come semplice risposta a un\u2019emer\u00adgenza. Non \u00e8 opportuno trasformare le sollecitazioni che le provengono da vari ambiti della societ\u00e0 in un moltiplicarsi di microprogetti che investano gli aspetti pi\u00f9 disparati della vita degli studenti, con l\u2019intento di definire norme di comportamento specifiche per ogni situazione. L\u2019obiettivo non \u00e8 di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianit\u00e0 di tutte le sue esperienze, bens\u00ec di proporre un\u2019educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualit\u00e0 con i valori che orientano la societ\u00e0 in cui vive.<\/p>\n\n\n\n

La scuola perseguir\u00e0 costantemente l\u2019obiettivo di costruire un\u2019alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalit\u00e0 educative.<\/p>\n\n\n\n

La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall\u2019autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme \u00e8 un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunit\u00e0 di appartenenza, locali e nazionali. L\u2019acquisizione dell\u2019autonomia rappresenta un momento decisivo per le istituzioni scolastiche. Grazie a essa si \u00e8 gi\u00e0 avviato un processo di sempre maggiore responsabilizzazione condiviso dai docenti e dai dirigenti, che favorisce altres\u00ec la stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio.<\/p>\n\n\n\n

In quanto comunit\u00e0 educante, la scuola genera una diffusa convivialit\u00e0 relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, e \u00e8 anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della societ\u00e0 come parte di una comunit\u00e0 vera e propria. La scuola affianca al compito \u201cdell\u2019insegnare ad apprendere\u201d quello \u201cdell\u2019insegnare a essere\u201d.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019obiettivo \u00e8 quello di valorizzare l\u2019unicit\u00e0 e la singolarit\u00e0 dell\u2019identit\u00e0 culturale di ogni studente. La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse \u00e8 un fenomeno ormai strutturale e non pu\u00f2 pi\u00f9 essere considerato episodico: deve trasformarsi in un\u2019opportunit\u00e0 per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversit\u00e0 preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere.<\/p>\n\n\n\n

La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella societ\u00e0, ma questa stessa societ\u00e0 bisogna crearla continuamente insieme.<\/p>\n\n\n\n

Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettivit\u00e0 pi\u00f9 ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. Non dobbiamo dimenticare che fino a tempi assai recenti la scuola ha avuto il compito di formare cittadini nazionali attraverso una cultura omogenea. Oggi, invece, pu\u00f2 porsi il compito pi\u00f9 ampio di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identit\u00e0 e radici culturali di ogni studente. La finalit\u00e0 \u00e8 una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che pu\u00f2 essere alimentata da una variet\u00e0 di espressioni ed esperienze personali molto pi\u00f9 ricca che in passato.<\/p>\n\n\n\n

Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata \u00e8 proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non si possono realizzare appieno le possibilit\u00e0 del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche. A tal fine sar\u00e0 indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale, proprio per arricchire l\u2019es\u00adperienza quotidiana dello studente con culture materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi.<\/p>\n\n\n\n

La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell\u2019Europa e del mondo. I problemi pi\u00f9 importanti che oggi toccano il nostro continente e l\u2019umanit\u00e0 tutta intera non possono essere affrontati e risolti all\u2019interno dei confini nazionali tradizionali, ma solo attraverso la comprensione di far parte di grandi tradizioni comuni, di un\u2019unica comunit\u00e0 di destino europea cos\u00ec come di un\u2019unica comunit\u00e0 di destino planetaria. Perch\u00e9 gli studenti acquisiscano una tale comprensione, \u00e8 necessario che la scuola li aiuti a mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi della storia europea e della storia dell\u2019uma\u00adnit\u00e0. La scuola \u00e8 luogo in cui il presente \u00e8 elaborato nell\u2019intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto.<\/p>\n\n\n\n

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Per un nuovo umanesimo<\/h2>\n\n\n\n

Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell\u2019umanit\u00e0 e del pianeta oggi devono essere intese in un duplice senso. Da un lato tutto ci\u00f2 che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall\u2019altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilit\u00e0 unica e singolare nei confronti del futuro dell\u2019umanit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

La scuola pu\u00f2 e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilit\u00e0 i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione. A questo scopo il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l\u2019elaborazione delle loro molteplici connessioni. \u00c8 quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo.<\/p>\n\n\n\n

In tale prospettiva, la scuola potr\u00e0 perseguire alcuni obiettivi, oggi prioritari:<\/p>\n\n\n\n

\u2013 insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza – l\u2019universo, il pianeta, la natura, la vita, l\u2019umanit\u00e0, la societ\u00e0, il corpo, la mente, la storia – in una prospettiva complessa, volta cio\u00e8 a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d\u2019insieme.<\/p>\n\n\n\n

\u2013 promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacit\u00e0 di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacit\u00e0 di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacit\u00e0 di valutare i limiti e le possibilit\u00e0 delle conoscenze; la capacit\u00e0 di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento.<\/p>\n\n\n\n

\u2013 diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell\u2019attuale condizione umana (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l\u2019incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualit\u00e0 della vita) possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.<\/p>\n\n\n\n

Tutti questi obiettivi possono essere realizzati sin dalle prime fasi della formazione degli alunni. L\u2019esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono infatti altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovr\u00e0 essere fatto oggetto di pi\u00f9 elaborate conoscenze teoriche e sperimentali. Nel contempo, lo studio dei contesti storici, sociali, culturali nei quali si sono sviluppate le conoscenze \u00e8 condizione di una loro piena comprensione. Inoltre, le esperienze personali che i bambini e gli adolescenti hanno degli aspetti a loro prossimi della natura, della cultura, della societ\u00e0 e della storia sono una via di accesso importante per la sensibilizzazione ai problemi pi\u00f9 generali e per la conoscenza di orizzonti pi\u00f9 estesi nello spazio e nel tempo. Ma condizione indispensabile per raggiungere questo obiettivo \u00e8 ricostruire insieme agli studenti le coordinate spaziali e temporali necessarie per comprendere la loro collocazione rispetto agli spazi e ai tempi assai ampi della geografia e della storia umana, cos\u00ec come rispetto agli spazi e ai tempi ancora pi\u00f9 ampi della natura e del cosmo.<\/p>\n\n\n\n

Definire un tale quadro d\u2019insieme \u00e8 compito sia della formazione scientifica (chi sono e dove sono io nell\u2019universo, sulla terra, nell\u2019evoluzione?) sia della formazione umanistica (chi sono e dove sono io nelle culture umane, nelle societ\u00e0, nella storia?). Negli ultimi decenni, infatti, discipline una volta distanti hanno collaborato nel ricostruire un albero genealogico delle popolazioni umane e nel tracciare i tempi e i percorsi delle grandi migrazioni con cui il pianeta \u00e8 stato popolato. La genetica, la linguistica, l\u2019archeologia, l\u2019antropologia, la climatologia, la storia comparata dei miti e delle religioni hanno cominciato a delineare una storia globale dell\u2019umanit\u00e0. Da parte loro, la filosofia, le arti, l\u2019economia, la storia delle idee, delle societ\u00e0, delle scienze e delle tecnologie stanno mettendo in evidenza come le popolazioni umane abbiano sempre comunicato fra loro e come le innovazioni materiali e culturali siano sempre state prodotte da una lunga storia di scambi, interazioni, tradizioni. A loro volta, le scienze del vivente oggi allargano ancora di pi\u00f9 questo quadro: le collaborazioni fra genetica, paleontologia, embriologia, ecologia, etologia, geologia, biochimica, biofisica, ci danno per la prima volta un quadro delle grandi tappe della storia della vita sulla terra e mostrano la stretta interdipendenza fra tutte le forme viventi.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019elaborazione dei saperi necessari per comprendere l\u2019attuale condizione dell\u2019uomo planetario, definita dalle molteplici interdipendenze fra locale e globale, \u00e8 dunque la premessa indispensabile per l\u2019esercizio consapevole di una cittadinanza nazionale, europea e planetaria. Oggi la scuola italiana pu\u00f2 proporsi concretamente un tale obiettivo, contribuendo con ci\u00f2 a creare le condizioni propizie per rivitalizzare gli aspetti pi\u00f9 alti e fecondi della nostra tradizione. Questa, infatti, \u00e8 stata ricorrentemente caratterizzata da momenti di intensa creativit\u00e0 – come la civilt\u00e0 classica greca e latina, la Cristianit\u00e0, il Rinascimento e, pi\u00f9 in generale, l\u2019apporto degli artisti, dei musicisti, degli scienziati, degli esploratori e degli artigiani in tutto il mondo e per tutta l\u2019et\u00e0 moderna – nei quali l\u2019incontro fra culture diverse ha saputo generare l\u2019idea di un essere umano integrale, capace di concentrare nella singolarit\u00e0 del microcosmo personale i molteplici aspetti del macrocosmo umano.<\/p>\n\n\n\n

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FINALIT\u00c0 GENERALI<\/h1>\n\n\n\n

Scuola, Costituzione, Europa<\/h2>\n\n\n\n

Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalit\u00e0 generale della scuola \u00e8 lo sviluppo armonico e integrale della persona, all\u2019interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversit\u00e0 individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.<\/p>\n\n\n\n

La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l\u2019insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l\u2019istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a rimuovere \u201cgli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libert\u00e0 e l\u2019eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l\u2019effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all\u2019organizzazione politica, economica e sociale del Paese<\/em>\u201d (articolo 3).<\/p>\n\n\n\n

L\u2019azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonch\u00e9 con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalit\u00e0 di ciascuno (articolo 2).<\/p>\n\n\n\n

La scuola dell\u2019infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all\u2019elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019ordinamento scolastico tutela la libert\u00e0 di insegnamento (articolo 33) ed \u00e8 centrato sull\u2019autonomia funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando cos\u00ec una parte decisiva dell\u2019autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all\u2019istruzione ed un servizio di qualit\u00e0, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie.<\/s> Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualit\u00e0 del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso.<\/p>\n\n\n\n

Con le Indicazioni nazionali s\u2019intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Per l\u2019insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d\u2019intesa con l\u2019autorit\u00e0 ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell\u201911 febbraio 2010).<\/p>\n\n\n\n

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l\u2019apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell\u2019Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006[i]<\/a>) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialit\u00e0; 8) consapevolezza ed espressione culturale . Queste sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l\u2019Italia ha attivamente partecipato. L\u2019impegno a far conseguire tali competenze a tutti i cittadini europei di qualsiasi et\u00e0, indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale, non implica da parte degli Stati aderenti all\u2019Unione europea l\u2019adozione di ordinamenti e curricoli scolastici conformi ad uno stesso modello. Al contrario, la diversit\u00e0 di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento, cos\u00ec come le differenze storiche e culturali di ogni paese, pur orientati verso le stesse competenze generali, favoriscono l\u2019espressione di una pluralit\u00e0 di modi di sviluppare e realizzare tali competenze. Tale processo non si esaurisce al termine del primo ciclo di istruzione, ma prosegue con l\u2019estensione dell\u2019obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l\u2019arco della vita.<\/p>\n\n\n\n

Nell\u2019ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell\u2019attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee.<\/p>\n\n\n\n

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Profilo dello studente<\/h2>\n\n\n\n

La storia della scuola italiana, caratterizzata da un approccio pedagogico e antropologico che cura la centralit\u00e0 della persona che apprende, assegna alla scuola dell\u2019infanzia e del primo ciclo d\u2019istruzione un ruolo preminente in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di ogni alunno. Entro tale ispirazione la scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialit\u00e0 di ogni bambino e ragazzo. Al tempo stesso la scuola italiana ha imparato a riconoscere e a valorizzare apprendimenti diffusi che avvengono fuori dalle sue mura, nei molteplici ambienti di vita in cui i bambini e i ragazzi crescono e attraverso nuovi media<\/em>, in costante evoluzione, ai quali essi pure partecipano in modi diversificati e creativi.<\/p>\n\n\n\n

La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d\u2019infanzia, primaria e secondaria di primo grado, crea le condizioni perch\u00e9 si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall\u2019et\u00e0 di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante.<\/p>\n\n\n\n

Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l\u2019obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.<\/p>\n\n\n\n

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione<\/strong>Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunit\u00e0, \u00e8 in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilit\u00e0, le situazioni di vita tipiche della propria et\u00e0, riflettendo ed esprimendo la propria personalit\u00e0 in tutte le sue dimensioni.Ha consapevolezza delle proprie potenzialit\u00e0 e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identit\u00e0, le tradizioni culturali e religiose, in un\u2019ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della societ\u00e0, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilit\u00e0. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessit\u00e0, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.Nell\u2019incontro con persone di diverse nazionalit\u00e0 \u00e8 in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.Utilizza la lingua inglese nell\u2019uso delle tecnologie dell\u2019informazione e della comunicazione.Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realt\u00e0 e di verificare l\u2019attendibilit\u00e0 delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosit\u00e0 e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed \u00e8 allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.Ha cura e rispetto di s\u00e9, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessit\u00e0 del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo pu\u00f2 avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunit\u00e0 che frequenta, azioni di solidariet\u00e0, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.Dimostra originalit\u00e0 e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilit\u00e0 e chiede aiuto quando si trova in difficolt\u00e0 e sa fornire aiuto a chi lo chiede.In relazione alle proprie potenzialit\u00e0 e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. \u00c8 disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novit\u00e0 e gli imprevisti. <\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

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L\u2019ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO<\/h1>\n\n\n\n

Dalle Indicazioni al curricolo<\/h2>\n\n\n\n

Nel rispetto e nella valorizzazione dell\u2019autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunit\u00e0 professionale \u00e8 chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale.<\/p>\n\n\n\n

Il curricolo di istituto \u00e8 espressione della libert\u00e0 d\u2019insegnamento e dell\u2019autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunit\u00e0 scolastica e l\u2019identit\u00e0 dell\u2019istituto. La costruzione del curricolo \u00e8 il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l\u2019innovazione educativa.<\/p>\n\n\n\n

Ogni scuola predispone il curricolo all\u2019interno del Piano dell\u2019offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.<\/p>\n\n\n\n

A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento pi\u00f9 efficaci, le scelte didattiche pi\u00f9 significative, le strategie pi\u00f9 idonee, con attenzione all\u2019integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, cos\u00ec come indicato dal Regolamento dell\u2019autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.<\/p>\n\n\n\n

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Aree disciplinari e discipline<\/h2>\n\n\n\n

Fin dalla scuola dell\u2019infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l\u2019attivit\u00e0 didattica \u00e8 orientata alla qualit\u00e0 dell\u2019apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attivit\u00e0 significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall\u2019esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare.<\/p>\n\n\n\n

Le discipline, cos\u00ec come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l\u2019una dall\u2019altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l\u2019unitariet\u00e0 tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un\u2019attivit\u00e0 continua e autonoma.<\/p>\n\n\n\n

Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un\u2019intrinseca complessit\u00e0 e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni.<\/p>\n\n\n\n

Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un\u2019affinit\u00e0 pi\u00f9 intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare cos\u00ec trasversalit\u00e0 e interconnessioni pi\u00f9 ampie e assicurare l\u2019unitariet\u00e0 del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all\u2019ottimale utilizzazione delle risorse \u00e8 comunque rimessa all\u2019autonoma valutazione di ogni scuola.<\/p>\n\n\n\n

Un ruolo strategico essenziale svolge l\u2019acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non \u00e8 responsabilit\u00e0 del solo insegnante di italiano ma \u00e8 compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale.<\/p>\n\n\n\n

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Continuit\u00e0 ed unitariet\u00e0 del curricolo<\/h2>\n\n\n\n

L\u2019itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identit\u00e0 educativa e professionale, \u00e8 progressivo e continuo. La presenza, sempre pi\u00f9 diffusa, degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione.<\/p>\n\n\n\n

Negli anni dell\u2019infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l\u2019esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attivit\u00e0 educative offrono occasioni di crescita all\u2019interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse et\u00e0, dai tre ai sei anni.<\/p>\n\n\n\n

Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, \u00e8 finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.<\/p>\n\n\n\n

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze<\/h2>\n\n\n\n

Al termine della scuola dell\u2019infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline.<\/p>\n\n\n\n

Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l\u2019azione educativa allo sviluppo integrale dell\u2019allievo.<\/p>\n\n\n\n

\u00a0Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando cos\u00ec le istituzione scolastiche affinch\u00e9 ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell\u2019unit\u00e0 del sistema nazionale e della qualit\u00e0 del servizio. Le scuole hanno la libert\u00e0 e la responsabilit\u00e0 di organizzarsi e di scegliere l\u2019itinerario pi\u00f9 opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati.<\/p>\n\n\n\n

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Obiettivi di apprendimento<\/h2>\n\n\n\n

Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilit\u00e0 ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attivit\u00e0 di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.<\/p>\n\n\n\n

Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l\u2019intero triennio della scuola dell\u2019infanzia, l\u2019intero quinquennio della scuola primaria, l\u2019intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Per garantire una pi\u00f9 efficace progressione degli apprendimenti nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe.<\/p>\n\n\n\n

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Valutazione<\/h2>\n\n\n\n

Agli insegnanti competono la responsabilit\u00e0 della valutazione e la cura della documentazione, nonch\u00e9 la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.<\/p>\n\n\n\n

 La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.<\/p>\n\n\n\n

Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un\u2019informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilit\u00e0 educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.<\/p>\n\n\n\n

Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilit\u00e0 dell\u2019autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalit\u00e0 riflessive sull\u2019intera organizzazione dell\u2019of\u00adferta educativa e didattica della scuola, per svilupparne l\u2019efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne.<\/p>\n\n\n\n

Il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualit\u00e0 dell\u2019intero sistema scolastico, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunit\u00e0 sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticit\u00e0 del nostro sistema di istruzione. L\u2019Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altres\u00ec, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all\u2019esclusivo superamento delle prove.<\/p>\n\n\n\n

La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione costituisce la condizione decisiva per il miglioramento delle scuole e del sistema di istruzione poich\u00e9 unisce il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole. Nell\u2019aderire a tale prospettiva, le scuole, al contempo, esercitano la loro autonomia partecipando alla riflessione e alla ricerca nazionale sui contenuti delle Indicazioni entro un processo condiviso che potr\u00e0 continuare nel tempo, secondo le modalit\u00e0 previste al momento della loro emanazione, nella prospettiva del confronto anche con le scuole e i sistemi di istruzione europei.<\/p>\n\n\n\n

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Certificazione delle competenze<\/h2>\n\n\n\n

La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.<\/p>\n\n\n\n

Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all\u2019autonomia didattica delle comunit\u00e0 professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sar\u00e0 posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse \u2013 conoscenze, abilit\u00e0, atteggiamenti, emozioni \u2013 per affrontare efficacemente le situazioni che la realt\u00e0 quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialit\u00e0 e attitudini.<\/p>\n\n\n\n

Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze \u00e8 possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.<\/p>\n\n\n\n

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Una scuola di tutti e di ciascuno<\/h2>\n\n\n\n

La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell\u2019inclusione delle persone e dell\u2019integrazione delle culture, considerando l\u2019accoglienza della diversit\u00e0 un valore irrinunciabile. La scuola consolida le pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana promuovendone la piena integrazione. Favorisce inoltre, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce; a tal fine attiva risorse e iniziative mirate anche in collaborazione con gli enti locali e le altre agenzie educative del territorio.<\/p>\n\n\n\n

Particolare cura \u00e8 riservata agli allievi con disabilit\u00e0 o con bisogni educativi speciali, attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale progettazione dell\u2019offerta formativa. Per affrontare difficolt\u00e0 non risolvibili dai soli insegnanti curricolari, la scuola si avvale dell\u2019apporto di professionalit\u00e0 specifiche come quelle dei docenti di sostegno e di altri operatori.<\/p>\n\n\n\n

Tali scelte sono bene espresse in alcuni documenti di forte valore strategico per la scuola, quali \u201dLa via italiana per la scuola interculturale e l\u2019integrazione degli alunni stranieri\u201d<\/em> del 2007, \u201cLinee guida per l\u2019integrazione scolastica degli alunni con disabilit\u00e0<\/em>\u201d del 2009, e \u201cLinee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento<\/em>\u201d del 2011, che sintetizzano i criteri che devono ispirare il lavoro quotidiano degli insegnanti.<\/p>\n\n\n\n

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Comunit\u00e0 educativa, comunit\u00e0 professionale, cittadinanza<\/h2>\n\n\n\n

Ogni scuola vive e opera come comunit\u00e0 nella quale cooperano studenti, docenti e genitori.<\/p>\n\n\n\n

Al suo interno assume particolare rilievo la comunit\u00e0 professionale dei docenti che, valorizzando la libert\u00e0, l\u2019iniziativa e la collaborazione di tutti, si impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacit\u00e0, sensibilit\u00e0 e competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversit\u00e0 e gli eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali.<\/p>\n\n\n\n

Questo processo richiede attivit\u00e0 di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del dirigente scolastico per la direzione, il coordinamento e la promozione delle professionalit\u00e0 interne e, nello stesso tempo, per favorire la collaborazione delle famiglie, degli enti locali, e per la valorizzazione delle risorse sociali, culturali ed economiche del territorio.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono pertanto un processo dinamico e aperto, e rappresentano per la comunit\u00e0 scolastica un\u2019occasione di partecipazione e di apprendimento continuo.<\/p>\n\n\n\n

La presenza di comunit\u00e0 scolastiche, impegnate nel proprio compito, rappresenta un presidio per la vita democratica e civile perch\u00e9 fa di ogni scuola un luogo aperto, alle famiglie e ad ogni componente della societ\u00e0, che promuove la riflessione sui contenuti e sui modi dell\u2019apprendimento, sulla funzione adulta e le sfide educative del nostro tempo, sul posto decisivo della conoscenza per lo sviluppo economico, rafforzando la tenuta etica e la coesione sociale del Paese.<\/p>\n\n\n\n

La centralit\u00e0 della persona trova il suo pieno significato nella scuola intesa come comunit\u00e0 educativa, aperta anche alla pi\u00f9 larga comunit\u00e0 umana e civile, capace di includere le prospettive locale, nazionale, europea e mondiale.<\/p>\n\n\n\n


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LA SCUOLA DELL\u2019INFANZIA<\/h1>\n\n\n\n

La scuola dell\u2019infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di et\u00e0 ed \u00e8 la risposta al loro diritto all\u2019educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell\u2019infanzia e dell\u2019adolescenza e nei documenti dell\u2019Unione Europea.<\/p>\n\n\n\n

Essa si pone la finalit\u00e0 di promuovere nei bambini lo sviluppo dell\u2019identit\u00e0, dell\u2019autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.<\/p>\n\n\n\n

Consolidare l\u2019identit\u00e0<\/em> significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicit\u00e0 del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identit\u00e0: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunit\u00e0 sempre pi\u00f9 ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.<\/p>\n\n\n\n

Sviluppare l\u2019autonomia<\/em> significa avere fiducia in s\u00e9 e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da s\u00e9 e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre pi\u00f9 consapevoli.<\/p>\n\n\n\n

Acquisire competenze<\/em> significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull\u2019esperienza attraverso l\u2019esplorazione, l\u2019osservazione e il confronto tra propriet\u00e0, quantit\u00e0, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, \u201cripetere\u201d, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.<\/p>\n\n\n\n

Vivere le prime esperienze di cittadinanza<\/em> significa scoprire l\u2019altro da s\u00e9 e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessit\u00e0 di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che \u00e8 fondato sulla reciprocit\u00e0 dell\u2019ascolto, l\u2019attenzione al punto di vista dell\u2019altro e alle diversit\u00e0 di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell\u2019ambiente e della natura.<\/p>\n\n\n\n

Tali finalit\u00e0 sono perseguite attraverso l\u2019organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualit\u00e0, garantito dalla professionalit\u00e0 degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

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I bambini, le famiglie, i docenti, l\u2019ambiente di apprendimento<\/h2>\n\n\n\n

I bambini<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\n

I bambini sono il nostro futuro e la ragione pi\u00f9 profonda per conservare e migliorare la vita comune sul nostro pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie, potenzialit\u00e0, sorprese e anche di fragilit\u00e0 – che vanno conosciute, osservate e accompagnate con cura, studio, responsabilit\u00e0 e attesa. Sono portatori di speciali e inalienabili diritti, codificati internazionalmente, che la scuola per prima \u00e8 chiamata a rispettare.<\/p>\n\n\n\n

I bambini giungono alla scuola dell\u2019infanzia con una storia: in famiglia, al nido di infanzia o alla sezione primavera hanno imparato a muoversi e ad entrare in contatto con gli altri con livelli crescenti, ma ancora incerti, di autonomia; hanno sperimentato le prime e pi\u00f9 importanti relazioni; hanno vissuto emozioni ed interpretato ruoli attraverso il gioco e la parola; hanno intuito i tratti fondamentali della loro cultura, hanno iniziato a porsi domande di senso sul mondo e la vita.<\/p>\n\n\n\n

Ogni bambino \u00e8, in s\u00e9, diverso ed unico e riflette anche la diversit\u00e0 degli ambienti di provenienza che oggi conoscono una straordinaria differenziazione di modelli antropologici ed educativi, che comprendono famiglie equilibrate e ricche di proposte educative accanto ad altre pi\u00f9 fragili e precarie; una presenza genitoriale sicura ma anche situazioni diverse di assenza; il rispetto per chi \u00e8 bambino insieme al rischio della frettolosit\u00e0 e del precoce coinvolgimento nelle dinamiche della vita adulta.<\/p>\n\n\n\n

I bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di serenit\u00e0 e, al contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualit\u00e0, ripetizioni, narrazioni, scoperte.<\/p>\n\n\n\n

La scuola dell\u2019infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversit\u00e0 e di promuovere le potenzialit\u00e0 di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media<\/em>, dei quali spesso gi\u00e0 fruiscono non soltanto e non sempre in modo passivo; e sull\u2019esistenza di altri punti di vista.<\/p>\n\n\n\n

La scuola dell\u2019infanzia riconosce questa pluralit\u00e0 di elementi che creano tante possibilit\u00e0 di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialit\u00e0 di tutti e di ciascuno, creare la disponibilit\u00e0 nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati, nell\u2019avventura della conoscenza. La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell\u2019intera giornata scolastica.<\/p>\n\n\n\n

Le famiglie<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\n

Le famiglie sono il contesto pi\u00f9 influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. Nella diversit\u00e0 di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilit\u00e0 condivise.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019ingresso dei bambini nella scuola dell\u2019infanzia \u00e8 una grande occasione per prendere pi\u00f9 chiaramente coscienza delle responsabilit\u00e0 genitoriali. Mamme e pap\u00e0 (ma anche i nonni, gli zii, i fratelli e le sorelle) sono stimolati a partecipare alla vita della scuola, condividendone finalit\u00e0 e contenuti, strategie educative e modalit\u00e0 concrete per aiutare i piccoli a crescere e imparare, a diventare pi\u00f9 \u201cforti\u201d per un futuro che non \u00e8 facile da prevedere e da decifrare.<\/p>\n\n\n\n

Per i genitori che provengono da altre nazioni e che sono impegnati in progetti di vita di varia durata per i loro figli nel nostro paese, la scuola si offre come uno spazio pubblico per costruire rapporti di fiducia e nuovi legami di comunit\u00e0. Modelli culturali ed educativi, esperienze religiose diverse, ruoli sociali e di genere hanno modo di confrontarsi, di rispettarsi e di evolvere verso i valori di convivenza in una societ\u00e0 aperta e democratica.<\/p>\n\n\n\n

Le famiglie dei bambini con disabilit\u00e0 trovano nella scuola un adeguato supporto capace di promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento delle differenze e la costruzione di ambienti educativi accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione.<\/p>\n\n\n\n

I docenti<\/em><\/h4>\n\n\n\n

La presenza di insegnanti motivati, preparati, attenti alle specificit\u00e0 dei bambini e dei gruppi di cui si prendono cura, \u00e8 un indispensabile fattore di qualit\u00e0 per la costruzione di un ambiente educativo accogliente, sicuro, ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunit\u00e0.<\/h4>\n\n\n\n

Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacit\u00e0 di osservazione del bambino, di presa in carico del suo \u201cmondo\u201d, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all\u2019evo\u00adluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre pi\u00f9 autonome e consapevoli.<\/p>\n\n\n\n

La progettualit\u00e0 si esplica nella capacit\u00e0 di dare senso e intenzionalit\u00e0 all\u2019intreccio di spazi, tempi, routine e attivit\u00e0, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un\u2019appropriata regia pedagogica.<\/p>\n\n\n\n

La professionalit\u00e0 docente si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la formazione continua in servizio, la riflessione sulla pratica didattica, il rapporto adulto con i saperi e la cultura. La costruzione di una comunit\u00e0 professionale ricca di relazioni, orientata all\u2019innovazione e alla condivisione di conoscenze, \u00e8 stimolata dalla funzione di leadership educativa della dirigenza e dalla presenza di forme di coordinamento pedagogico.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019ambiente di apprendimento<\/em><\/h4>\n\n\n\n

Il curricolo della scuola dell\u2019infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attivit\u00e0 didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un\u2019equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine <\/em>(l\u2019ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come \u201cbase sicura\u201d per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019apprendi\u00admento avviene attraverso l\u2019azione, l\u2019esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l\u2019arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Nel gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali. Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei bambini, li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto diffuso.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualit\u00e0 pedagogica dell\u2019ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare:<\/p>\n\n\n\n

\u2013 lo spazio dovr\u00e0 essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimit\u00e0 e di socialit\u00e0, attraverso l\u2019ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare un luogo funzionale e invitante;<\/p>\n\n\n\n

\u2013 il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenit\u00e0 la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di s\u00e9 e delle attivit\u00e0 che sperimenta e nelle quali si esercita.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019osservazione, nelle sue diverse modalit\u00e0, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l\u2019originalit\u00e0, l\u2019unicit\u00e0, le potenzialit\u00e0 attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione. La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalit\u00e0 e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell\u2019apprendimento individuale e di gruppo. L\u2019attivit\u00e0 di valutazione nella scuola dell\u2019infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perch\u00e9 \u00e8 orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialit\u00e0. Analogamente, per l\u2019istituzione scolastica, le pratiche dell\u2019autovalutazione, della valutazione esterna, della rendicontazione sociale, sono volte al miglioramento continuo della qualit\u00e0 educativa.<\/p>\n\n\n\n

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I campi di esperienza<\/h2>\n\n\n\n

Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosit\u00e0, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l\u2019organizzazione di ci\u00f2 che i bambini vanno scoprendo.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente pi\u00f9 sicuri.<\/p>\n\n\n\n

Nella scuola dell\u2019infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all\u2019insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilit\u00e0 nel creare piste di lavoro per organizzare attivit\u00e0 ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa et\u00e0 va intesa in modo globale e unitario.<\/p>\n\n\n\n

Il s\u00e9 e l\u2019altro<\/h3>\n\n\n\n

I bambini formulano tanti perch\u00e9 sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali, sull\u2019ambiente e sull\u2019uso delle risorse, sui valori culturali, sul futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della vita scolastica. Al contempo pongono domande di senso sul mondo e sull\u2019esistenza umana. I molti perch\u00e9 rappresentano la loro spinta a capire il significato della vita che li circonda e il valore morale delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identit\u00e0, per scoprire le diversit\u00e0 culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni.<\/p>\n\n\n\n

Negli anni della scuola dell\u2019infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l\u2019ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro spiritualit\u00e0 e fede; \u00e8 testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media; partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunit\u00e0 di appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso nella variet\u00e0 delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa \u00e8 giusto e cosa \u00e8 sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov\u2019era prima di nascere e se e dove finir\u00e0 la sua esistenza. Pone domande sull\u2019esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore.<\/p>\n\n\n\n

Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte degli adulti, di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni.<\/p>\n\n\n\n

A questa et\u00e0, dunque, si definisce e si articola progressivamente l\u2019identit\u00e0 di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalit\u00e0, del proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria volont\u00e0. Sono gli anni in cui si avvia la reciprocit\u00e0 nel parlare e nell\u2019ascoltare; in cui si impara discutendo.<\/p>\n\n\n\n

Il bambino cerca di dare un nome agli stati d\u2019animo, sperimenta il piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle difficolt\u00e0 della condivisione e nei primi conflitti, supera progressivamente l\u2019egocentrismo e pu\u00f2 cogliere altri punti di vista.<\/p>\n\n\n\n

Questo campo rappresenta l\u2019ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima \u201cpalestra\u201d per essere guardati e affrontati concretamente.<\/p>\n\n\n\n

La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica.<\/p>\n\n\n\n

Traguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.Sviluppa il senso dell\u2019identit\u00e0 personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre pi\u00f9 adeguato.Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunit\u00e0 e le mette a confronto con altre.Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocit\u00e0 di attenzione tra chi parla e chi ascolta.Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversit\u00e0 culturali, su ci\u00f2 che \u00e8 bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.Riconosce i pi\u00f9 importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunit\u00e0 e della citt\u00e0.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

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Il corpo e il movimento<\/h3>\n\n\n\n

I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di s\u00e9 nel mondo. Muoversi \u00e8 il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola \u00e8 fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L\u2019azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialit\u00e0 e limiti della propria fisicit\u00e0, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati.<\/p>\n\n\n\n

I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio s\u00e9, consolidando autonomia e sicurezza emotiva.<\/p>\n\n\n\n

Il corpo ha potenzialit\u00e0 espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di produrre e fruire musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione dell\u2019immagine di s\u00e9 e l\u2019elaborazione dello schema corporeo.<\/p>\n\n\n\n

Le attivit\u00e0 informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all\u2019aperto sono altrettanto importanti dell\u2019uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati, dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l\u2019educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all\u2019igiene personale.<\/p>\n\n\n\n

La scuola dell\u2019infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacit\u00e0 di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola dell\u2019infanzia mira altres\u00ec a sviluppare la capacit\u00e0 di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacit\u00e0 percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacit\u00e0 di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creativit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Traguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino vive pienamente la propria corporeit\u00e0, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di s\u00e9, di igiene e di sana alimentazione.Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l\u2019uso di piccoli attrezzi ed \u00e8 in grado di adattarli alle situazioni ambientali all\u2019interno della scuola e all\u2019aperto. Controlla l\u2019esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

Immagini, suoni, colori<\/h3>\n\n\n\n

I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creativit\u00e0: l\u2019arte orienta questa propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L\u2019esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la creativit\u00e0 e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perch\u00e9 sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realt\u00e0.<\/strong><\/p>\n\n\n\n

L\u2019incontro dei bambini con l\u2019arte \u00e8 occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise nell\u2019atelier della scuola, le osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei, architetture) aiuteranno a migliorare le capacit\u00e0 percettive, coltivare il piacere della fruizione, della produzione e dell\u2019invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.<\/p>\n\n\n\n

La musica \u00e8 un\u2019esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari dignit\u00e0, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacit\u00e0 cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all\u2019interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilit\u00e0 sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialit\u00e0. L\u2019ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali.<\/p>\n\n\n\n

Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola pu\u00f2 aiutarlo a familiarizzare con l\u2019esperienza della multimedialit\u00e0 (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con i \u201cmedia\u201d e la ricerca delle loro possibilit\u00e0 espressive e creative.<\/p>\n\n\n\n

Traguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilit\u00e0 che il linguaggio del corpo consente.Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attivit\u00e0 manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialit\u00e0 offerte dalle tecnologie.Segue con curiosit\u00e0 e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione \u2026); sviluppa interesse per l\u2019ascolto della musica e per la fruizione di opere d\u2019arte.Scopre il paesaggio sonoro attraverso attivit\u00e0 di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

I discorsi e le parole<\/h3>\n\n\n\n

La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, \u00e8 uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via pi\u00f9 complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l\u2019esperienza concreta e l\u2019osservazione. \u00c8 il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre pi\u00f9 articolati. La lingua materna \u00e8 parte dell\u2019identit\u00e0 di ogni bambino, ma la conoscenza di altre lingue apre all\u2019incontro con nuovi mondi e culture.<\/p>\n\n\n\n

I bambini si presentano alla scuola dell\u2019infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacit\u00e0 quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attivit\u00e0, elaborano e condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l\u2019esplorazione della lingua scritta.<\/p>\n\n\n\n

La scuola dell\u2019infanzia ha la responsabilit\u00e0 di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l\u2019uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilit\u00e0 di sperimentare una variet\u00e0 di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacit\u00e0 espressive, comunica, descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all\u2019estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalit\u00e0 di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare), contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019incontro e la lettura di libri illustrati, l\u2019analisi dei messaggi presenti nell\u2019ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la lettura e la scrittura.<\/p>\n\n\n\n

I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalit\u00e0, significati diversi.<\/p>\n\n\n\n

Traguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attivit\u00e0 e per definirne regole.Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralit\u00e0 dei linguaggi, si misura con la creativit\u00e0 e la fantasia.Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

La conoscenza del mondo<\/h3>\n\n\n\n

I bambini esplorano continuamente la realt\u00e0 e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono cos\u00ec le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria.<\/p>\n\n\n\n

La curiosit\u00e0 e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succedono, intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano cos\u00ec le prime attivit\u00e0 di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino la necessaria fiducia nelle proprie capacit\u00e0 di capire e di trovare spiegazioni. Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti.<\/p>\n\n\n\n

Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza pi\u00f9 strutturato, in cui esploreranno le potenzialit\u00e0 del linguaggio per esprimersi e l\u2019uso di simboli per rappresentare significati.<\/p>\n\n\n\n

Oggetti, fenomeni, viventi <\/em><\/p>\n\n\n\n

I bambini elaborano la prima \u201corganizzazione fisica\u201d del mondo esterno attraverso attivit\u00e0 concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realt\u00e0, sulle caratteristiche della luce e delle ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgono la durata e la velocit\u00e0, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di contemporaneit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano qualit\u00e0 e propriet\u00e0 degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle propriet\u00e0 individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire anche quello che non si vede direttamente: le stesse trasformazioni della materia possono essere intuite in base a elementari modelli di strutture \u201cinvisibili\u201d.<\/p>\n\n\n\n

Il proprio corpo \u00e8 sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi nascosti, e la curiosit\u00e0 dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul suo funzionamento. Gli organismi animali e vegetali, osservati nei loro ambienti o in microambienti artificiali, possono suggerire un \u201cmodello di vivente\u201d per capire i processi pi\u00f9 elementari e la variet\u00e0 dei modi di vivere. Si pu\u00f2 cos\u00ec portare l\u2019attenzione dei bambini sui cambiamenti insensibili o vistosi che avvengono nel loro corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continue trasformazioni dell\u2019ambiente naturale.<\/p>\n\n\n\n

Numero e spazio<\/em><\/p>\n\n\n\n

La familiarit\u00e0 con i numeri pu\u00f2 nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantit\u00e0 e sulla numerosit\u00e0 di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell\u2019indicare, del togliere e dell\u2019aggiungere. Si avviano cos\u00ec alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attivit\u00e0 di misura. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli semplici i risultati delle loro esperienze.<\/p>\n\n\n\n

Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi pi\u00f9 idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche e individuandone le propriet\u00e0 (ad esempio, riconoscendo nel \u201cquadrato\u201d una propriet\u00e0 dell\u2019oggetto e non l\u2019oggetto stesso).<\/p>\n\n\n\n

Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo.<\/p>\n\n\n\n

Traguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune propriet\u00e0, confronta e valuta quantit\u00e0; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potr\u00e0 succedere in un futuro immediato e prossimo.Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.Ha familiarit\u00e0 sia con le strategie del contare e dell\u2019operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantit\u00e0.Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti\/dietro, sopra\/sotto, destra\/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n
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Dalla scuola dell\u2019infanzia alla scuola primaria<\/h2>\n\n\n\n

Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunit\u00e0 di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identit\u00e0 (costruzione del s\u00e9, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre pi\u00f9 consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilit\u00e0, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).<\/p>\n\n\n\n

Al termine del percorso triennale della scuola dell\u2019infanzia, \u00e8 ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.<\/p>\n\n\n\n

Riconosce ed esprime le proprie emozioni, \u00e8 consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d\u2019animo propri e altrui.<\/p>\n\n\n\n

Ha un positivo rapporto con la propria corporeit\u00e0, ha maturato una sufficiente fiducia in s\u00e9, \u00e8 progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.<\/p>\n\n\n\n

Manifesta curiosit\u00e0 e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l\u2019ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.<\/p>\n\n\n\n

Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.<\/p>\n\n\n\n

Ha sviluppato l\u2019attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.<\/p>\n\n\n\n

Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.<\/p>\n\n\n\n

Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralit\u00e0 di linguaggi, utilizza con sempre maggiore propriet\u00e0 la lingua italiana.<\/p>\n\n\n\n

Dimostra prime abilit\u00e0 di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.<\/p>\n\n\n\n

Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.<\/p>\n\n\n\n

Si esprime in modo personale, con creativit\u00e0 e partecipazione, \u00e8 sensibile alla pluralit\u00e0 di culture, lingue, esperienze.<\/p>\n\n\n\n


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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO<\/h1>\n\n\n\n

Il primo ciclo d\u2019istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l\u2019apprendimento e lo sviluppo dell\u2019identit\u00e0 degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l\u2019intero arco della vita.<\/p>\n\n\n\n

La finalit\u00e0 del primo ciclo \u00e8 l\u2019acqui\u00adsizione delle conoscenze e delle abilit\u00e0 fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalit\u00e0 la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l\u2019accesso facilitato per gli alunni con disabilit\u00e0; previene l\u2019evasione dell\u2019obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualit\u00e0 del sistema di istruzione.<\/p>\n\n\n\n

In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell\u2019elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.<\/p>\n\n\n\n

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Il senso dell\u2019esperienza educativa<\/h2>\n\n\n\n

Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attivit\u00e0 nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosit\u00e0, riconoscere ed intervenire sulle difficolt\u00e0, assumere sempre maggiore consapevolezza di s\u00e9, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita. Cos\u00ec la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all\u2019alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialit\u00e0 e risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. Tutta la scuola in genere ha una funzione orientativa in quanto preparazione alle scelte decisive della vita, ma in particolare la scuola del primo ciclo, con la sua unitariet\u00e0 e progressiva articolazione disciplinare, intende favorire l\u2019orientamento verso gli studi successivi mediante esperienze didattiche non ripiegate su se stesse ma aperte e stimolanti, finalizzate a suscitare la curiosit\u00e0 dell\u2019alunno e a fargli mettere alla prova le proprie capacit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

La scuola propone situazioni e contesti in cui gli alunni riflettono per capire il mondo e se stessi, diventano consapevoli che il proprio corpo \u00e8 un bene di cui prendersi cura, trovano stimoli per sviluppare il pensiero analitico e critico, imparano ad imparare, coltivano la fantasia e il pensiero originale, si confrontano per ricercare significati e condividere possibili schemi di comprensione della realt\u00e0, riflettendo sul senso e le conseguenze delle proprie scelte. Favorisce lo sviluppo delle capacit\u00e0 necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per porsi obiettivi non immediati e perseguirli. Promuove inoltre quel primario senso di responsabilit\u00e0 che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell\u2019avere cura di s\u00e9, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali.<\/p>\n\n\n\n

Sollecita gli alunni a un\u2019attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignit\u00e0 della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare situazioni di studio e di vita dove sviluppare atteggiamenti positivi ed imparare a collaborare con altri.<\/p>\n\n\n\n

Segue con attenzione le diverse condizioni nelle quali si sviluppa \u00adl\u2019identit\u00e0 di genere, che nella preadolescenza ha la sua stagione cruciale.<\/p>\n\n\n\n

Crea favorevoli condizioni di ascolto e di espressione tra coetanei e guida i ragazzi nella comprensione critica dei messaggi provenienti dalla societ\u00e0 nelle loro molteplici forme.<\/p>\n\n\n\n

Di fronte alla complessa realt\u00e0 sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall\u2019emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella societ\u00e0 e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilit\u00e0 formativa con le famiglie, in cui con il dialogo si costruiscano cornici di riferimento condivise e si dia corpo a una progettualit\u00e0 comune nel rispetto dei diversi ruoli.<\/p>\n\n\n\n

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L\u2019alfabetizzazione culturale di base<\/h2>\n\n\n\n

Il compito specifico del primo ciclo \u00e8 quello di promuovere l\u2019alfabetizzazione di base attraverso l\u2019acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all\u2019uso consapevole dei nuovi media.<\/p>\n\n\n\n

Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre sintetizzata nel \u201cleggere, scrivere e far di conto\u201d, e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie discipline.<\/p>\n\n\n\n

All\u2019alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l\u2019educazione plurilingue e interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue dell\u2019educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identit\u00e0 nel contatto con l\u2019alterit\u00e0 linguistica e culturale. L\u2019educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversit\u00e0 e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed \u00e8 presupposto per l\u2019inclusione sociale e per la partecipazione democratica.<\/p>\n\n\n\n

La scuola primaria<\/em> mira all\u2019acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l\u2019opportunit\u00e0 di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo cos\u00ec le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.<\/p>\n\n\n\n

La padronanza degli strumenti culturali di base \u00e8 ancor pi\u00f9 importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: pi\u00f9 solide saranno le capacit\u00e0 acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilit\u00e0 di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell\u2019istruzione.<\/p>\n\n\n\n

Nella scuola secondaria di primo grado<\/em> si realizza l\u2019accesso alle discipline come punti di vista sulla realt\u00e0 e come modalit\u00e0 di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.<\/p>\n\n\n\n

La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell\u2019impostazione trasmissiva. Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine<\/em> e di cerniera<\/em> fra discipline.<\/p>\n\n\n\n

Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una pi\u00f9 approfondita padronanza delle discipline e un\u2019articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell\u2019elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.<\/p>\n\n\n\n

Le competenze sviluppate nell\u2019ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze pi\u00f9 ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l\u2019esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell\u2019ambito di tutte le attivit\u00e0 di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina pu\u00f2 offrire.<\/p>\n\n\n\n

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Cittadinanza e Costituzione<\/h2>\n\n\n\n

\u00c8 compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l\u2019esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell\u2019infanzia.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell\u2019ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidariet\u00e0. Questa fase del processo formativo \u00e8 il terreno favorevole per lo sviluppo di un\u2019adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.<\/p>\n\n\n\n

Obiettivi irrinunciabili dell\u2019educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalit\u00e0 e lo sviluppo di un\u2019etica della responsabilit\u00e0, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l\u2019impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine<\/em> consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l\u2019organizzazione del lavoro comune, ecc.<\/p>\n\n\n\n

Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi imparano cos\u00ec a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignit\u00e0 sociale (articolo 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualit\u00e0 della vita della societ\u00e0 (articolo 4), la libert\u00e0 di religione (articolo 8), le varie forme di libert\u00e0 (articoli 13-21). Imparano altres\u00ec l\u2019importanza delle procedure nell\u2019esercizio della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri. Questo favorisce una prima conoscenza di come sono organizzate la nostra societ\u00e0 (articoli 35-54) e le nostre istituzioni politiche (articoli 55-96). Al tempo stesso contribuisce a dare un valore pi\u00f9 largo e consapevole alla partecipazione alla vita della scuola intesa come comunit\u00e0 che funziona sulla base di regole condivise.<\/p>\n\n\n\n

Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza \u00e8 il diritto alla parola (articolo 21) il cui esercizio dovr\u00e0 essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno, avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. \u00c8 attraverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze cos\u00ec come per prevenire e regolare i conflitti.<\/p>\n\n\n\n

La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per l\u2019esplorazione del mondo, l\u2019organizzazione del pensiero e per la riflessione sull\u2019esperienza e il sapere dell\u2019umanit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 responsabilit\u00e0 di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando al contempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Cos\u00ec intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di apprendimento e di confronto libero e pluralistico.<\/p>\n\n\n\n

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L\u2019ambiente di apprendimento<\/h2>\n\n\n\n

Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.<\/p>\n\n\n\n

A tal fine \u00e8 possibile indicare, nel rispetto dell\u2019autonomia delle scuole e della libert\u00e0 di insegnamento, alcuni principi metodologici che contraddistinguono un\u2019efficace azione formativa senza pretesa di esaustivit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilit\u00e0 di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attivit\u00e0 pittoriche, la motricit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralit\u00e0 di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l\u2019apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture.<\/p>\n\n\n\n

Valorizzare l\u2019esperienza e le conoscenze degli alunni<\/em>, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel processo di apprendimento l\u2019alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilit\u00e0, modalit\u00e0 di apprendere che l\u2019azione didattica dovr\u00e0 opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l\u2019allievo riesce a dare senso a quello che va imparando.<\/p>\n\n\n\n

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversit\u00e0<\/em>, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversit\u00e0, legate alle differenze nei modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari stati emotivi e affettivi. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana i quali, ai fini di una piena integrazione, devono acquisire sia un adeguato livello di uso e controllo della lingua italiana per comunicare e avviare i processi di apprendimento, sia una sempre pi\u00f9 sicura padronanza linguistica e culturale per proseguire nel proprio itinerario di istruzione. Tra loro vi sono alunni giunti da poco in Italia (immigrati \u201cdi prima generazione\u201d) e alunni nati in Italia (immigrati \u201cdi seconda generazione\u201d). Questi alunni richiedono interventi differenziati che non devono investire il solo insegnamento della lingua italiana ma la progettazione didattica complessiva della scuola e quindi dei docenti di tutte le discipline. L\u2019inte\u00adgrazione degli alunni con disabilit\u00e0 nelle scuole comuni, inoltre, anche se \u00e8 da tempo un fatto culturalmente e normativamente acquisito e consolidato, richiede un\u2019effettiva progettualit\u00e0, utilizzando le forme di flessibilit\u00e0 previste dall\u2019autonomia e le opportunit\u00e0 offerte dalle tecnologie.<\/p>\n\n\n\n

Favorire l\u2019esplorazione e la scoperta<\/em>, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze gi\u00e0 elaborate, a trovare appropriate piste d\u2019indagine, a cercare soluzioni originali.<\/p>\n\n\n\n

Incoraggiare l\u2019apprendimento collaborativo<\/em>. Imparare non \u00e8 solo un processo individuale. La dimensione sociale dell\u2019apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte (dall\u2019aiuto reciproco all\u2019apprendimento cooperativo, all\u2019apprendi\u00admento tra pari), sia all\u2019interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di et\u00e0 diverse. A questo scopo risulta molto efficace l\u2019utilizzo delle nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze, ad esempio attraverso ricerche sul web e per corrispondere con coetanei anche di altri paesi.<\/p>\n\n\n\n

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere<\/em>, al fine di \u201cimparare ad apprendere\u201d. Riconoscere le difficolt\u00e0 incontrate e le strategie adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l\u2019alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio. Occorre che l\u2019alunno sia attivamente impegnato nella costruzione del suo sapere e di un suo metodo di studio, sia sollecitato a riflettere su come e quanto impara, sia incoraggiato a esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i traguardi raggiunti. Ogni alunno va posto nelle condizioni di capire il compito assegnato e i traguardi da raggiungere, riconoscere le difficolt\u00e0 e stimare le proprie abilit\u00e0, imparando cos\u00ec a riflettere sui propri risultati, valutare i progressi compiuti, riconoscere i limiti e le sfide da affrontare, rendersi conto degli esiti delle proprie azioni e trarne considerazioni per migliorare.<\/p>\n\n\n\n

Realizzare attivit\u00e0 didattiche in forma di laboratorio<\/em>, per favorire l\u2019operativit\u00e0 e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, \u00e8 la modalit\u00e0 di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualit\u00e0, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attivit\u00e0 vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e pu\u00f2 essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l\u2019apprendimento.<\/p>\n\n\n\n

Italiano<\/h3>\n\n\n\n

Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure \u00e8 una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l\u2019esercizio pieno della cittadinanza, per l\u2019ac\u00adcesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Per realizzare queste finalit\u00e0 estese e trasversali, \u00e8 necessario che l\u2019apprendimento della lingua sia oggetto di specifiche attenzioni da parte di tutti i docenti, che in questa prospettiva coordineranno le loro attivit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Nel nostro paese l\u2019apprendimento della lingua avviene oggi in uno spazio antropologico caratterizzato da una variet\u00e0 di elementi: la persistenza, anche se quanto mai ineguale e diversificata, della dialettofonia; la ricchezza e la variet\u00e0 delle lingue minoritarie; la compresenza di pi\u00f9 lingue di tutto il mondo; la presenza infine dell\u2019italiano parlato e scritto con livelli assai diversi di padronanza e con marcate varianti regionali. Tutto questo comporta che nell\u2019esperienza di molti bambini e ragazzi l\u2019italiano rappresenti una seconda lingua. La cura costante rivolta alla progressiva padronanza dell\u2019italiano implica, dunque, che l\u2019apprendimento della lingua italiana avvenga a partire dalle competenze linguistiche e comunicative che gli allievi hanno gi\u00e0 maturato nel\u00adl\u2019idioma nativo e guardi al loro sviluppo in funzione non solo del miglior rendimento scolastico, ma come componente essenziale delle abilit\u00e0 per la vita.<\/p>\n\n\n\n

Data la complessit\u00e0 dello sviluppo linguistico, che si intreccia strettamente con quello cognitivo e richiede tempi lunghi e distesi, si deve tener presente che i traguardi per la scuola secondaria costituiscono un\u2019evoluzione di quelli della primaria e che gli obiettivi di ciascun livello sono uno sviluppo di quelli del livello precedente.<\/p>\n\n\n\n

Nel primo ciclo di istruzione devono essere acquisiti gli strumenti necessari ad una “alfabetizzazione funzionale”: gli allievi devono ampliare il patrimonio orale e devono imparare a leggere e a scrivere correttamente e con crescente arricchimento di lessico. Questo significa, da una parte, padroneggiare le tecniche di lettura e scrittura, dall\u2019altra imparare a comprendere e a produrre significati attraverso la lingua scritta. Lo sviluppo della strumentazione per la lettura e la scrittura e degli aspetti legati al significato procede in parallelo e deve continuare per tutto il primo ciclo di istruzione, ovviamente non esaurendosi in questo.<\/p>\n\n\n\n

La complessit\u00e0 dell\u2019educazione linguistica rende necessario che i docenti delle diverse discipline operino insieme e con l\u2019insegnante di italiano per dare a tutti gli allievi l\u2019opportunit\u00e0 di inserirsi adeguatamente nell\u2019ambiente scolastico e nei percorsi di apprendimento, avendo come primo obiettivo il possesso della lingua di scolarizzazione.<\/p>\n\n\n\n

Oralit\u00e0 <\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\n

La comunicazione orale nella forma dell\u2019ascolto e del parlato \u00e8 il modo naturale con cui il bambino, ad un tempo, entra in rapporto con gli altri e \u201cd\u00e0 i nomi alle cose\u201d esplorandone la complessit\u00e0. Tale capacit\u00e0 di interagire, di nominare in modo sempre pi\u00f9 esteso, di elaborare il pensiero attraverso l\u2019oralit\u00e0 e di comprendere discorsi e testi di vario tipo viene sviluppata e gradualmente sistematizzata a scuola, dove si promuove la capacit\u00e0 di ampliare il lessico, ascoltare e produrre discorsi per scopi diversi e man mano pi\u00f9 articolati e meglio pianificati. La pratica delle abilit\u00e0 linguistiche orali nella comunit\u00e0 scolastica passa attraverso l\u2019esperienza dei diversi usi della lingua (comunicativi, euristici, cognitivi, espressivi, argomentativi) e la predisposizione di ambienti sociali di apprendimento idonei al dialogo, all\u2019interazione, alla ricerca e alla costruzione di significati, alla condivisione di conoscenze, al riconoscimento di punti di vista e alla loro negoziazione.<\/p>\n\n\n\n

Lettura<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\n

La pratica della lettura, centrale in tutto il primo ciclo di istruzione, \u00e8 proposta come momento di socializzazione e di discussione dell\u2019apprendimento di contenuti, ma anche come momento di ricerca autonoma e individuale, in grado di sviluppare la capacit\u00e0 di concentrazione e di riflessione critica, quindi come attivit\u00e0 particolarmente utile per favorire il processo di maturazione dell\u2019allievo. Per lo sviluppo di una sicura competenza di lettura \u00e8 necessaria l\u2019acquisizione di opportune strategie e tecniche, compresa la lettura a voce alta, la cura dell\u2019espressione e la costante messa in atto di operazioni cognitive per la comprensione del testo. Saper leggere \u00e8 essenziale per il reperimento delle informazioni, per ampliare le proprie conoscenze, per ottenere risposte significative. La cura della comprensione di testi espositivi e argomentativi \u2013 anche utilizzando il dibattito e il dialogo intorno ai testi presentati \u2013 \u00e8 esercizio di fondamentale importanza. La nascita del gusto per la lettura produce aumento di attenzione e curiosit\u00e0, sviluppa la fantasia e il piacere della ricerca in proprio, fa incontrare i racconti e le storie di ogni civilt\u00e0 e tempo, avvicina all\u2019altro e al diverso da s\u00e9. Tutte queste esperienze sono componenti imprescindibili per il raggiungimento di una solida competenza nella lettura e per lo sviluppo di ogni futura conoscenza.<\/p>\n\n\n\n

 A scuola si apprende la strumentalit\u00e0 del leggere e si attivano i numerosi processi cognitivi necessari alla comprensione. La lettura va costantemente praticata su un\u2019ampia gamma di testi appartenenti ai vari tipi e forme testuali (da testi continui a moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi diversi e con strategie funzionali al compito, senza mai tralasciare la pratica della lettura personale e dell\u2019ascolto di testi letti dall\u2019insegnante realizzata abitualmente senza alcuna finalizzazione, al solo scopo di alimentare il piacere di leggere. Lo sviluppo della competenza di lettura riguarda tutte le discipline. \u00c8 compito di ciascun insegnante favorire con apposite attivit\u00e0 il superamento degli ostacoli alla comprensione dei testi che possono annidarsi a livello lessicale o sintattico oppure al livello della strutturazione logico-concettuale.<\/p>\n\n\n\n

La consuetudine con i libri pone le basi per una pratica di lettura come attivit\u00e0 autonoma e personale che duri per tutta la vita. Per questo occorre assicurare le condizioni (biblioteche scolastiche, accesso ai libri, itinerari di ricerca, uso costante sia dei libri che dei nuovi media, ecc.) da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione dei testi scritti. La lettura connessa con lo studio e l\u2019apprendimento e la lettura pi\u00f9 spontanea, legata ad aspetti estetici o emotivi, vanno parimenti praticate in quanto rispondono a bisogni presenti nella persona.<\/p>\n\n\n\n

In questa prospettiva ruolo primario assume il leggere per soddisfare il piacere estetico dell\u2019incontro con il testo letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso, come premessa ad una prima educazione letteraria, che non si esaurisce certo nel primo ciclo di istruzione.<\/p>\n\n\n\n

Scrittura<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\n

La pratica della scrittura viene introdotta in modo graduale: qualunque sia il metodo usato dall\u2019insegnante, durante la prima alfabetizzazione il bambino, partendo dall\u2019esperienza, viene guidato contemporaneamente a leggere e scrivere parole e frasi sempre legate a bisogni comunicativi e inserite in contesti motivanti. L\u2019acquisizione della competenza strumentale della scrittura, entro i primi due anni di scuola, comporta una costante attenzione alle abilit\u00e0 grafico-manuali e alla correttezza ortografica. Questo indispensabile apprendistato non esaurisce la complessit\u00e0 dell\u2019insegnare e dell\u2019imparare a scrivere ma ne costituisce il necessario requisito. La scrittura di un testo si presenta come un processo complesso nel quale si riconoscono fasi specifiche, dall\u2019ideazione alla pianificazione, alla prima stesura, alla revisione e all\u2019auto-correzione, su ognuna delle quali l\u2019insegnante deve far lavorare gli allievi con progressione graduale e assicurando ogni volta la stabilizzazione e il consolidamento di quanto ciascun alunno ha acquisito. La frequentazione assidua di testi permetter\u00e0 all\u2019allievo di individuare i modelli che ne sono alla base e di assumerli come riferimento nelle proprie produzioni comunicative.<\/p>\n\n\n\n

In tutto il primo ciclo il percorso di apprendimento della scrittura richiede tempi distesi, diversificazione delle attivit\u00e0 didattiche e interdisciplinarit\u00e0 in quanto la produzione testuale si realizza in varie discipline. Pu\u00f2 altres\u00ec richiedere attenzione dedicata a piccoli gruppi e a singoli alunni, soprattutto nella fase iniziale durante la quale ogni bambino ha bisogno di acquisire sicurezza.<\/p>\n\n\n\n

In particolare, l\u2019insegnante di italiano fornisce le indicazioni essenziali per la produzione di testi per lo studio (ad esempio schema, riassunto, esposizione di argomenti, relazione di attivit\u00e0 e progetti svolti nelle varie discipline), funzionali (ad esempio istruzioni, questionari), narrativi, espositivi e argomentativi. Tali testi possono muovere da esperienze concrete, da conoscenze condivise, da scopi reali, evitando trattazioni generiche e luoghi comuni. Inoltre, attraverso la produzione di testi fantastici (sia in prosa sia in versi), l\u2019allievo sperimenta fin dai primi anni le potenzialit\u00e0 espressive della lingua italiana e apprende come sia possibile intrecciare la lingua scritta con altri linguaggi, anche attraverso la produzione di testi multimediali.<\/p>\n\n\n\n

Al termine della scuola secondaria di primo grado l\u2019allievo dovrebbe essere in grado di produrre testi di diversa tipologia e forma coesi e coerenti, adeguati all\u2019intenzione comunicativa e al destinatario, curati anche negli aspetti formali.<\/p>\n\n\n\n

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\n

I bambini entrano nella scuola primaria con un patrimonio lessicale diverso da un allievo all\u2019altro. Data la grande importanza della comprensione e dell\u2019uso attivo del lessico, il primo compito dell\u2019insegnante \u00e8 proprio quello di rendersi conto, attraverso attivit\u00e0 anche ludiche e creative, della consistenza e tipologia (variet\u00e0) del patrimonio lessicale di ognuno. \u00c8 un compito tanto pi\u00f9 importante quanto pi\u00f9 vi \u00e8 oggi evidenza di un progressivo impoverimento del lessico.<\/p>\n\n\n\n

Il patrimonio iniziale dovr\u00e0 essere consolidato in un nucleo di vocaboli di base (fondamentali e di alto uso), a partire dal quale si operer\u00e0 man mano un\u2019estensione alle parole-chiave delle discipline di studio: l\u2019acquisizione dei linguaggi specifici delle discipline deve essere responsabilit\u00e0 comune di tutti gli insegnanti.<\/p>\n\n\n\n

I docenti di tutto il primo ciclo di istruzione dovranno promuovere, all\u2019interno di attivit\u00e0 orali e di lettura e scrittura, la competenza lessicale relativamente sia all\u2019ampiezza del lessico compreso e usato (ricettivo e produttivo) sia alla sua padronanza nell\u2019uso sia alla sua crescente specificit\u00e0. Infatti l\u2019uso del lessico, a seconda delle discipline, dei destinatari, delle situazioni comunicative e dei mezzi utilizzati per l\u2019espressione orale e quella scritta richiede lo sviluppo di conoscenze, capacit\u00e0 di selezione e adeguatezza ai contesti. Lo sviluppo della competenza lessicale deve rispettare gli stadi cognitivi del bambino e del ragazzo e avvenire in stretto rapporto con l\u2019uso vivo e reale della lingua, non attraverso forme di apprendimento meccanico e mnemonico. Va, in questo senso, tenuta in considerazione la ricchezza delle espressioni locali, \u201cdi strada\u201d, gergali e dei molti modi di dire legati alle esperienze, che spesso racchiudono un senso identitario e capacit\u00e0 narrative e che rappresentano un bagaglio attraverso il quale ampliare l\u2019espressione anche in italiano corretto.<\/p>\n\n\n\n

apprendimento di un lessico sempre pi\u00f9 preciso e specifico \u00e8 fondamentale che gli allievi imparino, fin dalla scuola primaria, a consultare dizionari e repertori tradizionali e online<\/em>.<\/p>\n\n\n\n

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\n

Ogni persona, fin dall\u2019infanzia, possiede una grammatica implicita, che le permette di formulare frasi ben formate pur senza conoscere concetti quali quelli di verbo, soggetto, ecc. Questa \u201cgrammatica implicita\u201d si amplia e si rafforza negli anni attraverso l\u2019uso della lingua, che permette di giungere a forme “corrette” (in italiano standard) e di realizzare enunciati in diverse variet\u00e0 linguistiche e in diverse lingue.<\/p>\n\n\n\n

Inoltre, sin dai primi anni di scolarit\u00e0, i bambini hanno una naturale predisposizione a riflettere sulla lingua. \u00c8 su queste attitudini che l\u2019insegnante si pu\u00f2 basare per condurre gradualmente l\u2019allievo verso forme di \u201cgrammatica esplicita\u201d.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 molto importante acquisire una progressiva consapevolezza e sicurezza nell\u2019uso dello strumento linguistico (che si avvia, ma non si completa, nel primo ciclo). Si tratta, infatti, di una delle condizioni per un uso critico e libero della lingua, a cui deve giungere presto ogni cittadino. Perci\u00f2, nei primi anni della scuola primaria l\u2019uso della lingua e la riflessione su di essa vanno curate insieme. Del resto nella pratica coincidono: l\u2019apprendimento della strumentalit\u00e0 del leggere e dello scrivere \u00e8 da considerarsi infatti attivit\u00e0 linguistica e metalinguistica al tempo stesso.<\/p>\n\n\n\n

Per quanto riguarda l\u2019ortografia, da una parte \u00e8 fondamentale che essa sia acquisita e automatizzata in modo sicuro nei primi anni di scuola, in quanto diventa difficile apprenderla pi\u00f9 in l\u00e0 con gli anni; dall\u2019altra la correttezza ortografica deve essere costantemente monitorata a tutti i livelli di scuola.<\/p>\n\n\n\n

Gli oggetti della riflessione sulla lingua e della grammatica esplicita sono: le strutture sintattiche delle frasi semplici e complesse (per la descrizione delle quali l\u2019insegnante sceglier\u00e0 il modello grammaticale di riferimento che gli sembra pi\u00f9 adeguato ed efficace); le parti del discorso, o categorie lessicali; gli elementi di coesione che servono a mettere in rapporto le diverse parti della frase e del testo (connettivi di vario tipo, pronomi, segni di interpunzione); il lessico e la sua organizzazione; le variet\u00e0 dell\u2019italiano pi\u00f9 diffuse.<\/p>\n\n\n\n

Nella scuola primaria la riflessione privilegia il livello lessicale-semantico e si attua a partire dai testi orali e scritti recepiti e prodotti dagli allievi. Gli aspetti morfologici e quelli sintattici, semantici e testuali, che sono introdotti nella scuola primaria attraverso riflessioni sull\u2019uso, devono essere ripresi ciclicamente, al fine di poter operare precisazioni e approfondimenti e raggiungere una valida sistematizzazione dei concetti centrali.<\/p>\n\n\n\n

La riflessione sulla lingua, se condotta in modo induttivo e senza un\u2019introduzione troppo precoce della terminologia specifica, contribuisce a una maggiore duttilit\u00e0 nel capire i testi e riflettere e discutere sulle proprie produzioni. Essa, inoltre, si intreccia con la riflessione sulle altre lingue del repertorio dell\u2019allievo, in una prospettiva plurilingue e interculturale. Ma il ruolo probabilmente pi\u00f9 significativo della riflessione sulla lingua \u00e8 quello metacognitivo: la riflessione concorre infatti a sviluppare le capacit\u00e0 di categorizzare, di connettere, di analizzare, di indurre e dedurre, utilizzando di fatto un metodo scientifico.<\/p>\n\n\n\n

La riflessione sulla lingua riguarda anche il lessico, di cui verranno esplorate e definite le caratteristiche fondamentali, come le relazioni di significato e i meccanismi di formazione delle parole.<\/p>\n\n\n\n

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria<\/strong>L\u2019allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il pi\u00f9 possibile adeguato alla situazione.Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.Utilizza abilit\u00e0 funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l\u2019apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell\u2019esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l\u2019infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.Scrive testi corretti nell\u2019ortografia, chiari e coerenti, legati all\u2019esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.Capisce e utilizza nell\u2019uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i pi\u00f9 frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarit\u00e0 morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla variet\u00e0 di situazioni comunicative.\u00c8 consapevole che nella comunicazione sono usate variet\u00e0 diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all\u2019organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. <\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Ascolto e parlato<\/em><\/p>\n\n\n\n

  • Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola.<\/li>
  • Comprendere l\u2019argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.<\/li>
  • Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.<\/li>
  • Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un\u2019attivit\u00e0 conosciuta.<\/li>
  • Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l\u2019ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perch\u00e9 il racconto sia chiaro per chi ascolta.<\/li>
  • Ricostruire verbalmente le fasi di un\u2019esperienza vissuta a scuola o in altri contesti.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

    Lettura<\/em><\/p>\n\n\n\n

    • Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalit\u00e0 ad alta voce, curandone l\u2019espressione, sia in quella silenziosa.<\/li>
    • Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo.<\/li>
    • Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l\u2019argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.<\/li>
    • Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di svago.<\/li>
    • Leggere semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale.<\/li>
    • Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

      Scrittura<\/em><\/p>\n\n\n\n

      • Acquisire le capacit\u00e0 manuali, percettive e cognitive necessarie per l\u2019apprendimento della scrittura.<\/li>
      • Scrivere sotto dettatura curando in modo particolare l\u2019ortografia.<\/li>
      • Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilit\u00e0 personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e\/o familiare).<\/li>
      • Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

        Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo<\/em><\/p>\n\n\n\n

        • Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole.<\/li>
        • Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attivit\u00e0 di interazione orale e di lettura.<\/li>
        • Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.<\/li>
        • Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d\u2019uso.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

           Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua<\/em><\/p>\n\n\n\n

          • Confrontare testi per coglierne alcune caratteristiche specifiche (ad es. maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.).<\/li>
          • Riconoscere se una frase \u00e8 o no completa, costituita cio\u00e8 dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari).<\/li>
          • Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

            Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

            Ascolto e parlato<\/em><\/p>\n\n\n\n

            • Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.<\/li>
            • Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un\u2019esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l\u2019argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini …).<\/li>
            • Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l\u2019ascolto.<\/li>
            • Comprendere consegne e istruzioni per l\u2019esecuzione di attivit\u00e0 scolastiche ed extrascolastiche.<\/li>
            • Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.<\/li>
            • Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l\u2019ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.<\/li>
            • Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un\u2019esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

              Lettura<\/em><\/p>\n\n\n\n

              • Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.<\/li>
              • Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande all\u2019inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.<\/li>
              • Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un\u2019idea del testo che si intende leggere.<\/li>
              • Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un\u2019idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.<\/li>
              • Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.).<\/li>
              • Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un\u2019attivit\u00e0, per realizzare un procedimento.<\/li>
              • Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l\u2019invenzione letteraria dalla realt\u00e0.<\/li>
              • Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali pi\u00f9 evidenti, l\u2019intenzione comunicativa dell\u2019autore ed esprimendo un motivato parere personale.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                Scrittura<\/em><\/p>\n\n\n\n

                • Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un\u2019esperienza.<\/li>
                • Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.<\/li>
                • Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della scuola, adeguando il testo ai destinatari e alle situazioni.<\/li>
                • Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d\u2019animo sotto forma di diario.<\/li>
                • Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura.<\/li>
                • Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l\u2019esecuzione di attivit\u00e0 (ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.).<\/li>
                • Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio.<\/li>
                • Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie).<\/li>
                • Sperimentare liberamente, anche con l\u2019utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l\u2019impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.<\/li>
                • Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                  Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo<\/em><\/p>\n\n\n\n

                  • Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).<\/li>
                  • Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attivit\u00e0 comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).<\/li>
                  • Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l\u2019accezione specifica di una parola in un testo.<\/li>
                  • Comprendere, nei casi pi\u00f9 semplici e frequenti, l\u2019uso e il significato figurato delle parole.<\/li>
                  • Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.<\/li>
                  • Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                    Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua<\/em><\/p>\n\n\n\n

                    • Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilit\u00e0 della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.<\/li>
                    • Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte).<\/li>
                    • Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).<\/li>
                    • Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima<\/em>): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo.<\/li>
                    • Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso pi\u00f9 frequente (come e, ma, infatti, perch\u00e9, quando<\/em>)<\/li>
                    • Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
                      Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado<\/strong> L\u2019allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalit\u00e0 dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ci\u00f2 matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell\u2019elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l\u2019intenzione dell\u2019emittente.Espone oralmente all\u2019insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attivit\u00e0 di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l\u2019utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un\u2019interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l\u2019accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilit\u00e0).Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.Riconosce il rapporto tra variet\u00e0 linguistiche\/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativoPadroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all\u2019organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                      Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                      Ascolto e parlato<\/em><\/p>\n\n\n\n

                      • Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell\u2019emittente.<\/li>
                      • Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale.<\/li>
                      • Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a comprendere durante l\u2019ascolto.<\/li>
                      • Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione: durante l\u2019ascolto (presa di appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo l\u2019ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave, ecc.).<\/li>
                      • Riconoscere, all\u2019ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.<\/li>
                      • Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all\u2019argomento e alla situazione.<\/li>
                      • Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure selezionando le informazioni significative in base allo scopoe usando un lessico adeguato all\u2019argomento e alla situazione.<\/li>
                      • Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all\u2019argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisare le fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).<\/li>
                      • Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                        Lettura<\/em><\/p>\n\n\n\n

                        • Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire.<\/li>
                        • Leggere in modalit\u00e0 silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica).<\/li>
                        • Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana.<\/li>
                        • Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici.<\/li>
                        • Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici.<\/li>
                        • Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da pi\u00f9 fonti, selezionando quelle ritenute pi\u00f9 significative ed affidabili. Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle).<\/li>
                        • Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio e il punto di vista dell\u2019osservatore.<\/li>
                        • Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validit\u00e0.<\/li>
                        • Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell\u2019autore; personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; genere di appartenenza. Formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                          Scrittura<\/em><\/p>\n\n\n\n

                          • Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall\u2019analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per l\u2019organizzazione delle idee (ad es. mappe, scalette); utilizzare strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche.<\/li>
                          • Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario.<\/li>
                          • Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l\u2019uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro pi\u00f9 adeguato.<\/li>
                          • Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e\/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse.<\/li>
                          • Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici.<\/li>
                          • Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l\u2019impaginazione; scrivere testi digitali (ad es. e-mail, post di blog, presentazioni), anche come supporto all\u2019esposizione orale.<\/li>
                          • Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad es. giochi linguistici, riscritture di testi narrativi con cambiamento del punto di vista); scrivere o inventare testi teatrali, per un\u2019eventuale messa in scena.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                            Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo<\/em><\/p>\n\n\n\n

                            • Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attivit\u00e0 specifiche, il proprio patrimonio lessicale, cos\u00ec da comprendere e usare le parole dell\u2019intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse.<\/li>
                            • Comprendere e usare parole in senso figurato.<\/li>
                            • Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale.<\/li>
                            • Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.<\/li>
                            • Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all\u2019interno di un testo.<\/li>
                            • Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all\u2019interno di una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                               Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua<\/em><\/p>\n\n\n\n

                              • Riconoscere ed esemplificare casi di variabilit\u00e0 della lingua.<\/li>
                              • Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico.<\/li>
                              • Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi, argomentativi).<\/li>
                              • Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione); conoscere l\u2019organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali.<\/li>
                              • Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione.<\/li>
                              • Riconoscere l\u2019organizzazione logico-sintattica della frase semplice.<\/li>
                              • Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno a un primo grado di subordinazione.<\/li>
                              • Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali.<\/li>
                              • Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica.<\/li>
                              • Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall\u2019insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                <\/p>\n\n\n\n

                                Lingua inglese e seconda lingua comunitaria<\/h3>\n\n\n\n

                                L\u2019apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all\u2019alunno di sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale e di acquisire i primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui vive, anche oltre i confini del territorio nazionale.<\/p>\n\n\n\n

                                 La consapevolezza della cittadinanza europea attraverso il contatto con due lingue comunitarie, lo sviluppo di un repertorio diversificato di risorse linguistiche e culturali per interagire con gli altri e la capacit\u00e0 di imparare le lingue concorrono all\u2019educazione plurilingue e interculturale, nell\u2019ottica dell\u2019educazione permanente. Accostandosi a pi\u00f9 lingue, l\u2019alunno impara a riconoscere che esistono differenti sistemi linguistici e culturali e diviene man mano consapevole della variet\u00e0 di mezzi che ogni lingua offre per pensare, esprimersi e comunicare.<\/p>\n\n\n\n

                                Per facilitare i processi che rendono possibili questi risultati \u00e8 necessario che all\u2019apprendimento delle lingue venga assicurata sia trasversalit\u00e0 in \u201corizzontale\u201d, sia continuit\u00e0 in \u201cverticale\u201d. Attraverso la progettazione concordata degli insegnamenti d\u2019italiano, delle due lingue straniere e di altre discipline si realizza la trasversalit\u00e0 in orizzontale come area di intervento comune per lo sviluppo linguistico-cognitivo. La continuit\u00e0 verticale si realizza dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado mediante la progressione degli obiettivi relativi alle diverse competenze e lo sviluppo delle strategie per imparare le lingue.<\/p>\n\n\n\n

                                Per quanto riguarda la lingua inglese nella scuola primaria, l\u2019insegnante terr\u00e0 conto della maggiore capacit\u00e0 del bambino di appropriarsi spontaneamente di modelli di pronuncia e intonazione per attivare pi\u00f9 naturalmente un sistema plurilingue. Tale processo integrer\u00e0 elementi della nuova lingua nel sistema della lingua madre, della lingua di scolarizzazione e di eventuali altre lingue in possesso dell\u2019alunno, ampliandone e differenziandone implicitamente le varie componenti linguistiche (aspetti fonico-acustici, articolatori, sintattici e semantici). Al fine dell\u2019educazione plurilingue e interculturale potranno essere utili esperienze di sensibilizzazione a lingue presenti nei repertori linguistici di singoli alunni.<\/p>\n\n\n\n

                                Nella scuola secondaria di primo grado l\u2019insegnante guider\u00e0 l\u2019alunno a riconoscere gradualmente, rielaborare e interiorizzare modalit\u00e0 di comunicazione e regole della lingua che egli applicher\u00e0 in modo sempre pi\u00f9 autonomo e consapevole, nonch\u00e9 a sviluppare la capacit\u00e0 di riflettere sugli usi e di scegliere tra forme e codici linguistici diversi quelli pi\u00f9 adeguati ai suoi scopi e alle diverse situazioni.<\/p>\n\n\n\n

                                Rispetto alla seconda lingua comunitaria che viene introdotta nella scuola secondaria di primo grado, l\u2019insegnante terr\u00e0 conto delle esperienze linguistiche gi\u00e0 maturate dall\u2019alunno per ampliare l\u2019insieme delle sue competenze. Nella prospettiva dell\u2019educazione plurilingue, la nuova lingua dovr\u00e0 essere considerata come una opportunit\u00e0 di ampliamento e\/o di approfondimento del repertorio linguistico gi\u00e0 acquisito dall\u2019alunno e come occasione per riutilizzare sempre pi\u00f9 consapevolmente le strategie di apprendimento delle lingue.<\/p>\n\n\n\n

                                Nell\u2019apprendimento delle lingue la motivazione nasce dalla naturale attitudine degli alunni a comunicare, socializzare, interagire e dalla loro naturale propensione a \u201cfare con la lingua\u201d. L\u2019insegnante avr\u00e0 cura di alternare diverse strategie e attivit\u00e0: ad esempio proposte di canzoni, filastrocche, giochi con i compagni, giochi di ruolo, consegne che richiedono risposte corporee a indicazioni verbali in lingua. Introdurr\u00e0 gradualmente delle attivit\u00e0 che possono contribuire ad aumentare la motivazione, quali ad esempio l\u2019analisi di materiali autentici (immagini, oggetti, testi, ecc.), l\u2019ascolto di storie e tradizioni di altri paesi, l\u2019interazione in forma di corrispondenza con coetanei stranieri, la partecipazione a progetti con scuole di altri paesi. L\u2019uso di tecnologie informatiche consentir\u00e0 di ampliare spazi, tempi e modalit\u00e0 di contatto e interazione sociale tra individui, comunit\u00e0 scolastiche e territoriali. L\u2019alunno potr\u00e0 cos\u00ec passare progressivamente da una interazione centrata essenzialmente sui propri bisogni a una comunicazione attenta all\u2019interlocutore fino a sviluppare competenze socio-relazionali adeguate a interlocutori e contesti diversi.<\/p>\n\n\n\n

                                 Si potranno inoltre creare situazioni in cui la lingua straniera sia utilizzata, in luogo della lingua di scolarizzazione, per promuovere e veicolare apprendimenti collegati ad ambiti disciplinari diversi.<\/p>\n\n\n\n

                                 Alle attivit\u00e0 didattiche finalizzate a far acquisire all\u2019alunno la capacit\u00e0 di usare la lingua, il docente affiancher\u00e0 gradualmente attivit\u00e0 di riflessione per far riconoscere sia le convenzioni in uso in una determinata comunit\u00e0 linguistica, sia somiglianze e diversit\u00e0 tra lingue e culture diverse, in modo da sviluppare nell\u2019alunno una consapevolezza plurilingue e una sensibilit\u00e0 interculturale.<\/p>\n\n\n\n

                                La riflessione potr\u00e0 essere volta inoltre a sviluppare capacit\u00e0 di autovalutazione e consapevolezza di come si impara.<\/p>\n\n\n\n

                                Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese<\/strong>(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue <\/em>del Consiglio d\u2019Europa)L\u2019alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall\u2019insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria <\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                Ascolto (comprensione orale)<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                • Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                  Parlato (produzione e interazione orale)<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                  • Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.<\/li>
                                  • Interagire con un compagno per presentarsi e\/o giocare, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                    Lettura (comprensione scritta)<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                    • Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori, cogliendo parole e frasi gi\u00e0 acquisite a livello orale.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                      Scrittura (produzione scritta)<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                      • Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attivit\u00e0 svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                        Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                        Ascolto (comprensione orale) <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                        • Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.<\/li>
                                        • Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                           Parlato (produzione e interazione orale)<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                          • Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi gi\u00e0 incontrate ascoltando e\/o leggendo.<\/li>
                                          • Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ci\u00f2 che si dice con mimica e gesti.<\/li>
                                          • Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarit\u00e0, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                            Lettura (comprensione scritta) <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                            • Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                              Scrittura (produzione scritta) <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                              • Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                Riflessione sulla lingua e sull\u2019apprendimento<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                • Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato.<\/li>
                                                • Osservare parole ed espressioni nei contesti d\u2019uso e coglierne i rapporti di significato.<\/li>
                                                • Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.<\/li>
                                                • Riconoscere che cosa si \u00e8 imparato e che cosa si deve imparare.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
                                                  Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado <\/strong>per la lingua inglese<\/strong>(I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue <\/em>del Consiglio d\u2019Europa) L\u2019alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.Interagisce con uno o pi\u00f9 interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attivit\u00e0 e progetti.Autovaluta le competenze acquisite ed \u00e8 consapevole del proprio modo di apprendere.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                  Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado <\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                  Ascolto (comprensione orale) <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                  • Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc.<\/li>
                                                  • Individuare l\u2019informazione principale di programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualit\u00e0 o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro.<\/li>
                                                  • Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                    Parlato (produzione e interazione orale)<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                    • Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace; esprimere un\u2019opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice.<\/li>
                                                    • Interagire con uno o pi\u00f9 interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile.<\/li>
                                                    • Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                      Lettura (comprensione scritta)<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                      • Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali.<\/li>
                                                      • Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline.<\/li>
                                                      • Leggere testi riguardanti istruzioni per l\u2019uso di un oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attivit\u00e0 collaborative.<\/li>
                                                      • Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi pi\u00f9 ampi in edizioni graduate.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                        Scrittura (Produzione scritta)<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                        • Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi.<\/li>
                                                        • Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici.<\/li>
                                                        • Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                          Riflessione sulla lingua e sull\u2019apprendimento<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                          • Rilevare semplici regolarit\u00e0 e differenze nella forma di testi scritti di uso comune.<\/li>
                                                          • Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.<\/li>
                                                          • Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse.<\/li>
                                                          • Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
                                                            Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per la seconda lingua comunitaria <\/strong>(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue <\/em>del Consiglio d\u2019Europa)L\u2019alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.Comunica oralmente in attivit\u00e0 che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall\u2019insegnante.Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                            Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado per la seconda lingua comunitaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                            Ascolto (comprensione orale) <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                            • Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti.<\/li>
                                                            • Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                              Parlato (produzione e interazione orale) <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                              • Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi gi\u00e0 incontrate ascoltando o leggendo.<\/li>
                                                              • Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ci\u00f2 che si dice con mimica e gesti.<\/li>
                                                              • Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarit\u00e0, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                Lettura (comprensione scritta) <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                • Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                  Scrittura (produzione scritta)<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                  • Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con errori formali che non compromettano per\u00f2 la comprensibilit\u00e0 del messaggio.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                    Riflessione sulla lingua e sull\u2019apprendimento<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                    • Osservare le parole nei contesti d\u2019uso e rilevare le eventuali variazioni di significato.<\/li>
                                                                    • Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.<\/li>
                                                                    • Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.<\/li>
                                                                    • Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                      <\/p>\n\n\n\n

                                                                      Storia<\/h3>\n\n\n\n

                                                                      Il senso dell\u2019insegnamento della storia<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                      Nel nostro Paese la storia si manifesta alle nuove generazioni nella straordinaria sedimentazione di civilt\u00e0 e societ\u00e0 leggibile nelle citt\u00e0, piccole o grandi che siano, nei tanti segni conservati nel paesaggio, nelle migliaia di siti archeologici, nelle collezioni d\u2019arte, negli archivi, nelle manifestazioni tradizionali che investono, insieme, lingua, musica, architettura, arti visive, manifattura, cultura alimentare e che entrano nella vita quotidiana. La Costituzione stessa, all\u2019articolo 9, impegna tutti, e dunque in particolare la scuola, nel compito di tutelare questo patrimonio.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Lo studio della storia, insieme alla memoria delle generazioni viventi, alla percezione del presente e alla visione del futuro, contribuisce a formare la coscienza storica dei cittadini e li motiva al senso di responsabilit\u00e0 nei confronti del patrimonio e dei beni comuni<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Per questa ragione la scuola \u00e8 chiamata ad esplorare, arricchire, approfondire e consolidare la conoscenza e il senso della storia.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      I metodi didattici della storia<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                      I libri, le attivit\u00e0 laboratoriali, in classe e fuori della classe, e l\u2019utilizzazione dei molti media oggi disponibili, ampliano, strutturano e consolidano questa dimensione di apprendimento. La capacit\u00e0 e la possibilit\u00e0 di usufruire di ogni opportunit\u00e0 di studio della storia, a scuola e nel territorio circostante, permettono un lavoro pedagogico ricco, a partire dalle narrazioni e dalle attivit\u00e0 laboratori ali e ludiche con i pi\u00f9 piccoli per attraversare molte esperienze esplorative sul passato: un lavoro indispensabile per avvicinare gli alunni alla capacit\u00e0 di ricostruire e concepire progressivamente il \u201cfatto storico\u201d per indagarne i diversi aspetti, le molteplici prospettive, le cause e le ragioni.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      .<\/p>\n\n\n\n

                                                                      \u00c8 attraverso questo lavoro a scuola e nel territorio che vengono affrontati i primi \u201csaperi della storia\u201d: la conoscenza cronologica, la misura del tempo, le periodizzazioni. Al contempo gli alunni incominciano ad acquisire la capacit\u00e0 di ricostruire i fatti della storia e i loro molteplici significati in relazione ai problemi con i quali l\u2019uomo si \u00e8 dovuto confrontare, fino alle grandi questioni del presente.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      La storia come campo disciplinare<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                      La storia, come campo scientifico di studio, \u00e8 la disciplina nella quale si imparano a conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del passato. Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e interpretare il presente.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Le conoscenze prodotte dagli storici, innumerevoli e in continuo accrescimento, sono sottoposte a revisione continua a seconda del mutare dei rapporti tra presente e passato e della continua reinterpretazione delle fonti. La scuola tiene conto di questo e, in modo via via pi\u00f9 accurato, in relazione alle diverse et\u00e0 e alle capacit\u00e0 cognitive degli alunni, progetta percorsi didattici che approfondiscono la conoscenza della storia e l\u2019attenzione alle diverse fonti.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Identit\u00e0, memoria e cultura storica<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                      Nei tempi pi\u00f9 recenti il passato e, in particolare, i temi della memoria, dell\u2019identit\u00e0 e delle radici hanno fortemente caratterizzato il discorso pubblico e dei media sulla storia. Un insegnamento che promuova la padronanza degli strumenti critici permette di evitare che la storia venga usata strumentalmente, in modo improprio.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Inoltre la formazione di una societ\u00e0 multietnica e multiculturale porta con s\u00e9 la tendenza a trasformare la storia da disciplina di studio a strumento di rappresentanza delle diverse identit\u00e0, con il rischio di comprometterne il carattere scientifico e, conseguentemente, di diminuire la stessa efficacia formativa del curricolo. \u00c8 opportuno sottolineare come proprio la ricerca storica e il ragionamento critico sui fatti essenziali relativi alla storia italiana ed europea offrano una base per riflettere in modo articolato ed argomentato sulle diversit\u00e0 dei gruppi umani che hanno popolato il pianeta, a partire dall\u2019unit\u00e0 del genere umano. Ricerca storica e ragionamento critico rafforzano altres\u00ec la possibilit\u00e0 di confronto e dialogo intorno alla complessit\u00e0 del passato e del presente fra le diverse componenti di una societ\u00e0 multiculturale e multietnica. Per questo motivo il curricolo sar\u00e0 articolato intorno ad alcuni snodi periodizzanti della vicenda umana quali: il processo di ominazione, la rivoluzione neolitica, la rivoluzione industriale e i processi di mondializzazione e globalizzazione.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      La storia generale a scuola<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                      Occorre, dunque, aggiornare gli argomenti di studio, adeguandoli alle nuove prospettive, facendo s\u00ec che la storia nelle sue varie dimensioni \u2013 mondiale, europea, italiana e locale \u2013 si presenti come un intreccio significativo di persone, culture, economie, religioni, avvenimenti che hanno costituito processi di grande rilevanza per la comprensione del mondo attuale: dal preistorico alle prime societ\u00e0 del protostorico, dalle grandi civilt\u00e0 antiche alla colonizzazione greca e al processo di unificazione del Mediterraneo, dalla costituzione dell\u2019Impero Romano alla diffusione del Cristianesimo, dalla progressiva strutturazione dei territori alla nascita di una societ\u00e0 ricca per i diversi apporti di genti e di culture nel Medioevo; dall\u2019Umanesimo e dal Rinascimento alle scoperte geografiche e all\u2019espansione europea, dalla Riforma protestante alla costruzione degli stati moderni; dalla Rivoluzione scientifica all\u2019Illuminismo e alla formazione di stati di diritto; dalla colonizzazione alla formazione degli stati nazionali, in particolare quello italiano, dall\u2019industrializzazione al diffondersi della societ\u00e0 di massa e all\u2019emancipazione femminile; dai conflitti mondiali all\u2019affermazione di dittature e all\u2019espansione della democrazia, dai movimenti di resistenza alla formazione della Repubblica italiana, dalla decolonizzazione all\u2019avvento della globalizzazione; dalle rivoluzioni scientifiche alla rivoluzione digitale.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      In particolare la conoscenza dei diversi e profondi legami, dei conflitti e degli scambi che si sono svolti nel tempo fra le genti del Mediterraneo e le popolazioni di altre regioni del mondo, rende comprensibili questioni che, altrimenti, sarebbero interamente schiacciate nella dimensione del presente. I due poli temporali, il passato e il presente, devono entrambi avere il loro giusto peso nel curricolo ed \u00e8 opportuno che si richiamino continuamente.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      \u00c8 tuttavia evidente che proprio l\u2019attenzione alle vicende complesse del presente chiamano in causa le conoscenze di storia generale, articolate nell\u2019arco del primo ciclo, sulla base della loro significativit\u00e0 ai fini di una prima comprensione del mondo.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      La ripartizione delle conoscenze storiche per livelli scolastici<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                      La disciplina, per la sua complessit\u00e0, richiede la formulazione di un percorso ben articolato, con una progressione di attivit\u00e0 e di conoscenze adatta alle diverse fasi dell\u2019apprendimento e che permetta di distribuire lungo tutto l\u2019arco della scuola primaria e secondaria di primo grado i diversi compiti di apprendimento.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      La storia generale nella scuola primaria \u00e8 deputata a far scoprire agli alunni il mondo storico mediante la costruzione di un sistema di conoscenze riguardanti quadri di civilt\u00e0 o quadri storico sociali senza tralasciare i fatti storici fondamentali. Nella scuola secondaria di primo grado lo sviluppo del sapere storico riguarder\u00e0 anche i processi, le trasformazioni e gli eventi che hanno portato al mondo di oggi.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Una pi\u00f9 sistematica strutturazione cronologica delle conoscenze storiche sar\u00e0 distribuita lungo tutto l\u2019arco del primo ciclo d\u2019istruzione.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      In particolare alla scuola primaria sono assegnate le conoscenze storiche che riguardano il periodo compreso dalla comparsa dell\u2019uomo alla tarda antichit\u00e0; alla scuola secondaria le conoscenze che riguardano il periodo compreso dalla tarda antichit\u00e0 agli inizi del XXI secolo. <\/strong>L\u2019ultimo anno della scuola secondaria di primo grado viene dedicato allo studio della storia del Novecento.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Tuttavia \u00e8 importante sottolineare l\u2019importanza, a partire dalla scuola primaria, dell\u2019apprendimento della storia centrato su temi che riguardano l\u2019insieme dei problemi della vita umana sul pianeta: l\u2019uso delle diverse fonti di energia, la difesa dagli elementi naturali avversi e la trasformazione progressiva dell\u2019ambiente naturale, i molti passaggi dello sviluppo tecnico, la conservazione dei beni e del cibo, la divisione del lavoro e la differenziazione sociale, le migrazioni e la conquista dei territori, il conflitto interno e quello esterno alle comunit\u00e0, la custodia e la trasmissione del sapere, i codici e i mezzi della comunicazione, la nascita e lo sviluppo delle credenze e della ritualit\u00e0, il sorgere e l\u2019evoluzione del sentimento religioso e delle norme, la costruzione delle diverse forme di governo. Un tale approccio, costruito tra passato e presente, permette anche di non doversi soffermare troppo a lungo su singoli temi e civilt\u00e0 remote nella convinzione che in una data classe si debbano svolgere solo argomenti specifici.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Gli intrecci disciplinari <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                      La storia si apre all\u2019utilizzo di metodi, conoscenze, visioni, concettualizzazioni di altre discipline. Gli insegnanti, mettendo a profitto tale peculiarit\u00e0, potenziano gli intrecci disciplinari suggeriti dai temi proposti agli alunni. In particolare \u00e8 importante curare le aree di sovrapposizione tra la storia e la geografia in considerazione dell\u2019intima connessione che c\u2019\u00e8 tra i popoli e le regioni in cui vivono.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Per l\u2019educazione linguistica sono importanti i processi di produzione e di organizzazione delle informazioni primarie e inferenziali, le capacit\u00e0 che si acquisiscono studiando con metodo i testi allo scopo di apprendere il lessico specifico e imparare a concettualizzare esponendo in forma orale e scritta.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      L\u2019educazione al patrimonio culturale e alla cittadinanza attiva<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                      L\u2019insegnamento e l\u2019apprendimento della storia contribuiscono all\u2019educazione al patrimonio culturale e alla cittadinanza attiva. I docenti si impegnano a far scoprire agli alunni il nesso tra le tracce e le conoscenze del passato, a far usare con metodo le fonti archeologiche, museali, iconiche, archivistiche, a far apprezzare il loro valore di beni culturali. In tal modo l\u2019educazione al patrimonio culturale fornisce un contributo fondamentale alla cittadinanza attiva. In particolare, gli insegnanti metteranno in evidenza i rapporti tra istituzioni e societ\u00e0, le differenze di genere e di generazioni, le forme statuali, le istituzioni democratiche.<\/p>\n\n\n\n

                                                                      Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria<\/strong>L\u2019alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.Riconosce e esplora in modo via via pi\u00f9 approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l\u2019importanza del patrimonio artistico e culturale.Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneit\u00e0, durate, periodizzazioni.Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.Usa carte geo-storiche, anche con l\u2019ausilio di strumenti informatici.Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle societ\u00e0 e civilt\u00e0 che hanno caratterizzato la storia dell\u2019umanit\u00e0 dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilit\u00e0 di apertura e di confronto con la contemporaneit\u00e0.Comprende aspetti fondamentali del passato dell\u2019Italia dal paleolitico alla fine dell\u2019impero romano d\u2019Occidente, con possibilit\u00e0 di apertura e di confronto con la contemporaneit\u00e0.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                      Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                      Uso delle fonti<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                      • Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione degli adulti e della comunit\u00e0 di appartenenza.<\/li>
                                                                      • Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                        Organizzazione delle informazioni<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                        • Rappresentare graficamente e verbalmente le attivit\u00e0, i fatti vissuti e narrati.<\/li>
                                                                        • Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneit\u00e0, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.<\/li>
                                                                        • Comprendere la funzione e l\u2019uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale \u2026).<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                          Strumenti concettuali <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                          • Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l\u2019ascolto o lettura di testi dell\u2019antichit\u00e0, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.<\/li>
                                                                          • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.<\/li>
                                                                          • Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                            Produzione scritta e orale<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                            • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali.<\/li>
                                                                            • Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                              Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                              Uso delle fonti<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                              • Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico.<\/li>
                                                                              • Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                Organizzazione delle informazioni<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                • Leggere una carta storico-geografica relativa alle civilt\u00e0 studiate.<\/li>
                                                                                • Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.<\/li>
                                                                                • Confrontare i quadri storici delle civilt\u00e0 affrontate.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                  Strumenti concettuali <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                  • Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo \u2013 dopo Cristo) e comprendere i sistemi di misura del tempo storico di altre civilt\u00e0.<\/li>
                                                                                  • Elaborare rappresentazioni sintetiche delle societ\u00e0 studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                    Produzione scritta e orale <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                    • Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse societ\u00e0 studiate anche in rapporto al presente.<\/li>
                                                                                    • Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali.<\/li>
                                                                                    • Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina.<\/li>
                                                                                    • Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
                                                                                      Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado<\/strong>L\u2019alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l\u2019uso di risorse digitali.Produce informazioni storiche con fonti di vario genere \u2013 anche digitali \u2013 e le sa organizzare in testi.Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,Espone oralmente e con scritture \u2013 anche digitali \u2013 le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.Usa le conoscenze e le abilit\u00e0 per orientarsi nella complessit\u00e0 del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilit\u00e0 di aperture e confronti con il mondo antico.Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilit\u00e0 di aperture e confronti con il mondo antico.Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell\u2019umanit\u00e0 e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                      Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                      Uso delle fonti<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                      • Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi.<\/li>
                                                                                      • Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                        Organizzazione delle informazioni<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                        • Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali.<\/li>
                                                                                        • Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate.<\/li>
                                                                                        • Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea, mondiale.<\/li>
                                                                                        • Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                          Strumenti concettuali <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                          • Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.<\/li>
                                                                                          • Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.<\/li>
                                                                                          • Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                            Produzione scritta e orale<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                            • Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non, cartacee e digitali<\/li>
                                                                                            • Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                              <\/p>\n\n\n\n

                                                                                              Geografia<\/h3>\n\n\n\n

                                                                                              La geografia studia i rapporti delle societ\u00e0 umane tra loro e con il pianeta che le ospita. \u00c8 disciplina \u201cdi cerniera\u201d per eccellenza poich\u00e9 consente di mettere in relazione temi economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per ciascuno di noi.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                              In un tempo caratterizzato dalla presenza a scuola di alunni di ogni parte del mondo, la geografia consente il confronto sulle grandi questioni comuni a partire dalla conoscenza dei differenti luoghi di nascita o di origine famigliare.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                              La conoscenza geografica riguarda anche i processi di trasformazione progressiva dell\u2019ambiente ad opera dell\u2019uomo o per cause naturali di diverso tipo. La storia della natura e quella dell\u2019uomo, per\u00f2, si svolgono con tempi diversi: i tempi lunghi della natura si intrecciano, spesso confliggendo, con quelli molto pi\u00f9 brevi dell\u2019uomo, con ritmi che a volte si fanno pi\u00f9 serrati in seguito a rapide trasformazioni, dovute a nuove prospettive culturali o all\u2019affermarsi di tecnologie innovative.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                              La geografia \u00e8 attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni spaziali e nei suoi aspetti demografici, socio-culturali e politico-economici. L\u2019apertura al mondo attuale \u00e8 necessaria anche per sviluppare competenze relative alla cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di una comunit\u00e0 territoriale organizzata. Tuttavia, poich\u00e9 lo spazio non \u00e8 statico, la geografia non pu\u00f2 prescindere dalla dimensione temporale, da cui trae molte possibilit\u00e0 di leggere e interpretare i fatti che proprio nel territorio hanno lasciato testimonianza, nella consapevolezza che ciascuna azione implica ripercussioni nel futuro.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                              Altra irrinunciabile opportunit\u00e0 formativa offerta dalla geografia \u00e8 quella di abituare a osservare la realt\u00e0 da punti di vista diversi, che consentono di considerare e rispettare visioni plurime, in un approccio interculturale dal vicino al lontano.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                              La conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale ereditato dal passato, con i suoi \u201csegni\u201d leggibili sul territorio, si affianca allo studio del paesaggio, contenitore di tutte le memorie materiali e immateriali, anche nella loro proiezione futura. Tali percorsi consentono sintesi con la storia e le scienze sociali, con cui la geografia condivide pure la progettazione di azioni di salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale, affinch\u00e9 le generazioni future possano giovarsi di un ambiente sano. Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, lotta all\u2019inquinamento, sviluppo delle tecniche di produzione delle energie rinnovabili, tutela della biodiversit\u00e0, adattamento al cambiamento climatico: sono temi di forte rilevanza geografica, in cui \u00e8 essenziale il raccordo con le discipline scientifiche e tecniche. Il punto di convergenza sfocia nell\u2019educazione al territorio, intesa come esercizio della cittadinanza attiva, e nell\u2019educazione all\u2019ambiente e allo sviluppo.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                              La presenza della geografia nel curricolo contribuisce a fornire gli strumenti per formare persone autonome e critiche, che siano in grado di assumere decisioni responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell\u2019ambiente, con un consapevole sguardo al futuro.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                              Il primo incontro con la disciplina avviene attraverso un approccio attivo all\u2019ambiente circostante, attraverso un\u2019esplorazione diretta; in questa fase la geografia opera insieme alle scienze motorie, per consolidare il rapporto del corpo con lo spazio.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                              Costruendo le proprie geografie<\/em>, anche attraverso le testimonianze di adulti come referenti culturali, gli allievi possono avvicinarsi alla dimensione sistematica della disciplina. Alla geografia, infatti, spetta il delicato compito di costruire il senso dello spazio, accanto a quello del tempo, con il quale va costantemente correlato. Gli allievi devono attrezzarsi di coordinate spaziali per orientarsi nel territorio, abituandosi ad analizzare ogni elemento nel suo contesto spaziale e in modo multiscalare, da quello locale fino ai contesti mondiali. Il raffronto della propria realt\u00e0 (spazio vissuto) con quella globale, e viceversa, \u00e8 agevolato dalla continua comparazione di rappresentazioni spaziali, lette e interpretate a scale diverse, servendosi anche di carte geografiche, di fotografie e immagini da satellite, del globo terrestre, di materiali prodotti dalle nuove tecnologie legate ai Sistemi Informativi Geografici (GIS).<\/p>\n\n\n\n

                                                                                              Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria<\/strong>L\u2019alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.Utilizza il linguaggio della geo-graficit\u00e0 per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.Ricava informazioni geografiche da una pluralit\u00e0 di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).Riconosce e denomina i principali \u201coggetti\u201d geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall\u2019uomo sul paesaggio naturale.Si rende conto che lo spazio geografico \u00e8 un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e\/o di interdipendenza.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                              Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                              Orientamento<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                              • Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali).<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                Linguaggio della geo-graficit\u00e0 <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                • Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell\u2019aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante.<\/li>
                                                                                                • Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                  Paesaggio<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                  • Conoscere il territorio circostante attraverso l\u2019approccio percettivo e l\u2019osservazione diretta.<\/li>
                                                                                                  • Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell\u2019ambiente di vita della propria regione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                    Regione e sistema territoriale<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                    • Comprendere che il territorio \u00e8 uno spazio organizzato e modificato dalle attivit\u00e0 umane.<\/li>
                                                                                                    • Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell\u2019uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                      Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                      Orientamento<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                      • Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole.<\/li>
                                                                                                      • Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all\u2019Europa e ai diversi continenti, attraverso gli strumenti dell\u2019osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc.).<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                        Linguaggio della geo-graficit\u00e0 <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                        • Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici.<\/li>
                                                                                                        • Localizzare sulla carta geografica dell\u2019Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell\u2019Italia in Europa e nel mondo.<\/li>
                                                                                                        • Localizza le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                          Paesaggio<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                          • Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                            Regione<\/em> e sistema territoriale<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                            • Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-cul\u00adturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano.<\/li>
                                                                                                            • Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
                                                                                                              Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado<\/strong>Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d\u2019epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell\u2019uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                                              Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                              Orientamento<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                              • Orientarsi sulle<\/em> carte e orientare le<\/em> carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l\u2019utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi.<\/li>
                                                                                                              • Orientarsi nelle realt\u00e0 territoriali lontane, anche attraverso l\u2019utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall\u2019alto.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                Linguaggio della geo-graficit\u00e0 <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                • Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.<\/li>
                                                                                                                • Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                  Paesaggio<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                  • Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.<\/li>
                                                                                                                  • Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                    Regione e sistema territoriale<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                    • Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all\u2019Italia, all\u2019Europa e agli altri continenti.<\/li>
                                                                                                                    • Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale.<\/li>
                                                                                                                    • Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                      <\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                      Matematica<\/h3>\n\n\n\n

                                                                                                                      Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunit\u00e0, sviluppando le capacit\u00e0 di mettere in stretto rapporto il “pensare” e il “fare” e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall\u2019uomo, eventi quotidiani. In particolare, la matematica d\u00e0 strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacit\u00e0 di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                      In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, \u00e8 elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l\u2019alunno \u00e8 attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive. Nella scuola primaria si potr\u00e0 utilizzare il gioco, che ha un ruolo cruciale nella comunicazione, nell\u2019educazione al rispetto di regole condivise, nell\u2019elaborazione di strategie adatte a contesti diversi.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                      La costruzione del pensiero matematico \u00e8 un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilit\u00e0, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a pi\u00f9 riprese; \u00e8 un processo che comporta anche difficolt\u00e0 linguistiche e che richiede un\u2019acquisizione graduale del linguaggio matematico. Caratteristica della pratica matematica \u00e8 la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola. Gradualmente, stimolato dalla guida dell\u2019insegnante e dalla discussione con i pari, l\u2019alunno imparer\u00e0 ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni problematiche, rappresentandole in diversi modi, conducendo le esplorazioni opportune, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di ci\u00f2 che \u00e8 noto e di ci\u00f2 che s\u2019intende trovare, congetturando soluzioni e risultati, individuando possibili strategie risolutive. Nella scuola secondaria di primo grado si svilupper\u00e0 un\u2019attivit\u00e0 pi\u00f9 propriamente di matematizzazione, formalizzazione, generalizzazione. L\u2019alunno analizza le situazioni per tradurle in termini matematici, riconosce schemi ricorrenti, stabilisce analogie con modelli noti, sceglie le azioni da compiere (operazioni, costruzioni geometriche, grafici, formalizzazioni, scrittura e risoluzione di equazioni, \u2026) e le concatena in modo efficace al fine di produrre una risoluzione del problema. Un\u2019attenzione particolare andr\u00e0 dedicata allo sviluppo della capacit\u00e0 di esporre e di discutere con i compagni le soluzioni e i procedimenti seguiti.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                      L\u2019uso consapevole e motivato di calcolatrici e del computer deve essere incoraggiato opportunamente fin dai primi anni della scuola primaria, ad esempio per verificare la correttezza di calcoli mentali e scritti e per esplorare il mondo dei numeri e delle forme.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                      Di estrema importanza \u00e8 lo sviluppo di un\u2019adeguata visione della matematica, non ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare, ma riconosciuta e apprezzata come contesto per affrontare e porsi problemi significativi e per esplorare e percepire relazioni e strutture che si ritrovano e ricorrono in natura e nelle creazioni dell\u2019uomo.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                      Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria<\/strong>L\u2019alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l\u2019opportunit\u00e0 di ricorrere a una calcolatrice.Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall\u2019uomo.Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i pi\u00f9 comuni strumenti di misura (metro, goniometro…).Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e graficiRiconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, …).Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realt\u00e0.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                                                      Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                      Numeri<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                      • Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, …<\/li>
                                                                                                                      • Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta.<\/li>
                                                                                                                      • Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.<\/li>
                                                                                                                      • Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali.<\/li>
                                                                                                                      • Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                        Spazio e figure<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                        • Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo.<\/li>
                                                                                                                        • Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra\/sotto, davanti\/dietro, destra\/sinistra, dentro\/fuori).<\/li>
                                                                                                                        • Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perch\u00e9 compia un percorso desiderato.<\/li>
                                                                                                                        • Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.<\/li>
                                                                                                                        • Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                          Relazioni, dati e previsioni<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                          • Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o pi\u00f9 propriet\u00e0, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini.<\/li>
                                                                                                                          • Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.<\/li>
                                                                                                                          • Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.<\/li>
                                                                                                                          • Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unit\u00e0 arbitrarie sia unit\u00e0 e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                            Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                            Numeri<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                            • Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali.<\/li>
                                                                                                                            • Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l\u2019opportunit\u00e0 di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni.<\/li>
                                                                                                                            • Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero.<\/li>
                                                                                                                            • Stimare il risultato di una operazione.<\/li>
                                                                                                                            • Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti.<\/li>
                                                                                                                            • Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.<\/li>
                                                                                                                            • Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.<\/li>
                                                                                                                            • Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.<\/li>
                                                                                                                            • Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                              Spazio e figure<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                              • Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri.<\/li>
                                                                                                                              • Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria).<\/li>
                                                                                                                              • Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti.<\/li>
                                                                                                                              • Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacit\u00e0 di visualizzazione.<\/li>
                                                                                                                              • Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.<\/li>
                                                                                                                              • Confrontare e misurare angoli utilizzando propriet\u00e0 e strumenti.<\/li>
                                                                                                                              • Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarit\u00e0, parallelismo, orizzontalit\u00e0, verticalit\u00e0, parallelismo.<\/li>
                                                                                                                              • Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti).<\/li>
                                                                                                                              • Determinare il perimetro di una figura utilizzando le pi\u00f9 comuni formule o altri procedimenti.<\/li>
                                                                                                                              • Determinare l\u2019area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o utilizzando le pi\u00f9 comuni formule.<\/li>
                                                                                                                              • Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall\u2019alto, di fronte, ecc.).<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                Relazioni, dati e previsioni<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                • Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.<\/li>
                                                                                                                                • Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia dei dati a disposizione.<\/li>
                                                                                                                                • Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.<\/li>
                                                                                                                                • Utilizzare le principali unit\u00e0 di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi\/capacit\u00e0, intervalli temporali, masse, pesi per effettuare misure e stime.<\/li>
                                                                                                                                • Passare da un\u2019unit\u00e0 di misura a un\u2019altra, limitatamente alle unit\u00e0 di uso pi\u00f9 comune, anche nel contesto del sistema monetario.<\/li>
                                                                                                                                • In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual \u00e8 il pi\u00f9 probabile, dando una prima quantificazione nei casi pi\u00f9 semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili.<\/li>
                                                                                                                                • Riconoscere e descrivere regolarit\u00e0 in una sequenza di numeri o di figure.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
                                                                                                                                  Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado<\/strong>L\u2019alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilit\u00e0 e prendere decisioni.Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di propriet\u00e0 caratterizzante e di definizione).Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, …) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, \u2026) si orienta con valutazioni di probabilit\u00e0.Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realt\u00e0.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                                                                  Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                  Numeri<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                  • Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali), quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento pu\u00f2 essere pi\u00f9 opportuno.<\/li>
                                                                                                                                  • Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilit\u00e0 di un calcolo.<\/li>
                                                                                                                                  • Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.<\/li>
                                                                                                                                  • Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.<\/li>
                                                                                                                                  • Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma decimale, sia mediante frazione.<\/li>
                                                                                                                                  • Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse rappresentazioni.<\/li>
                                                                                                                                  • Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie diverse.<\/li>
                                                                                                                                  • Interpretare una variazione percentuale di una quantit\u00e0 data come una moltiplicazione per un numero decimale.<\/li>
                                                                                                                                  • Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a pi\u00f9 numeri.<\/li>
                                                                                                                                  • Comprendere il significato e l\u2019utilit\u00e0 del multiplo comune pi\u00f9 piccolo e del divisore comune pi\u00f9 grande, in matematica e in situazioni concrete.<\/li>
                                                                                                                                  • In casi semplici scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l\u2019utilit\u00e0 di tale scomposizione per diversi fini.<\/li>
                                                                                                                                  • Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo, consapevoli del significato, e le propriet\u00e0 delle potenze per semplificare calcoli e notazioni.<\/li>
                                                                                                                                  • Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell\u2019elevamento al quadrato.<\/li>
                                                                                                                                  • Dare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazione.<\/li>
                                                                                                                                  • Sapere che non si pu\u00f2 trovare una frazione o un numero decimale che elevato al quadrato d\u00e0 2, o altri numeri interi.<\/li>
                                                                                                                                  • Utilizzare la propriet\u00e0 associativa e distributiva per raggruppare e semplificare, anche mentalmente, le operazioni.<\/li>
                                                                                                                                  • Descrivere con un\u2019espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema.<\/li>
                                                                                                                                  • Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.<\/li>
                                                                                                                                  • Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                    Spazio e figure<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                    • Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria).<\/li>
                                                                                                                                    • Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.<\/li>
                                                                                                                                    • Conoscere definizioni e propriet\u00e0 (angoli, assi di simmetria, diagonali, \u2026) delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio).<\/li>
                                                                                                                                    • Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine di comunicarle ad altri.<\/li>
                                                                                                                                    • Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri.<\/li>
                                                                                                                                    • Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata.<\/li>
                                                                                                                                    • Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete.<\/li>
                                                                                                                                    • Determinare l\u2019area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio triangoli, o utilizzando le pi\u00f9 comuni formule.<\/li>
                                                                                                                                    • Stimare per difetto e per eccesso l\u2019area di una figura delimitata anche da linee curve.<\/li>
                                                                                                                                    • Conoscere il numero \u03c0, e alcuni modi per approssimarlo.<\/li>
                                                                                                                                    • Calcolare l\u2019area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e viceversa.<\/li>
                                                                                                                                    • Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro invarianti.<\/li>
                                                                                                                                    • Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano.<\/li>
                                                                                                                                    • Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali.<\/li>
                                                                                                                                    • Calcolare l\u2019area e il volume delle figure solide pi\u00f9 comuni e darne stime di oggetti della vita quotidiana.<\/li>
                                                                                                                                    • Risolvere problemi utilizzando le propriet\u00e0 geometriche delle figure.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                      Relazioni e funzioni <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                      • Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e propriet\u00e0.<\/li>
                                                                                                                                      • Esprimere la relazione di proporzionalit\u00e0 con un\u2019uguaglianza di frazioni e viceversa.<\/li>
                                                                                                                                      • Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a\/x, y=ax2<\/sup>, y=2n<\/sup> e i loro grafici e collegare le prime due al concetto di proporzionalit\u00e0.<\/li>
                                                                                                                                      • Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                        Dati e previsioni <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                        • Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda, mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a disposizione. Saper valutare la variabilit\u00e0 di un insieme di dati determinandone, ad esempio, il campo di variazione.<\/li>
                                                                                                                                        • In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, assegnare a essi una probabilit\u00e0, calcolare la probabilit\u00e0 di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti.<\/li>
                                                                                                                                        • Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                          <\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Scienze<\/h3>\n\n\n\n

                                                                                                                                          La moderna conoscenza scientifica del mondo si \u00e8 costruita nel tempo, attraverso un metodo di indagine fondato sull\u2019osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione, con spiegazioni e modelli sempre suscettibili di revisione e di riformulazione. L\u2019osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbero caratterizzare anche un efficace insegnamento delle scienze e dovrebbero essere attuati attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli, senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti\/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e a costruire i loro modelli interpretativi.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacit\u00e0 di pensiero, la disponibilit\u00e0 a dare e ricevere aiuto, l\u2019imparare dagli errori propri e altrui, l\u2019apertura ad opinioni diverse e la capacit\u00e0 di argomentare le proprie.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Le esperienze concrete potranno essere realizzate in aula o in spazi adatti: laboratorio scolastico, ma anche spazi naturali o ambienti raggiungibili facilmente. \u00c8 importante disporre di tempi e modalit\u00e0 di lavoro che consentano, in modo non superficiale o affrettato, la produzione di idee originali da parte dei ragazzi, anche a costo di fare delle scelte sui livelli di approfondimento e limitarsi alla trattazione di temi rilevanti. La valorizzazione del pensiero spontaneo dei ragazzi consentir\u00e0 di costruire nel tempo le prime formalizzazioni in modo convincente per ciascun alunno. La gradualit\u00e0 e non dogmaticit\u00e0 dell\u2019insegnamento favorir\u00e0 negli alunni la fiducia nelle loro possibilit\u00e0 di capire sempre quello che si studia, con i propri mezzi e al proprio livello.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Con lo sviluppo dei linguaggi e delle capacit\u00e0 di comunicazione, i ragazzi dovrebbero saper descrivere la loro attivit\u00e0 di ricerca in testi di vario tipo (racconti orali, testi scritti, immagini, disegni, schemi, mappe, tabelle, grafici, ecc.) sintetizzando il problema affrontato, l\u2019esperimento progettato, la sua realizzazione e i suoi risultati, le difficolt\u00e0 incontrate, le scelte adottate, le risposte individuate.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Le scienze naturali e sperimentali sono fra loro diverse per quanto riguarda i contenuti ma, almeno a livello elementare, sono accomunate da metodologie di indagine simili. \u00c8 opportuno, quindi, potenziare nel percorso di studio, l\u2019impostazione metodologica, mettendo in evidenza i modi di ragionare, le strutture di pensiero e le informazioni trasversali, evitando cos\u00ec la frammentariet\u00e0 nozionistica dei differenti contenuti. Gli allievi potranno cos\u00ec riconoscere in quello che vanno studiando un\u2019unitariet\u00e0 della conoscenza. Per questo, in rapporto all\u2019et\u00e0 e con richiami graduali lungo tutto l\u2019arco degli anni scolastici fino alla scuola secondaria, dovranno essere focalizzati alcuni grandi \u201corganizzatori concettuali\u201d quali: causa\/effetto, sistema, stato\/trasformazione, equilibrio, energia, ecc.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Il percorso dovr\u00e0 comunque mantenere un costante riferimento alla realt\u00e0, imperniando le attivit\u00e0 didattiche sulla scelta di casi emblematici quali l\u2019osservazione diretta di un organismo o di un micro-ambiente, di un movimento, di una candela che brucia, di una fusione, dell\u2019ombra prodotta dal Sole, delle propriet\u00e0 dell\u2019acqua, ecc.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Valorizzando le competenze acquisite dagli allievi, nell\u2019ambito di una progettazione verticale complessiva, gli insegnanti potranno costruire una sequenza di esperienze che nel loro insieme consentano di sviluppare gli argomenti basilari di ogni settore scientifico.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Nell\u2019arco di ogni anno di scuola primaria, quindi, ciascun alunno deve essere coinvolto in varie esperienze pratiche. La selezione e la realizzazione di esperienze concrete ed operative dovranno caratterizzare anche le attivit\u00e0 didattiche nella scuola secondaria di primo grado, coordinato con un appropriato uso del libro di testo. Le esperienze che vengono indicate per la scuola secondaria di primo grado possono essere utilizzate anche nella scuola primaria con gli opportuni adattamenti.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria<\/strong>L\u2019alunno sviluppa atteggiamenti di curiosit\u00e0 e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l\u2019aiuto dell\u2019insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio\/temporali.Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.Ha atteggiamenti di cura verso l\u2019ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell\u2019ambiente sociale e naturale.Espone in forma chiara ci\u00f2 che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza di scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          Esplorare e descrivere oggetti e materiali<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                          • Individuare, attraverso l\u2019interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualit\u00e0 e propriet\u00e0, descriverli nella loro unitariet\u00e0 e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d\u2019uso.<\/li>
                                                                                                                                          • Seriare e classificare oggetti in base alle loro propriet\u00e0.<\/li>
                                                                                                                                          • Individuare strumenti e unit\u00e0 di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati.<\/li>
                                                                                                                                          • Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                            Osservare e sperimentare sul campo<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                            • Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali.<\/li>
                                                                                                                                            • Osservare, con uscite all\u2019esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque.<\/li>
                                                                                                                                            • Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell\u2019acqua, ecc.) e quelle ad opera dell\u2019uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.).<\/li>
                                                                                                                                            • Avere familiarit\u00e0 con la variabilit\u00e0 dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicit\u00e0 dei fenomeni celesti (d\u00ec\/notte, percorsi del sole, stagioni).<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                              L\u2019uomo i viventi e l\u2019ambiente<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                              • Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.<\/li>
                                                                                                                                              • Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo funzionamento.<\/li>
                                                                                                                                              • Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                                Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                Oggetti, materiali e trasformazioni<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                • Individuare, nell\u2019osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.<\/li>
                                                                                                                                                • Cominciare a riconoscere regolarit\u00e0 nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia.<\/li>
                                                                                                                                                • Osservare, utilizzare e, quando \u00e8 possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di volumi\/capacit\u00e0, bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi di unit\u00e0 convenzionali.<\/li>
                                                                                                                                                • Individuare le propriet\u00e0 di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l\u2019elasticit\u00e0, la trasparenza, la densit\u00e0, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc).<\/li>
                                                                                                                                                • Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.).<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                                  Osservare e sperimentare sul campo<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                  • Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati strumenti, con i compagni e autonomamente, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo.<\/li>
                                                                                                                                                  • Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche dell\u2019acqua e il suo ruolo nell\u2019ambiente.<\/li>
                                                                                                                                                  • Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                                    L\u2019uomo i viventi e l\u2019ambiente<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                    • Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di struttura cellulare.<\/li>
                                                                                                                                                    • Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualit\u00e0.<\/li>
                                                                                                                                                    • Riconoscere, attraverso l\u2019esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo \u00e8 in relazione con altre e differenti forme di vita.<\/li>
                                                                                                                                                    • Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali.<\/li>
                                                                                                                                                    • Proseguire l\u2019osservazione e l\u2019interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all\u2019azione modificatrice dell\u2019uomo.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
                                                                                                                                                      Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado<\/strong>L\u2019alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all\u2019aperto, lo svolgersi dei pi\u00f9 comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando \u00e8 il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, \u00e8 consapevole delle sue potenzialit\u00e0 e dei suoi limiti.Ha una visione della complessit\u00e0 del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversit\u00e0 i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.\u00c8 consapevole del ruolo della comunit\u00e0 umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonch\u00e9 dell\u2019ineguaglianza dell\u2019accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell\u2019uomo.Ha curiosit\u00e0 e interesse verso i principali problemi legati all\u2019uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                                                                                      Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                      Fisica e chimica<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                      • Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocit\u00e0, peso, peso specifico, forza, temperatura, calore, carica elettrica, ecc., in varie situazioni di esperienza; in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso. Realizzare esperienze quali ad esempio: piano inclinato, galleggiamento, vasi comunicanti, riscaldamento dell\u2019acqua, fusione del ghiaccio, costruzione di un circuito pila-interruttore-lampadina.<\/li>
                                                                                                                                                      • Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantit\u00e0 che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l\u2019inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell\u2019acqua con il frullatore.<\/li>
                                                                                                                                                      • Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni (non pericolose) anche con prodotti chimici di uso domestico e interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti. Realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua, combustione di una candela, bicarbonato di sodio + aceto.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                                        Astronomia e Scienze della Terra <\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                        • Osservare, modellizzare e interpretare i pi\u00f9 evidenti fenomeni celesti attraverso l\u2019osservazione del cielo notturno e diurno, utilizzando anche planetari o simulazioni al computer. Ricostruire i movimenti della Terra da cui dipendono il d\u00ec e la notte e l\u2019alternarsi delle stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l\u2019evoluzione storica dell\u2019astronomia.<\/li>
                                                                                                                                                        • Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di sole e di luna. Realizzare esperienze quali ad esempio: costruzione di una meridiana, registrazione della traiettoria del sole e della sua altezza a mezzogiorno durante l\u2019arco dell\u2019anno.<\/li>
                                                                                                                                                        • Riconoscere, con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine.<\/li>
                                                                                                                                                        • Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica a placche); individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici della propria regione per pianificare eventuali attivit\u00e0 di prevenzione. Realizzare esperienze quali ad esempio la raccolta e i saggi di rocce diverse.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                                          Biologia<\/em><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                          • Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie di viventi.<\/li>
                                                                                                                                                          • Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per ricostruire nel tempo le trasformazioni dell\u2019ambiente fisico, la successione e l\u2019evoluzione delle specie. Realizzare esperienze quali ad esempio: in coltivazioni e allevamenti, osservare della variabilit\u00e0 in individui della stessa specie.<\/li>
                                                                                                                                                          • Sviluppare progressivamente la capacit\u00e0 di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un modello cellulare (collegando per esempio: la respirazione con la respirazione cellulare, l\u2019alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi). Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta, modellizzazione di una cellula, osservazione di cellule vegetali al microscopio, coltivazione di muffe e microorganismi.<\/li>
                                                                                                                                                          • Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica.<\/li>
                                                                                                                                                          • Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualit\u00e0; sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.<\/li>
                                                                                                                                                          • Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispettare e preservare la biodiversit\u00e0 nei sistemi ambientali. Realizzare esperienze quali ad esempio: costruzione di nidi per uccelli selvatici, adozione di uno stagno o di un bosco.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            <\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            Musica<\/h3>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            La musica, componente fondamentale e universale dell\u2019esperienza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all\u2019attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all\u2019acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creativit\u00e0 e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunit\u00e0, nonch\u00e9 all\u2019interazione fra culture diverse.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            L\u2019apprendimento della musica consta di pratiche e di conoscenze, e nella scuola si articola su due dimensioni: a) produzione, mediante l\u2019azione diretta (esplorativa, compositiva, esecutiva) con e sui materiali sonori, in particolare attraverso l\u2019attivit\u00e0 corale e di musica d\u2019insieme; b) fruizione consapevole, che implica la costruzione e l\u2019elaborazione di significati personali, sociali e culturali, relativamente a fatti, eventi, opere del presente e del passato.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            Il canto, la pratica degli strumenti musicali, la produzione creativa, l\u2019ascolto, la comprensione e la riflessione critica favoriscono lo sviluppo della musicalit\u00e0 che \u00e8 in ciascuno; promuovono l\u2019integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e affettivo-sociali della personalit\u00e0; contribuiscono al benessere psicofisico in una prospettiva di prevenzione del disagio, dando risposta a bisogni, desideri, domande, caratteristiche delle diverse fasce d\u2019et\u00e0. In particolare, attraverso l\u2019esperienza del far musica insieme, ognuno potr\u00e0 cominciare a leggere e a scrivere musica, a produrla anche attraverso l\u2019improvvisazione, intesa come gesto e pensiero che si scopre nell\u2019attimo in cui avviene: improvvisare vuol dire comporre nell\u2019istante.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            L\u2019apprendimento della musica esplica specifiche funzioni formative, tra loro interdipendenti. Mediante la funzione cognitivo-culturale gli alunni esercitano la capacit\u00e0 di rappresentazione simbolica della realt\u00e0, sviluppano un pensiero flessibile, intuitivo, creativo e partecipano al patrimonio di diverse culture musicali; utilizzano le competenze specifiche della disciplina per cogliere significati, mentalit\u00e0, modi di vita e valori della comunit\u00e0 a cui fanno riferimento. Mediante la funzione linguistico-comunicativa la musica educa gli alunni all\u2019espressione e alla comunicazione attraverso gli strumenti e le tecniche specifiche del proprio linguaggio. Mediante la funzione emotivo-affettiva gli alunni, nel rapporto con l\u2019opera d\u2019arte, sviluppano la riflessione sulla formalizzazione simbolica delle emozioni. Mediante la funzioni identitaria e interculturale la musica induce gli alunni a prendere coscienza della loro appartenenza a una tradizione culturale e nel contempo fornisce loro gli strumenti per la conoscenza, il confronto e il rispetto di altre tradizioni culturali e religiose. Mediante la funzione relazionale essa instaura relazioni interpersonali e di gruppo, fondate su pratiche compartecipate e sull\u2019ascolto condiviso. Mediante la funzione critico-estetica essa sviluppa negli alunni una sensibilit\u00e0 artistica basata sull\u2019interpretazione sia di messaggi sonori sia di opere d\u2019arte, eleva la loro autonomia di giudizio e il livello di fruizione estetica del patrimonio culturale.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            In quanto mezzo di espressione e di comunicazione, la musica interagisce costantemente con le altre arti ed \u00e8 aperta agli scambi e alle interazioni con i vari ambiti del sapere.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria<\/strong>L\u2019alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.Esplora diverse possibilit\u00e0 espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                            • Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualit\u00e0 le proprie capacit\u00e0 di invenzione e improvvisazione.<\/li>
                                                                                                                                                            • Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali\/strumentali anche polifonici, curando l\u2019intonazione, l\u2019espressivit\u00e0 e l\u2019interpretazione.<\/li>
                                                                                                                                                            • Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.<\/li>
                                                                                                                                                            • Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all\u2019interno di brani di vario genere e provenienza.<\/li>
                                                                                                                                                            • Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.<\/li>
                                                                                                                                                            • Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realt\u00e0 multimediale (cinema, televisione, computer).<\/li><\/ul>\n\n\n\n
                                                                                                                                                              Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado (*)<\/strong> L\u2019alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l\u2019esecuzione e l\u2019interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all\u2019analisi e alla produzione di brani musicali.\u00c8 in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l\u2019improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                                                                                              (*) per il quadro delle competenze specifiche connesse allo studio dello strumento musicale, si rinvia alle specifiche norme di settore.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                              Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                              • Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.<\/li>
                                                                                                                                                              • Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici.<\/li>
                                                                                                                                                              • Riconoscere e classificare anche stilisticamente i pi\u00f9 importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale.<\/li>
                                                                                                                                                              • Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d\u2019arte musicali e progettare\/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali.<\/li>
                                                                                                                                                              • Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura.<\/li>
                                                                                                                                                              • Orientare la costruzione della propria identit\u00e0 musicale, ampliarne l\u2019orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunit\u00e0 offerte dal contesto.<\/li>
                                                                                                                                                              • Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali.<\/li><\/ul>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                <\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                Arte e immagine<\/h3>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                La disciplina arte e immagine ha la finalit\u00e0 di sviluppare e potenziare nell\u2019alunno le capacit\u00e0 di esprimersi e comunicare in modo creativo e personale, di osservare per leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di acquisire una personale sensibilit\u00e0 estetica e un atteggiamento di consapevole attenzione verso il patrimonio artistico.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                Il percorso formativo, attento all\u2019importanza della soggettivit\u00e0 degli allievi, dovr\u00e0 riconoscere, valorizzare e ordinare conoscenze ed esperienze acquisite dall\u2019alunno nel campo espressivo e multimediale anche fuori dalla scuola, come elementi utili al processo di formazione della capacit\u00e0 di riflessione critica.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                La disciplina contribuisce cos\u00ec in modo rilevante a far s\u00ec che la scuola si apra al mondo, portandola a confrontarsi criticamente con \u201cla cultura giovanile\u201d e con le nuove modalit\u00e0 di apprendimento proposte dalle tecnologie della comunicazione.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                Attraverso il percorso formativo di tutto il primo ciclo, l\u2019alunno impara a utilizzare e fruire del linguaggio visivo e dell\u2019arte, facendo evolvere l\u2019esperienza espressiva spontanea verso forme sempre pi\u00f9 consapevoli e strutturate di comunicazione.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                Il percorso permette agli alunni di esprimersi e comunicare sperimentando attivamente le tecniche e i codici propri del linguaggio visivo e audiovisivo; di leggere e interpretare in modo critico e attivo i linguaggi delle immagini e quelli multimediali; di comprendere le opere d\u2019arte; di conoscere e apprezzare i beni culturali e il patrimonio artistico.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                L\u2019alunno pu\u00f2 cos\u00ec sviluppare le proprie capacit\u00e0 creative attraverso l\u2019utilizzo di codici e linguaggi espressivi e la rielaborazione di segni visivi.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                Con l\u2019educazione all\u2019arte e all\u2019immagine, caratterizzata da un approccio di tipo laboratoriale, l\u2019alunno sviluppa le capacit\u00e0 di osservare e descrivere, di leggere e comprendere criticamente le opere d\u2019arte. Lo sviluppo di queste capacit\u00e0 \u00e8 una condizione necessaria per creare un atteggiamento di curiosit\u00e0 e di interazione positiva con il mondo artistico. \u00c8 importante infatti che l\u2019alunno apprenda, a partire dai primi anni, gli elementi di base del linguaggio delle immagini e allo stesso tempo sperimenti diversi metodi di approccio alle opere d\u2019arte, anche attraverso esperienze dirette nel territorio e nei musei. \u00c8 necessario, inoltre, che abbia una conoscenza dei luoghi e dei contesti storici, degli stili e delle funzioni che caratterizzano la produzione artistica.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                La familiarit\u00e0 con immagini di qualit\u00e0 ed opere d\u2019arte sensibilizza e potenzia nell\u2019alunno le capacit\u00e0 creative, estetiche ed espressive, rafforza la preparazione culturale e contribuisce ad educarlo a una cittadinanza attiva e responsabile. In questo modo l\u2019alunno si educa alla salvaguardia, e alla conservazione del patrimonio artistico e ambientale a partire dal territorio di appartenenza. La familiarit\u00e0 con i linguaggi artistici, di tutte le arti, che sono universali, permette di sviluppare relazioni interculturali basate sulla comunicazione, la conoscenza e il confronto tra culture diverse.<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                Per far s\u00ec che la disciplina contribuisca allo sviluppo di tutti gli aspetti della personalit\u00e0 dell\u2019alunno \u00e8 necessario che il suo apprendimento sia realizzato attraverso l\u2019integrazione dei suoi nuclei costitutivi: sensoriale (sviluppo delle dimensioni tattile, olfattiva, uditiva, visiva); linguistico-comunica\u00adtivo (il messaggio visivo, i segni dei codici iconici e non iconici, le funzioni, ecc.); storico-culturale (l\u2019arte come documento per comprendere la storia, la societ\u00e0, la cultura, la religione di una specifica epoca); espressivo\/comunicativa (produzione e sperimentazione di tecniche, codici e materiali diversificati, incluse le nuove tecnologie); patrimoniale (il museo, i beni culturali e ambientali presenti nel territorio).<\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria<\/strong>L\u2019alunno utilizza le conoscenze e le abilit\u00e0 relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).\u00c8 in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d\u2019arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)Individua i principali aspetti formali dell\u2019opera d\u2019arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilit\u00e0 e rispetto per la loro salvaguardia.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\n

                                                                                                                                                                Esprimersi e comunicare<\/em><\/p>\n\n\n\n