Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione<\/strong>Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunit\u00e0, \u00e8 in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilit\u00e0, le situazioni di vita tipiche della propria et\u00e0, riflettendo ed esprimendo la propria personalit\u00e0 in tutte le sue dimensioni.Ha consapevolezza delle proprie potenzialit\u00e0 e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identit\u00e0, le tradizioni culturali e religiose, in un\u2019ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della societ\u00e0, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilit\u00e0. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessit\u00e0, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.Nell\u2019incontro con persone di diverse nazionalit\u00e0 \u00e8 in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.Utilizza la lingua inglese nell\u2019uso delle tecnologie dell\u2019informazione e della comunicazione.Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realt\u00e0 e di verificare l\u2019attendibilit\u00e0 delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosit\u00e0 e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed \u00e8 allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.Ha cura e rispetto di s\u00e9, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessit\u00e0 del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo pu\u00f2 avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunit\u00e0 che frequenta, azioni di solidariet\u00e0, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.Dimostra originalit\u00e0 e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilit\u00e0 e chiede aiuto quando si trova in difficolt\u00e0 e sa fornire aiuto a chi lo chiede.In relazione alle proprie potenzialit\u00e0 e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. \u00c8 disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novit\u00e0 e gli imprevisti. <\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n<\/p>\n\n\n\n
L\u2019ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO<\/h1>\n\n\n\nDalle Indicazioni al curricolo<\/h2>\n\n\n\n
Nel rispetto e nella valorizzazione dell\u2019autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunit\u00e0 professionale \u00e8 chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale.<\/p>\n\n\n\n
Il curricolo di istituto \u00e8 espressione della libert\u00e0 d\u2019insegnamento e dell\u2019autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunit\u00e0 scolastica e l\u2019identit\u00e0 dell\u2019istituto. La costruzione del curricolo \u00e8 il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l\u2019innovazione educativa.<\/p>\n\n\n\n
Ogni scuola predispone il curricolo all\u2019interno del Piano dell\u2019offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.<\/p>\n\n\n\n
A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento pi\u00f9 efficaci, le scelte didattiche pi\u00f9 significative, le strategie pi\u00f9 idonee, con attenzione all\u2019integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, cos\u00ec come indicato dal Regolamento dell\u2019autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.<\/p>\n\n\n\n
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Aree disciplinari e discipline<\/h2>\n\n\n\n
Fin dalla scuola dell\u2019infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l\u2019attivit\u00e0 didattica \u00e8 orientata alla qualit\u00e0 dell\u2019apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attivit\u00e0 significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall\u2019esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare.<\/p>\n\n\n\n
Le discipline, cos\u00ec come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l\u2019una dall\u2019altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l\u2019unitariet\u00e0 tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un\u2019attivit\u00e0 continua e autonoma.<\/p>\n\n\n\n
Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un\u2019intrinseca complessit\u00e0 e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni.<\/p>\n\n\n\n
Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un\u2019affinit\u00e0 pi\u00f9 intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare cos\u00ec trasversalit\u00e0 e interconnessioni pi\u00f9 ampie e assicurare l\u2019unitariet\u00e0 del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all\u2019ottimale utilizzazione delle risorse \u00e8 comunque rimessa all\u2019autonoma valutazione di ogni scuola.<\/p>\n\n\n\n
Un ruolo strategico essenziale svolge l\u2019acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non \u00e8 responsabilit\u00e0 del solo insegnante di italiano ma \u00e8 compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale.<\/p>\n\n\n\n
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Continuit\u00e0 ed unitariet\u00e0 del curricolo<\/h2>\n\n\n\n
L\u2019itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identit\u00e0 educativa e professionale, \u00e8 progressivo e continuo. La presenza, sempre pi\u00f9 diffusa, degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione.<\/p>\n\n\n\n
Negli anni dell\u2019infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l\u2019esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attivit\u00e0 educative offrono occasioni di crescita all\u2019interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse et\u00e0, dai tre ai sei anni.<\/p>\n\n\n\n
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, \u00e8 finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.<\/p>\n\n\n\n
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Traguardi per lo sviluppo delle competenze<\/h2>\n\n\n\n
Al termine della scuola dell\u2019infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline.<\/p>\n\n\n\n
Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l\u2019azione educativa allo sviluppo integrale dell\u2019allievo.<\/p>\n\n\n\n
\u00a0Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando cos\u00ec le istituzione scolastiche affinch\u00e9 ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell\u2019unit\u00e0 del sistema nazionale e della qualit\u00e0 del servizio. Le scuole hanno la libert\u00e0 e la responsabilit\u00e0 di organizzarsi e di scegliere l\u2019itinerario pi\u00f9 opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati.<\/p>\n\n\n\n
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Obiettivi di apprendimento<\/h2>\n\n\n\n
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilit\u00e0 ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attivit\u00e0 di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.<\/p>\n\n\n\n
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l\u2019intero triennio della scuola dell\u2019infanzia, l\u2019intero quinquennio della scuola primaria, l\u2019intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Per garantire una pi\u00f9 efficace progressione degli apprendimenti nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe.<\/p>\n\n\n\n
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Valutazione<\/h2>\n\n\n\n
Agli insegnanti competono la responsabilit\u00e0 della valutazione e la cura della documentazione, nonch\u00e9 la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.<\/p>\n\n\n\n
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.<\/p>\n\n\n\n
Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un\u2019informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilit\u00e0 educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.<\/p>\n\n\n\n
Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilit\u00e0 dell\u2019autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalit\u00e0 riflessive sull\u2019intera organizzazione dell\u2019of\u00adferta educativa e didattica della scuola, per svilupparne l\u2019efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne.<\/p>\n\n\n\n
Il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualit\u00e0 dell\u2019intero sistema scolastico, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunit\u00e0 sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticit\u00e0 del nostro sistema di istruzione. L\u2019Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altres\u00ec, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all\u2019esclusivo superamento delle prove.<\/p>\n\n\n\n
La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione costituisce la condizione decisiva per il miglioramento delle scuole e del sistema di istruzione poich\u00e9 unisce il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole. Nell\u2019aderire a tale prospettiva, le scuole, al contempo, esercitano la loro autonomia partecipando alla riflessione e alla ricerca nazionale sui contenuti delle Indicazioni entro un processo condiviso che potr\u00e0 continuare nel tempo, secondo le modalit\u00e0 previste al momento della loro emanazione, nella prospettiva del confronto anche con le scuole e i sistemi di istruzione europei.<\/p>\n\n\n\n
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Certificazione delle competenze<\/h2>\n\n\n\n
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.<\/p>\n\n\n\n
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all\u2019autonomia didattica delle comunit\u00e0 professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sar\u00e0 posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse \u2013 conoscenze, abilit\u00e0, atteggiamenti, emozioni \u2013 per affrontare efficacemente le situazioni che la realt\u00e0 quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialit\u00e0 e attitudini.<\/p>\n\n\n\n
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze \u00e8 possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.<\/p>\n\n\n\n
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Una scuola di tutti e di ciascuno<\/h2>\n\n\n\n
La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell\u2019inclusione delle persone e dell\u2019integrazione delle culture, considerando l\u2019accoglienza della diversit\u00e0 un valore irrinunciabile. La scuola consolida le pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana promuovendone la piena integrazione. Favorisce inoltre, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce; a tal fine attiva risorse e iniziative mirate anche in collaborazione con gli enti locali e le altre agenzie educative del territorio.<\/p>\n\n\n\n
Particolare cura \u00e8 riservata agli allievi con disabilit\u00e0 o con bisogni educativi speciali, attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale progettazione dell\u2019offerta formativa. Per affrontare difficolt\u00e0 non risolvibili dai soli insegnanti curricolari, la scuola si avvale dell\u2019apporto di professionalit\u00e0 specifiche come quelle dei docenti di sostegno e di altri operatori.<\/p>\n\n\n\n
Tali scelte sono bene espresse in alcuni documenti di forte valore strategico per la scuola, quali \u201dLa via italiana per la scuola interculturale e l\u2019integrazione degli alunni stranieri\u201d<\/em> del 2007, \u201cLinee guida per l\u2019integrazione scolastica degli alunni con disabilit\u00e0<\/em>\u201d del 2009, e \u201cLinee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento<\/em>\u201d del 2011, che sintetizzano i criteri che devono ispirare il lavoro quotidiano degli insegnanti.<\/p>\n\n\n\n<\/p>\n\n\n\n
Comunit\u00e0 educativa, comunit\u00e0 professionale, cittadinanza<\/h2>\n\n\n\n
Ogni scuola vive e opera come comunit\u00e0 nella quale cooperano studenti, docenti e genitori.<\/p>\n\n\n\n
Al suo interno assume particolare rilievo la comunit\u00e0 professionale dei docenti che, valorizzando la libert\u00e0, l\u2019iniziativa e la collaborazione di tutti, si impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacit\u00e0, sensibilit\u00e0 e competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversit\u00e0 e gli eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali.<\/p>\n\n\n\n
Questo processo richiede attivit\u00e0 di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del dirigente scolastico per la direzione, il coordinamento e la promozione delle professionalit\u00e0 interne e, nello stesso tempo, per favorire la collaborazione delle famiglie, degli enti locali, e per la valorizzazione delle risorse sociali, culturali ed economiche del territorio.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono pertanto un processo dinamico e aperto, e rappresentano per la comunit\u00e0 scolastica un\u2019occasione di partecipazione e di apprendimento continuo.<\/p>\n\n\n\n
La presenza di comunit\u00e0 scolastiche, impegnate nel proprio compito, rappresenta un presidio per la vita democratica e civile perch\u00e9 fa di ogni scuola un luogo aperto, alle famiglie e ad ogni componente della societ\u00e0, che promuove la riflessione sui contenuti e sui modi dell\u2019apprendimento, sulla funzione adulta e le sfide educative del nostro tempo, sul posto decisivo della conoscenza per lo sviluppo economico, rafforzando la tenuta etica e la coesione sociale del Paese.<\/p>\n\n\n\n
La centralit\u00e0 della persona trova il suo pieno significato nella scuola intesa come comunit\u00e0 educativa, aperta anche alla pi\u00f9 larga comunit\u00e0 umana e civile, capace di includere le prospettive locale, nazionale, europea e mondiale.<\/p>\n\n\n\n
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LA SCUOLA DELL\u2019INFANZIA<\/h1>\n\n\n\n
La scuola dell\u2019infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di et\u00e0 ed \u00e8 la risposta al loro diritto all\u2019educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell\u2019infanzia e dell\u2019adolescenza e nei documenti dell\u2019Unione Europea.<\/p>\n\n\n\n
Essa si pone la finalit\u00e0 di promuovere nei bambini lo sviluppo dell\u2019identit\u00e0, dell\u2019autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.<\/p>\n\n\n\n
Consolidare l\u2019identit\u00e0<\/em> significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicit\u00e0 del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identit\u00e0: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunit\u00e0 sempre pi\u00f9 ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.<\/p>\n\n\n\nSviluppare l\u2019autonomia<\/em> significa avere fiducia in s\u00e9 e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da s\u00e9 e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre pi\u00f9 consapevoli.<\/p>\n\n\n\nAcquisire competenze<\/em> significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull\u2019esperienza attraverso l\u2019esplorazione, l\u2019osservazione e il confronto tra propriet\u00e0, quantit\u00e0, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, \u201cripetere\u201d, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.<\/p>\n\n\n\nVivere le prime esperienze di cittadinanza<\/em> significa scoprire l\u2019altro da s\u00e9 e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessit\u00e0 di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che \u00e8 fondato sulla reciprocit\u00e0 dell\u2019ascolto, l\u2019attenzione al punto di vista dell\u2019altro e alle diversit\u00e0 di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell\u2019ambiente e della natura.<\/p>\n\n\n\nTali finalit\u00e0 sono perseguite attraverso l\u2019organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualit\u00e0, garantito dalla professionalit\u00e0 degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n
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I bambini, le famiglie, i docenti, l\u2019ambiente di apprendimento<\/h2>\n\n\n\n
I bambini<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\nI bambini sono il nostro futuro e la ragione pi\u00f9 profonda per conservare e migliorare la vita comune sul nostro pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie, potenzialit\u00e0, sorprese e anche di fragilit\u00e0 – che vanno conosciute, osservate e accompagnate con cura, studio, responsabilit\u00e0 e attesa. Sono portatori di speciali e inalienabili diritti, codificati internazionalmente, che la scuola per prima \u00e8 chiamata a rispettare.<\/p>\n\n\n\n
I bambini giungono alla scuola dell\u2019infanzia con una storia: in famiglia, al nido di infanzia o alla sezione primavera hanno imparato a muoversi e ad entrare in contatto con gli altri con livelli crescenti, ma ancora incerti, di autonomia; hanno sperimentato le prime e pi\u00f9 importanti relazioni; hanno vissuto emozioni ed interpretato ruoli attraverso il gioco e la parola; hanno intuito i tratti fondamentali della loro cultura, hanno iniziato a porsi domande di senso sul mondo e la vita.<\/p>\n\n\n\n
Ogni bambino \u00e8, in s\u00e9, diverso ed unico e riflette anche la diversit\u00e0 degli ambienti di provenienza che oggi conoscono una straordinaria differenziazione di modelli antropologici ed educativi, che comprendono famiglie equilibrate e ricche di proposte educative accanto ad altre pi\u00f9 fragili e precarie; una presenza genitoriale sicura ma anche situazioni diverse di assenza; il rispetto per chi \u00e8 bambino insieme al rischio della frettolosit\u00e0 e del precoce coinvolgimento nelle dinamiche della vita adulta.<\/p>\n\n\n\n
I bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di serenit\u00e0 e, al contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualit\u00e0, ripetizioni, narrazioni, scoperte.<\/p>\n\n\n\n
La scuola dell\u2019infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversit\u00e0 e di promuovere le potenzialit\u00e0 di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media<\/em>, dei quali spesso gi\u00e0 fruiscono non soltanto e non sempre in modo passivo; e sull\u2019esistenza di altri punti di vista.<\/p>\n\n\n\nLa scuola dell\u2019infanzia riconosce questa pluralit\u00e0 di elementi che creano tante possibilit\u00e0 di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialit\u00e0 di tutti e di ciascuno, creare la disponibilit\u00e0 nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati, nell\u2019avventura della conoscenza. La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell\u2019intera giornata scolastica.<\/p>\n\n\n\n
Le famiglie<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\nLe famiglie sono il contesto pi\u00f9 influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. Nella diversit\u00e0 di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilit\u00e0 condivise.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019ingresso dei bambini nella scuola dell\u2019infanzia \u00e8 una grande occasione per prendere pi\u00f9 chiaramente coscienza delle responsabilit\u00e0 genitoriali. Mamme e pap\u00e0 (ma anche i nonni, gli zii, i fratelli e le sorelle) sono stimolati a partecipare alla vita della scuola, condividendone finalit\u00e0 e contenuti, strategie educative e modalit\u00e0 concrete per aiutare i piccoli a crescere e imparare, a diventare pi\u00f9 \u201cforti\u201d per un futuro che non \u00e8 facile da prevedere e da decifrare.<\/p>\n\n\n\n
Per i genitori che provengono da altre nazioni e che sono impegnati in progetti di vita di varia durata per i loro figli nel nostro paese, la scuola si offre come uno spazio pubblico per costruire rapporti di fiducia e nuovi legami di comunit\u00e0. Modelli culturali ed educativi, esperienze religiose diverse, ruoli sociali e di genere hanno modo di confrontarsi, di rispettarsi e di evolvere verso i valori di convivenza in una societ\u00e0 aperta e democratica.<\/p>\n\n\n\n
Le famiglie dei bambini con disabilit\u00e0 trovano nella scuola un adeguato supporto capace di promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento delle differenze e la costruzione di ambienti educativi accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione.<\/p>\n\n\n\n
I docenti<\/em><\/h4>\n\n\n\nLa presenza di insegnanti motivati, preparati, attenti alle specificit\u00e0 dei bambini e dei gruppi di cui si prendono cura, \u00e8 un indispensabile fattore di qualit\u00e0 per la costruzione di un ambiente educativo accogliente, sicuro, ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunit\u00e0.<\/h4>\n\n\n\n
Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacit\u00e0 di osservazione del bambino, di presa in carico del suo \u201cmondo\u201d, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all\u2019evo\u00adluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre pi\u00f9 autonome e consapevoli.<\/p>\n\n\n\n
La progettualit\u00e0 si esplica nella capacit\u00e0 di dare senso e intenzionalit\u00e0 all\u2019intreccio di spazi, tempi, routine e attivit\u00e0, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un\u2019appropriata regia pedagogica.<\/p>\n\n\n\n
La professionalit\u00e0 docente si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la formazione continua in servizio, la riflessione sulla pratica didattica, il rapporto adulto con i saperi e la cultura. La costruzione di una comunit\u00e0 professionale ricca di relazioni, orientata all\u2019innovazione e alla condivisione di conoscenze, \u00e8 stimolata dalla funzione di leadership educativa della dirigenza e dalla presenza di forme di coordinamento pedagogico.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019ambiente di apprendimento<\/em><\/h4>\n\n\n\nIl curricolo della scuola dell\u2019infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attivit\u00e0 didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un\u2019equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine <\/em>(l\u2019ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come \u201cbase sicura\u201d per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.<\/p>\n\n\n\nL\u2019apprendi\u00admento avviene attraverso l\u2019azione, l\u2019esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l\u2019arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Nel gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali. Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei bambini, li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto diffuso.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualit\u00e0 pedagogica dell\u2019ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare:<\/p>\n\n\n\n
\u2013 lo spazio dovr\u00e0 essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimit\u00e0 e di socialit\u00e0, attraverso l\u2019ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare un luogo funzionale e invitante;<\/p>\n\n\n\n
\u2013 il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenit\u00e0 la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di s\u00e9 e delle attivit\u00e0 che sperimenta e nelle quali si esercita.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019osservazione, nelle sue diverse modalit\u00e0, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l\u2019originalit\u00e0, l\u2019unicit\u00e0, le potenzialit\u00e0 attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione. La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalit\u00e0 e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell\u2019apprendimento individuale e di gruppo. L\u2019attivit\u00e0 di valutazione nella scuola dell\u2019infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perch\u00e9 \u00e8 orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialit\u00e0. Analogamente, per l\u2019istituzione scolastica, le pratiche dell\u2019autovalutazione, della valutazione esterna, della rendicontazione sociale, sono volte al miglioramento continuo della qualit\u00e0 educativa.<\/p>\n\n\n\n
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I campi di esperienza<\/h2>\n\n\n\n
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosit\u00e0, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l\u2019organizzazione di ci\u00f2 che i bambini vanno scoprendo.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente pi\u00f9 sicuri.<\/p>\n\n\n\n
Nella scuola dell\u2019infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all\u2019insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilit\u00e0 nel creare piste di lavoro per organizzare attivit\u00e0 ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa et\u00e0 va intesa in modo globale e unitario.<\/p>\n\n\n\n
Il s\u00e9 e l\u2019altro<\/h3>\n\n\n\n
I bambini formulano tanti perch\u00e9 sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali, sull\u2019ambiente e sull\u2019uso delle risorse, sui valori culturali, sul futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della vita scolastica. Al contempo pongono domande di senso sul mondo e sull\u2019esistenza umana. I molti perch\u00e9 rappresentano la loro spinta a capire il significato della vita che li circonda e il valore morale delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identit\u00e0, per scoprire le diversit\u00e0 culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni.<\/p>\n\n\n\n
Negli anni della scuola dell\u2019infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l\u2019ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro spiritualit\u00e0 e fede; \u00e8 testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media; partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunit\u00e0 di appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso nella variet\u00e0 delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa \u00e8 giusto e cosa \u00e8 sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov\u2019era prima di nascere e se e dove finir\u00e0 la sua esistenza. Pone domande sull\u2019esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore.<\/p>\n\n\n\n
Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte degli adulti, di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni.<\/p>\n\n\n\n
A questa et\u00e0, dunque, si definisce e si articola progressivamente l\u2019identit\u00e0 di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalit\u00e0, del proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria volont\u00e0. Sono gli anni in cui si avvia la reciprocit\u00e0 nel parlare e nell\u2019ascoltare; in cui si impara discutendo.<\/p>\n\n\n\n
Il bambino cerca di dare un nome agli stati d\u2019animo, sperimenta il piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle difficolt\u00e0 della condivisione e nei primi conflitti, supera progressivamente l\u2019egocentrismo e pu\u00f2 cogliere altri punti di vista.<\/p>\n\n\n\n
Questo campo rappresenta l\u2019ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima \u201cpalestra\u201d per essere guardati e affrontati concretamente.<\/p>\n\n\n\n
La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica.<\/p>\n\n\n\nTraguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.Sviluppa il senso dell\u2019identit\u00e0 personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre pi\u00f9 adeguato.Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunit\u00e0 e le mette a confronto con altre.Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocit\u00e0 di attenzione tra chi parla e chi ascolta.Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversit\u00e0 culturali, su ci\u00f2 che \u00e8 bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.Riconosce i pi\u00f9 importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunit\u00e0 e della citt\u00e0.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Il corpo e il movimento<\/h3>\n\n\n\nI bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di s\u00e9 nel mondo. Muoversi \u00e8 il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola \u00e8 fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L\u2019azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialit\u00e0 e limiti della propria fisicit\u00e0, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati.<\/p>\n\n\n\n I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio s\u00e9, consolidando autonomia e sicurezza emotiva.<\/p>\n\n\n\n Il corpo ha potenzialit\u00e0 espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di produrre e fruire musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione dell\u2019immagine di s\u00e9 e l\u2019elaborazione dello schema corporeo.<\/p>\n\n\n\n Le attivit\u00e0 informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all\u2019aperto sono altrettanto importanti dell\u2019uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati, dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l\u2019educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all\u2019igiene personale.<\/p>\n\n\n\n La scuola dell\u2019infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacit\u00e0 di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola dell\u2019infanzia mira altres\u00ec a sviluppare la capacit\u00e0 di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacit\u00e0 percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacit\u00e0 di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creativit\u00e0.<\/p>\n\n\n\nTraguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino vive pienamente la propria corporeit\u00e0, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di s\u00e9, di igiene e di sana alimentazione.Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l\u2019uso di piccoli attrezzi ed \u00e8 in grado di adattarli alle situazioni ambientali all\u2019interno della scuola e all\u2019aperto. Controlla l\u2019esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\nImmagini, suoni, colori<\/h3>\n\n\n\nI bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creativit\u00e0: l\u2019arte orienta questa propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L\u2019esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la creativit\u00e0 e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perch\u00e9 sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realt\u00e0.<\/strong><\/p>\n\n\n\nL\u2019incontro dei bambini con l\u2019arte \u00e8 occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise nell\u2019atelier della scuola, le osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei, architetture) aiuteranno a migliorare le capacit\u00e0 percettive, coltivare il piacere della fruizione, della produzione e dell\u2019invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.<\/p>\n\n\n\n La musica \u00e8 un\u2019esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari dignit\u00e0, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacit\u00e0 cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all\u2019interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilit\u00e0 sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialit\u00e0. L\u2019ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali.<\/p>\n\n\n\n Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola pu\u00f2 aiutarlo a familiarizzare con l\u2019esperienza della multimedialit\u00e0 (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con i \u201cmedia\u201d e la ricerca delle loro possibilit\u00e0 espressive e creative.<\/p>\n\n\n\nTraguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilit\u00e0 che il linguaggio del corpo consente.Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attivit\u00e0 manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialit\u00e0 offerte dalle tecnologie.Segue con curiosit\u00e0 e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione \u2026); sviluppa interesse per l\u2019ascolto della musica e per la fruizione di opere d\u2019arte.Scopre il paesaggio sonoro attraverso attivit\u00e0 di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\nI discorsi e le parole<\/h3>\n\n\n\nLa lingua, in tutte le sue funzioni e forme, \u00e8 uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via pi\u00f9 complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l\u2019esperienza concreta e l\u2019osservazione. \u00c8 il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre pi\u00f9 articolati. La lingua materna \u00e8 parte dell\u2019identit\u00e0 di ogni bambino, ma la conoscenza di altre lingue apre all\u2019incontro con nuovi mondi e culture.<\/p>\n\n\n\n I bambini si presentano alla scuola dell\u2019infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacit\u00e0 quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attivit\u00e0, elaborano e condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l\u2019esplorazione della lingua scritta.<\/p>\n\n\n\n La scuola dell\u2019infanzia ha la responsabilit\u00e0 di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l\u2019uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilit\u00e0 di sperimentare una variet\u00e0 di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacit\u00e0 espressive, comunica, descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all\u2019estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalit\u00e0 di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare), contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo.<\/p>\n\n\n\n L\u2019incontro e la lettura di libri illustrati, l\u2019analisi dei messaggi presenti nell\u2019ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la lettura e la scrittura.<\/p>\n\n\n\n I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalit\u00e0, significati diversi.<\/p>\n\n\n\nTraguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attivit\u00e0 e per definirne regole.Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralit\u00e0 dei linguaggi, si misura con la creativit\u00e0 e la fantasia.Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\nLa conoscenza del mondo<\/h3>\n\n\n\nI bambini esplorano continuamente la realt\u00e0 e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono cos\u00ec le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria.<\/p>\n\n\n\n La curiosit\u00e0 e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succedono, intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano cos\u00ec le prime attivit\u00e0 di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino la necessaria fiducia nelle proprie capacit\u00e0 di capire e di trovare spiegazioni. Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti.<\/p>\n\n\n\n Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza pi\u00f9 strutturato, in cui esploreranno le potenzialit\u00e0 del linguaggio per esprimersi e l\u2019uso di simboli per rappresentare significati.<\/p>\n\n\n\n Oggetti, fenomeni, viventi <\/em><\/p>\n\n\n\nI bambini elaborano la prima \u201corganizzazione fisica\u201d del mondo esterno attraverso attivit\u00e0 concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realt\u00e0, sulle caratteristiche della luce e delle ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgono la durata e la velocit\u00e0, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di contemporaneit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano qualit\u00e0 e propriet\u00e0 degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle propriet\u00e0 individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire anche quello che non si vede direttamente: le stesse trasformazioni della materia possono essere intuite in base a elementari modelli di strutture \u201cinvisibili\u201d.<\/p>\n\n\n\n Il proprio corpo \u00e8 sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi nascosti, e la curiosit\u00e0 dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul suo funzionamento. Gli organismi animali e vegetali, osservati nei loro ambienti o in microambienti artificiali, possono suggerire un \u201cmodello di vivente\u201d per capire i processi pi\u00f9 elementari e la variet\u00e0 dei modi di vivere. Si pu\u00f2 cos\u00ec portare l\u2019attenzione dei bambini sui cambiamenti insensibili o vistosi che avvengono nel loro corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continue trasformazioni dell\u2019ambiente naturale.<\/p>\n\n\n\n Numero e spazio<\/em><\/p>\n\n\n\nLa familiarit\u00e0 con i numeri pu\u00f2 nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantit\u00e0 e sulla numerosit\u00e0 di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell\u2019indicare, del togliere e dell\u2019aggiungere. Si avviano cos\u00ec alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attivit\u00e0 di misura. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli semplici i risultati delle loro esperienze.<\/p>\n\n\n\n Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi pi\u00f9 idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche e individuandone le propriet\u00e0 (ad esempio, riconoscendo nel \u201cquadrato\u201d una propriet\u00e0 dell\u2019oggetto e non l\u2019oggetto stesso).<\/p>\n\n\n\n Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo.<\/p>\n\n\n\nTraguardi per lo sviluppo della competenza<\/strong> Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune propriet\u00e0, confronta e valuta quantit\u00e0; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potr\u00e0 succedere in un futuro immediato e prossimo.Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.Ha familiarit\u00e0 sia con le strategie del contare e dell\u2019operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantit\u00e0.Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti\/dietro, sopra\/sotto, destra\/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n \n\n\n\n<\/p>\n\n\n\n Dalla scuola dell\u2019infanzia alla scuola primaria<\/h2>\n\n\n\nOgni campo di esperienza offre specifiche opportunit\u00e0 di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identit\u00e0 (costruzione del s\u00e9, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre pi\u00f9 consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilit\u00e0, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).<\/p>\n\n\n\n Al termine del percorso triennale della scuola dell\u2019infanzia, \u00e8 ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.<\/p>\n\n\n\n Riconosce ed esprime le proprie emozioni, \u00e8 consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d\u2019animo propri e altrui.<\/p>\n\n\n\n Ha un positivo rapporto con la propria corporeit\u00e0, ha maturato una sufficiente fiducia in s\u00e9, \u00e8 progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.<\/p>\n\n\n\n Manifesta curiosit\u00e0 e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l\u2019ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.<\/p>\n\n\n\n Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.<\/p>\n\n\n\n Ha sviluppato l\u2019attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.<\/p>\n\n\n\n Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.<\/p>\n\n\n\n Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralit\u00e0 di linguaggi, utilizza con sempre maggiore propriet\u00e0 la lingua italiana.<\/p>\n\n\n\n Dimostra prime abilit\u00e0 di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.<\/p>\n\n\n\n Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.<\/p>\n\n\n\n \u00c8 attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.<\/p>\n\n\n\n Si esprime in modo personale, con creativit\u00e0 e partecipazione, \u00e8 sensibile alla pluralit\u00e0 di culture, lingue, esperienze.<\/p>\n\n\n\n \n\n\n\n<\/p>\n\n\n\n LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO<\/h1>\n\n\n\nIl primo ciclo d\u2019istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l\u2019apprendimento e lo sviluppo dell\u2019identit\u00e0 degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l\u2019intero arco della vita.<\/p>\n\n\n\n La finalit\u00e0 del primo ciclo \u00e8 l\u2019acqui\u00adsizione delle conoscenze e delle abilit\u00e0 fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalit\u00e0 la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l\u2019accesso facilitato per gli alunni con disabilit\u00e0; previene l\u2019evasione dell\u2019obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualit\u00e0 del sistema di istruzione.<\/p>\n\n\n\n In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell\u2019elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Il senso dell\u2019esperienza educativa<\/h2>\n\n\n\nFin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attivit\u00e0 nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosit\u00e0, riconoscere ed intervenire sulle difficolt\u00e0, assumere sempre maggiore consapevolezza di s\u00e9, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita. Cos\u00ec la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all\u2019alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialit\u00e0 e risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. Tutta la scuola in genere ha una funzione orientativa in quanto preparazione alle scelte decisive della vita, ma in particolare la scuola del primo ciclo, con la sua unitariet\u00e0 e progressiva articolazione disciplinare, intende favorire l\u2019orientamento verso gli studi successivi mediante esperienze didattiche non ripiegate su se stesse ma aperte e stimolanti, finalizzate a suscitare la curiosit\u00e0 dell\u2019alunno e a fargli mettere alla prova le proprie capacit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n La scuola propone situazioni e contesti in cui gli alunni riflettono per capire il mondo e se stessi, diventano consapevoli che il proprio corpo \u00e8 un bene di cui prendersi cura, trovano stimoli per sviluppare il pensiero analitico e critico, imparano ad imparare, coltivano la fantasia e il pensiero originale, si confrontano per ricercare significati e condividere possibili schemi di comprensione della realt\u00e0, riflettendo sul senso e le conseguenze delle proprie scelte. Favorisce lo sviluppo delle capacit\u00e0 necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per porsi obiettivi non immediati e perseguirli. Promuove inoltre quel primario senso di responsabilit\u00e0 che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell\u2019avere cura di s\u00e9, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali.<\/p>\n\n\n\n Sollecita gli alunni a un\u2019attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignit\u00e0 della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare situazioni di studio e di vita dove sviluppare atteggiamenti positivi ed imparare a collaborare con altri.<\/p>\n\n\n\n Segue con attenzione le diverse condizioni nelle quali si sviluppa \u00adl\u2019identit\u00e0 di genere, che nella preadolescenza ha la sua stagione cruciale.<\/p>\n\n\n\n Crea favorevoli condizioni di ascolto e di espressione tra coetanei e guida i ragazzi nella comprensione critica dei messaggi provenienti dalla societ\u00e0 nelle loro molteplici forme.<\/p>\n\n\n\n Di fronte alla complessa realt\u00e0 sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall\u2019emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella societ\u00e0 e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilit\u00e0 formativa con le famiglie, in cui con il dialogo si costruiscano cornici di riferimento condivise e si dia corpo a una progettualit\u00e0 comune nel rispetto dei diversi ruoli.<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n L\u2019alfabetizzazione culturale di base<\/h2>\n\n\n\nIl compito specifico del primo ciclo \u00e8 quello di promuovere l\u2019alfabetizzazione di base attraverso l\u2019acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all\u2019uso consapevole dei nuovi media.<\/p>\n\n\n\n Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre sintetizzata nel \u201cleggere, scrivere e far di conto\u201d, e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie discipline.<\/p>\n\n\n\n All\u2019alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l\u2019educazione plurilingue e interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue dell\u2019educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identit\u00e0 nel contatto con l\u2019alterit\u00e0 linguistica e culturale. L\u2019educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversit\u00e0 e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed \u00e8 presupposto per l\u2019inclusione sociale e per la partecipazione democratica.<\/p>\n\n\n\n La scuola primaria<\/em> mira all\u2019acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l\u2019opportunit\u00e0 di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo cos\u00ec le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.<\/p>\n\n\n\nLa padronanza degli strumenti culturali di base \u00e8 ancor pi\u00f9 importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: pi\u00f9 solide saranno le capacit\u00e0 acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilit\u00e0 di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell\u2019istruzione.<\/p>\n\n\n\n Nella scuola secondaria di primo grado<\/em> si realizza l\u2019accesso alle discipline come punti di vista sulla realt\u00e0 e come modalit\u00e0 di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.<\/p>\n\n\n\nLa valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell\u2019impostazione trasmissiva. Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine<\/em> e di cerniera<\/em> fra discipline.<\/p>\n\n\n\nNella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una pi\u00f9 approfondita padronanza delle discipline e un\u2019articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell\u2019elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.<\/p>\n\n\n\n Le competenze sviluppate nell\u2019ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze pi\u00f9 ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l\u2019esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell\u2019ambito di tutte le attivit\u00e0 di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina pu\u00f2 offrire.<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Cittadinanza e Costituzione<\/h2>\n\n\n\n\u00c8 compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l\u2019esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell\u2019infanzia.<\/p>\n\n\n\n L\u2019educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell\u2019ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidariet\u00e0. Questa fase del processo formativo \u00e8 il terreno favorevole per lo sviluppo di un\u2019adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.<\/p>\n\n\n\n Obiettivi irrinunciabili dell\u2019educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalit\u00e0 e lo sviluppo di un\u2019etica della responsabilit\u00e0, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l\u2019impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine<\/em> consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l\u2019organizzazione del lavoro comune, ecc.<\/p>\n\n\n\nAccanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi imparano cos\u00ec a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignit\u00e0 sociale (articolo 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualit\u00e0 della vita della societ\u00e0 (articolo 4), la libert\u00e0 di religione (articolo 8), le varie forme di libert\u00e0 (articoli 13-21). Imparano altres\u00ec l\u2019importanza delle procedure nell\u2019esercizio della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri. Questo favorisce una prima conoscenza di come sono organizzate la nostra societ\u00e0 (articoli 35-54) e le nostre istituzioni politiche (articoli 55-96). Al tempo stesso contribuisce a dare un valore pi\u00f9 largo e consapevole alla partecipazione alla vita della scuola intesa come comunit\u00e0 che funziona sulla base di regole condivise.<\/p>\n\n\n\n Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza \u00e8 il diritto alla parola (articolo 21) il cui esercizio dovr\u00e0 essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno, avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. \u00c8 attraverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze cos\u00ec come per prevenire e regolare i conflitti.<\/p>\n\n\n\n La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per l\u2019esplorazione del mondo, l\u2019organizzazione del pensiero e per la riflessione sull\u2019esperienza e il sapere dell\u2019umanit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n \u00c8 responsabilit\u00e0 di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando al contempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Cos\u00ec intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di apprendimento e di confronto libero e pluralistico.<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n L\u2019ambiente di apprendimento<\/h2>\n\n\n\nUna buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.<\/p>\n\n\n\n A tal fine \u00e8 possibile indicare, nel rispetto dell\u2019autonomia delle scuole e della libert\u00e0 di insegnamento, alcuni principi metodologici che contraddistinguono un\u2019efficace azione formativa senza pretesa di esaustivit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n L\u2019acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilit\u00e0 di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attivit\u00e0 pittoriche, la motricit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralit\u00e0 di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l\u2019apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture.<\/p>\n\n\n\n Valorizzare l\u2019esperienza e le conoscenze degli alunni<\/em>, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel processo di apprendimento l\u2019alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilit\u00e0, modalit\u00e0 di apprendere che l\u2019azione didattica dovr\u00e0 opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l\u2019allievo riesce a dare senso a quello che va imparando.<\/p>\n\n\n\nAttuare interventi adeguati nei riguardi delle diversit\u00e0<\/em>, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversit\u00e0, legate alle differenze nei modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari stati emotivi e affettivi. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana i quali, ai fini di una piena integrazione, devono acquisire sia un adeguato livello di uso e controllo della lingua italiana per comunicare e avviare i processi di apprendimento, sia una sempre pi\u00f9 sicura padronanza linguistica e culturale per proseguire nel proprio itinerario di istruzione. Tra loro vi sono alunni giunti da poco in Italia (immigrati \u201cdi prima generazione\u201d) e alunni nati in Italia (immigrati \u201cdi seconda generazione\u201d). Questi alunni richiedono interventi differenziati che non devono investire il solo insegnamento della lingua italiana ma la progettazione didattica complessiva della scuola e quindi dei docenti di tutte le discipline. L\u2019inte\u00adgrazione degli alunni con disabilit\u00e0 nelle scuole comuni, inoltre, anche se \u00e8 da tempo un fatto culturalmente e normativamente acquisito e consolidato, richiede un\u2019effettiva progettualit\u00e0, utilizzando le forme di flessibilit\u00e0 previste dall\u2019autonomia e le opportunit\u00e0 offerte dalle tecnologie.<\/p>\n\n\n\nFavorire l\u2019esplorazione e la scoperta<\/em>, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze gi\u00e0 elaborate, a trovare appropriate piste d\u2019indagine, a cercare soluzioni originali.<\/p>\n\n\n\nIncoraggiare l\u2019apprendimento collaborativo<\/em>. Imparare non \u00e8 solo un processo individuale. La dimensione sociale dell\u2019apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte (dall\u2019aiuto reciproco all\u2019apprendimento cooperativo, all\u2019apprendi\u00admento tra pari), sia all\u2019interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di et\u00e0 diverse. A questo scopo risulta molto efficace l\u2019utilizzo delle nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze, ad esempio attraverso ricerche sul web e per corrispondere con coetanei anche di altri paesi.<\/p>\n\n\n\nPromuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere<\/em>, al fine di \u201cimparare ad apprendere\u201d. Riconoscere le difficolt\u00e0 incontrate e le strategie adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l\u2019alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio. Occorre che l\u2019alunno sia attivamente impegnato nella costruzione del suo sapere e di un suo metodo di studio, sia sollecitato a riflettere su come e quanto impara, sia incoraggiato a esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i traguardi raggiunti. Ogni alunno va posto nelle condizioni di capire il compito assegnato e i traguardi da raggiungere, riconoscere le difficolt\u00e0 e stimare le proprie abilit\u00e0, imparando cos\u00ec a riflettere sui propri risultati, valutare i progressi compiuti, riconoscere i limiti e le sfide da affrontare, rendersi conto degli esiti delle proprie azioni e trarne considerazioni per migliorare.<\/p>\n\n\n\nRealizzare attivit\u00e0 didattiche in forma di laboratorio<\/em>, per favorire l\u2019operativit\u00e0 e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, \u00e8 la modalit\u00e0 di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualit\u00e0, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attivit\u00e0 vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e pu\u00f2 essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l\u2019apprendimento.<\/p>\n\n\n\nItaliano<\/h3>\n\n\n\nLo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure \u00e8 una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l\u2019esercizio pieno della cittadinanza, per l\u2019ac\u00adcesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Per realizzare queste finalit\u00e0 estese e trasversali, \u00e8 necessario che l\u2019apprendimento della lingua sia oggetto di specifiche attenzioni da parte di tutti i docenti, che in questa prospettiva coordineranno le loro attivit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n Nel nostro paese l\u2019apprendimento della lingua avviene oggi in uno spazio antropologico caratterizzato da una variet\u00e0 di elementi: la persistenza, anche se quanto mai ineguale e diversificata, della dialettofonia; la ricchezza e la variet\u00e0 delle lingue minoritarie; la compresenza di pi\u00f9 lingue di tutto il mondo; la presenza infine dell\u2019italiano parlato e scritto con livelli assai diversi di padronanza e con marcate varianti regionali. Tutto questo comporta che nell\u2019esperienza di molti bambini e ragazzi l\u2019italiano rappresenti una seconda lingua. La cura costante rivolta alla progressiva padronanza dell\u2019italiano implica, dunque, che l\u2019apprendimento della lingua italiana avvenga a partire dalle competenze linguistiche e comunicative che gli allievi hanno gi\u00e0 maturato nel\u00adl\u2019idioma nativo e guardi al loro sviluppo in funzione non solo del miglior rendimento scolastico, ma come componente essenziale delle abilit\u00e0 per la vita.<\/p>\n\n\n\n Data la complessit\u00e0 dello sviluppo linguistico, che si intreccia strettamente con quello cognitivo e richiede tempi lunghi e distesi, si deve tener presente che i traguardi per la scuola secondaria costituiscono un\u2019evoluzione di quelli della primaria e che gli obiettivi di ciascun livello sono uno sviluppo di quelli del livello precedente.<\/p>\n\n\n\n Nel primo ciclo di istruzione devono essere acquisiti gli strumenti necessari ad una “alfabetizzazione funzionale”: gli allievi devono ampliare il patrimonio orale e devono imparare a leggere e a scrivere correttamente e con crescente arricchimento di lessico. Questo significa, da una parte, padroneggiare le tecniche di lettura e scrittura, dall\u2019altra imparare a comprendere e a produrre significati attraverso la lingua scritta. Lo sviluppo della strumentazione per la lettura e la scrittura e degli aspetti legati al significato procede in parallelo e deve continuare per tutto il primo ciclo di istruzione, ovviamente non esaurendosi in questo.<\/p>\n\n\n\n La complessit\u00e0 dell\u2019educazione linguistica rende necessario che i docenti delle diverse discipline operino insieme e con l\u2019insegnante di italiano per dare a tutti gli allievi l\u2019opportunit\u00e0 di inserirsi adeguatamente nell\u2019ambiente scolastico e nei percorsi di apprendimento, avendo come primo obiettivo il possesso della lingua di scolarizzazione.<\/p>\n\n\n\n Oralit\u00e0 <\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\nLa comunicazione orale nella forma dell\u2019ascolto e del parlato \u00e8 il modo naturale con cui il bambino, ad un tempo, entra in rapporto con gli altri e \u201cd\u00e0 i nomi alle cose\u201d esplorandone la complessit\u00e0. Tale capacit\u00e0 di interagire, di nominare in modo sempre pi\u00f9 esteso, di elaborare il pensiero attraverso l\u2019oralit\u00e0 e di comprendere discorsi e testi di vario tipo viene sviluppata e gradualmente sistematizzata a scuola, dove si promuove la capacit\u00e0 di ampliare il lessico, ascoltare e produrre discorsi per scopi diversi e man mano pi\u00f9 articolati e meglio pianificati. La pratica delle abilit\u00e0 linguistiche orali nella comunit\u00e0 scolastica passa attraverso l\u2019esperienza dei diversi usi della lingua (comunicativi, euristici, cognitivi, espressivi, argomentativi) e la predisposizione di ambienti sociali di apprendimento idonei al dialogo, all\u2019interazione, alla ricerca e alla costruzione di significati, alla condivisione di conoscenze, al riconoscimento di punti di vista e alla loro negoziazione.<\/p>\n\n\n\n Lettura<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\nLa pratica della lettura, centrale in tutto il primo ciclo di istruzione, \u00e8 proposta come momento di socializzazione e di discussione dell\u2019apprendimento di contenuti, ma anche come momento di ricerca autonoma e individuale, in grado di sviluppare la capacit\u00e0 di concentrazione e di riflessione critica, quindi come attivit\u00e0 particolarmente utile per favorire il processo di maturazione dell\u2019allievo. Per lo sviluppo di una sicura competenza di lettura \u00e8 necessaria l\u2019acquisizione di opportune strategie e tecniche, compresa la lettura a voce alta, la cura dell\u2019espressione e la costante messa in atto di operazioni cognitive per la comprensione del testo. Saper leggere \u00e8 essenziale per il reperimento delle informazioni, per ampliare le proprie conoscenze, per ottenere risposte significative. La cura della comprensione di testi espositivi e argomentativi \u2013 anche utilizzando il dibattito e il dialogo intorno ai testi presentati \u2013 \u00e8 esercizio di fondamentale importanza. La nascita del gusto per la lettura produce aumento di attenzione e curiosit\u00e0, sviluppa la fantasia e il piacere della ricerca in proprio, fa incontrare i racconti e le storie di ogni civilt\u00e0 e tempo, avvicina all\u2019altro e al diverso da s\u00e9. Tutte queste esperienze sono componenti imprescindibili per il raggiungimento di una solida competenza nella lettura e per lo sviluppo di ogni futura conoscenza.<\/p>\n\n\n\n A scuola si apprende la strumentalit\u00e0 del leggere e si attivano i numerosi processi cognitivi necessari alla comprensione. La lettura va costantemente praticata su un\u2019ampia gamma di testi appartenenti ai vari tipi e forme testuali (da testi continui a moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi diversi e con strategie funzionali al compito, senza mai tralasciare la pratica della lettura personale e dell\u2019ascolto di testi letti dall\u2019insegnante realizzata abitualmente senza alcuna finalizzazione, al solo scopo di alimentare il piacere di leggere. Lo sviluppo della competenza di lettura riguarda tutte le discipline. \u00c8 compito di ciascun insegnante favorire con apposite attivit\u00e0 il superamento degli ostacoli alla comprensione dei testi che possono annidarsi a livello lessicale o sintattico oppure al livello della strutturazione logico-concettuale.<\/p>\n\n\n\n La consuetudine con i libri pone le basi per una pratica di lettura come attivit\u00e0 autonoma e personale che duri per tutta la vita. Per questo occorre assicurare le condizioni (biblioteche scolastiche, accesso ai libri, itinerari di ricerca, uso costante sia dei libri che dei nuovi media, ecc.) da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione dei testi scritti. La lettura connessa con lo studio e l\u2019apprendimento e la lettura pi\u00f9 spontanea, legata ad aspetti estetici o emotivi, vanno parimenti praticate in quanto rispondono a bisogni presenti nella persona.<\/p>\n\n\n\n In questa prospettiva ruolo primario assume il leggere per soddisfare il piacere estetico dell\u2019incontro con il testo letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso, come premessa ad una prima educazione letteraria, che non si esaurisce certo nel primo ciclo di istruzione.<\/p>\n\n\n\n Scrittura<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\nLa pratica della scrittura viene introdotta in modo graduale: qualunque sia il metodo usato dall\u2019insegnante, durante la prima alfabetizzazione il bambino, partendo dall\u2019esperienza, viene guidato contemporaneamente a leggere e scrivere parole e frasi sempre legate a bisogni comunicativi e inserite in contesti motivanti. L\u2019acquisizione della competenza strumentale della scrittura, entro i primi due anni di scuola, comporta una costante attenzione alle abilit\u00e0 grafico-manuali e alla correttezza ortografica. Questo indispensabile apprendistato non esaurisce la complessit\u00e0 dell\u2019insegnare e dell\u2019imparare a scrivere ma ne costituisce il necessario requisito. La scrittura di un testo si presenta come un processo complesso nel quale si riconoscono fasi specifiche, dall\u2019ideazione alla pianificazione, alla prima stesura, alla revisione e all\u2019auto-correzione, su ognuna delle quali l\u2019insegnante deve far lavorare gli allievi con progressione graduale e assicurando ogni volta la stabilizzazione e il consolidamento di quanto ciascun alunno ha acquisito. La frequentazione assidua di testi permetter\u00e0 all\u2019allievo di individuare i modelli che ne sono alla base e di assumerli come riferimento nelle proprie produzioni comunicative.<\/p>\n\n\n\n In tutto il primo ciclo il percorso di apprendimento della scrittura richiede tempi distesi, diversificazione delle attivit\u00e0 didattiche e interdisciplinarit\u00e0 in quanto la produzione testuale si realizza in varie discipline. Pu\u00f2 altres\u00ec richiedere attenzione dedicata a piccoli gruppi e a singoli alunni, soprattutto nella fase iniziale durante la quale ogni bambino ha bisogno di acquisire sicurezza.<\/p>\n\n\n\n In particolare, l\u2019insegnante di italiano fornisce le indicazioni essenziali per la produzione di testi per lo studio (ad esempio schema, riassunto, esposizione di argomenti, relazione di attivit\u00e0 e progetti svolti nelle varie discipline), funzionali (ad esempio istruzioni, questionari), narrativi, espositivi e argomentativi. Tali testi possono muovere da esperienze concrete, da conoscenze condivise, da scopi reali, evitando trattazioni generiche e luoghi comuni. Inoltre, attraverso la produzione di testi fantastici (sia in prosa sia in versi), l\u2019allievo sperimenta fin dai primi anni le potenzialit\u00e0 espressive della lingua italiana e apprende come sia possibile intrecciare la lingua scritta con altri linguaggi, anche attraverso la produzione di testi multimediali.<\/p>\n\n\n\n Al termine della scuola secondaria di primo grado l\u2019allievo dovrebbe essere in grado di produrre testi di diversa tipologia e forma coesi e coerenti, adeguati all\u2019intenzione comunicativa e al destinatario, curati anche negli aspetti formali.<\/p>\n\n\n\n Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\nI bambini entrano nella scuola primaria con un patrimonio lessicale diverso da un allievo all\u2019altro. Data la grande importanza della comprensione e dell\u2019uso attivo del lessico, il primo compito dell\u2019insegnante \u00e8 proprio quello di rendersi conto, attraverso attivit\u00e0 anche ludiche e creative, della consistenza e tipologia (variet\u00e0) del patrimonio lessicale di ognuno. \u00c8 un compito tanto pi\u00f9 importante quanto pi\u00f9 vi \u00e8 oggi evidenza di un progressivo impoverimento del lessico.<\/p>\n\n\n\n Il patrimonio iniziale dovr\u00e0 essere consolidato in un nucleo di vocaboli di base (fondamentali e di alto uso), a partire dal quale si operer\u00e0 man mano un\u2019estensione alle parole-chiave delle discipline di studio: l\u2019acquisizione dei linguaggi specifici delle discipline deve essere responsabilit\u00e0 comune di tutti gli insegnanti.<\/p>\n\n\n\n I docenti di tutto il primo ciclo di istruzione dovranno promuovere, all\u2019interno di attivit\u00e0 orali e di lettura e scrittura, la competenza lessicale relativamente sia all\u2019ampiezza del lessico compreso e usato (ricettivo e produttivo) sia alla sua padronanza nell\u2019uso sia alla sua crescente specificit\u00e0. Infatti l\u2019uso del lessico, a seconda delle discipline, dei destinatari, delle situazioni comunicative e dei mezzi utilizzati per l\u2019espressione orale e quella scritta richiede lo sviluppo di conoscenze, capacit\u00e0 di selezione e adeguatezza ai contesti. Lo sviluppo della competenza lessicale deve rispettare gli stadi cognitivi del bambino e del ragazzo e avvenire in stretto rapporto con l\u2019uso vivo e reale della lingua, non attraverso forme di apprendimento meccanico e mnemonico. Va, in questo senso, tenuta in considerazione la ricchezza delle espressioni locali, \u201cdi strada\u201d, gergali e dei molti modi di dire legati alle esperienze, che spesso racchiudono un senso identitario e capacit\u00e0 narrative e che rappresentano un bagaglio attraverso il quale ampliare l\u2019espressione anche in italiano corretto.<\/p>\n\n\n\n apprendimento di un lessico sempre pi\u00f9 preciso e specifico \u00e8 fondamentale che gli allievi imparino, fin dalla scuola primaria, a consultare dizionari e repertori tradizionali e online<\/em>.<\/p>\n\n\n\nElementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua<\/em><\/strong><\/p>\n\n\n\nOgni persona, fin dall\u2019infanzia, possiede una grammatica implicita, che le permette di formulare frasi ben formate pur senza conoscere concetti quali quelli di verbo, soggetto, ecc. Questa \u201cgrammatica implicita\u201d si amplia e si rafforza negli anni attraverso l\u2019uso della lingua, che permette di giungere a forme “corrette” (in italiano standard) e di realizzare enunciati in diverse variet\u00e0 linguistiche e in diverse lingue.<\/p>\n\n\n\n Inoltre, sin dai primi anni di scolarit\u00e0, i bambini hanno una naturale predisposizione a riflettere sulla lingua. \u00c8 su queste attitudini che l\u2019insegnante si pu\u00f2 basare per condurre gradualmente l\u2019allievo verso forme di \u201cgrammatica esplicita\u201d.<\/p>\n\n\n\n \u00c8 molto importante acquisire una progressiva consapevolezza e sicurezza nell\u2019uso dello strumento linguistico (che si avvia, ma non si completa, nel primo ciclo). Si tratta, infatti, di una delle condizioni per un uso critico e libero della lingua, a cui deve giungere presto ogni cittadino. Perci\u00f2, nei primi anni della scuola primaria l\u2019uso della lingua e la riflessione su di essa vanno curate insieme. Del resto nella pratica coincidono: l\u2019apprendimento della strumentalit\u00e0 del leggere e dello scrivere \u00e8 da considerarsi infatti attivit\u00e0 linguistica e metalinguistica al tempo stesso.<\/p>\n\n\n\n Per quanto riguarda l\u2019ortografia, da una parte \u00e8 fondamentale che essa sia acquisita e automatizzata in modo sicuro nei primi anni di scuola, in quanto diventa difficile apprenderla pi\u00f9 in l\u00e0 con gli anni; dall\u2019altra la correttezza ortografica deve essere costantemente monitorata a tutti i livelli di scuola.<\/p>\n\n\n\n Gli oggetti della riflessione sulla lingua e della grammatica esplicita sono: le strutture sintattiche delle frasi semplici e complesse (per la descrizione delle quali l\u2019insegnante sceglier\u00e0 il modello grammaticale di riferimento che gli sembra pi\u00f9 adeguato ed efficace); le parti del discorso, o categorie lessicali; gli elementi di coesione che servono a mettere in rapporto le diverse parti della frase e del testo (connettivi di vario tipo, pronomi, segni di interpunzione); il lessico e la sua organizzazione; le variet\u00e0 dell\u2019italiano pi\u00f9 diffuse.<\/p>\n\n\n\n Nella scuola primaria la riflessione privilegia il livello lessicale-semantico e si attua a partire dai testi orali e scritti recepiti e prodotti dagli allievi. Gli aspetti morfologici e quelli sintattici, semantici e testuali, che sono introdotti nella scuola primaria attraverso riflessioni sull\u2019uso, devono essere ripresi ciclicamente, al fine di poter operare precisazioni e approfondimenti e raggiungere una valida sistematizzazione dei concetti centrali.<\/p>\n\n\n\n La riflessione sulla lingua, se condotta in modo induttivo e senza un\u2019introduzione troppo precoce della terminologia specifica, contribuisce a una maggiore duttilit\u00e0 nel capire i testi e riflettere e discutere sulle proprie produzioni. Essa, inoltre, si intreccia con la riflessione sulle altre lingue del repertorio dell\u2019allievo, in una prospettiva plurilingue e interculturale. Ma il ruolo probabilmente pi\u00f9 significativo della riflessione sulla lingua \u00e8 quello metacognitivo: la riflessione concorre infatti a sviluppare le capacit\u00e0 di categorizzare, di connettere, di analizzare, di indurre e dedurre, utilizzando di fatto un metodo scientifico.<\/p>\n\n\n\n La riflessione sulla lingua riguarda anche il lessico, di cui verranno esplorate e definite le caratteristiche fondamentali, come le relazioni di significato e i meccanismi di formazione delle parole.<\/p>\n\n\n\nTraguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria<\/strong>L\u2019allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il pi\u00f9 possibile adeguato alla situazione.Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.Utilizza abilit\u00e0 funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l\u2019apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell\u2019esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l\u2019infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.Scrive testi corretti nell\u2019ortografia, chiari e coerenti, legati all\u2019esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.Capisce e utilizza nell\u2019uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i pi\u00f9 frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarit\u00e0 morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla variet\u00e0 di situazioni comunicative.\u00c8 consapevole che nella comunicazione sono usate variet\u00e0 diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all\u2019organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. <\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\nAscolto e parlato<\/em><\/p>\n\n\n\n- Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola.<\/li>
- Comprendere l\u2019argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.<\/li>
- Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.<\/li>
- Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un\u2019attivit\u00e0 conosciuta.<\/li>
- Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l\u2019ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perch\u00e9 il racconto sia chiaro per chi ascolta.<\/li>
- Ricostruire verbalmente le fasi di un\u2019esperienza vissuta a scuola o in altri contesti.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Lettura<\/em><\/p>\n\n\n\n- Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalit\u00e0 ad alta voce, curandone l\u2019espressione, sia in quella silenziosa.<\/li>
- Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo.<\/li>
- Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l\u2019argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.<\/li>
- Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di svago.<\/li>
- Leggere semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale.<\/li>
- Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Scrittura<\/em><\/p>\n\n\n\n- Acquisire le capacit\u00e0 manuali, percettive e cognitive necessarie per l\u2019apprendimento della scrittura.<\/li>
- Scrivere sotto dettatura curando in modo particolare l\u2019ortografia.<\/li>
- Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilit\u00e0 personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e\/o familiare).<\/li>
- Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo<\/em><\/p>\n\n\n\n- Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole.<\/li>
- Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attivit\u00e0 di interazione orale e di lettura.<\/li>
- Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.<\/li>
- Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d\u2019uso.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua<\/em><\/p>\n\n\n\n- Confrontare testi per coglierne alcune caratteristiche specifiche (ad es. maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.).<\/li>
- Riconoscere se una frase \u00e8 o no completa, costituita cio\u00e8 dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari).<\/li>
- Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\nAscolto e parlato<\/em><\/p>\n\n\n\n- Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.<\/li>
- Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un\u2019esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l\u2019argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini …).<\/li>
- Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l\u2019ascolto.<\/li>
- Comprendere consegne e istruzioni per l\u2019esecuzione di attivit\u00e0 scolastiche ed extrascolastiche.<\/li>
- Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.<\/li>
- Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l\u2019ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.<\/li>
- Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un\u2019esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Lettura<\/em><\/p>\n\n\n\n- Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.<\/li>
- Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande all\u2019inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.<\/li>
- Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un\u2019idea del testo che si intende leggere.<\/li>
- Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un\u2019idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.<\/li>
- Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.).<\/li>
- Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un\u2019attivit\u00e0, per realizzare un procedimento.<\/li>
- Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l\u2019invenzione letteraria dalla realt\u00e0.<\/li>
- Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali pi\u00f9 evidenti, l\u2019intenzione comunicativa dell\u2019autore ed esprimendo un motivato parere personale.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Scrittura<\/em><\/p>\n\n\n\n- Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un\u2019esperienza.<\/li>
- Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.<\/li>
- Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della scuola, adeguando il testo ai destinatari e alle situazioni.<\/li>
- Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d\u2019animo sotto forma di diario.<\/li>
- Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura.<\/li>
- Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l\u2019esecuzione di attivit\u00e0 (ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.).<\/li>
- Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio.<\/li>
- Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie).<\/li>
- Sperimentare liberamente, anche con l\u2019utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l\u2019impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.<\/li>
- Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo<\/em><\/p>\n\n\n\n- Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).<\/li>
- Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attivit\u00e0 comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).<\/li>
- Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l\u2019accezione specifica di una parola in un testo.<\/li>
- Comprendere, nei casi pi\u00f9 semplici e frequenti, l\u2019uso e il significato figurato delle parole.<\/li>
- Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.<\/li>
- Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua<\/em><\/p>\n\n\n\n- Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilit\u00e0 della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.<\/li>
- Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte).<\/li>
- Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).<\/li>
- Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima<\/em>): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo.<\/li>
- Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso pi\u00f9 frequente (come e, ma, infatti, perch\u00e9, quando<\/em>)<\/li>
- Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado<\/strong> L\u2019allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalit\u00e0 dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ci\u00f2 matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell\u2019elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l\u2019intenzione dell\u2019emittente.Espone oralmente all\u2019insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attivit\u00e0 di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l\u2019utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un\u2019interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l\u2019accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilit\u00e0).Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.Riconosce il rapporto tra variet\u00e0 linguistiche\/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativoPadroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all\u2019organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado<\/strong><\/p>\n\n\n\nAscolto e parlato<\/em><\/p>\n\n\n\n- Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell\u2019emittente.<\/li>
- Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale.<\/li>
- Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a comprendere durante l\u2019ascolto.<\/li>
- Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione: durante l\u2019ascolto (presa di appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo l\u2019ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave, ecc.).<\/li>
- Riconoscere, all\u2019ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.<\/li>
- Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all\u2019argomento e alla situazione.<\/li>
- Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure selezionando le informazioni significative in base allo scopoe usando un lessico adeguato all\u2019argomento e alla situazione.<\/li>
- Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all\u2019argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisare le fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).<\/li>
- Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Lettura<\/em><\/p>\n\n\n\n- Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire.<\/li>
- Leggere in modalit\u00e0 silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica).<\/li>
- Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana.<\/li>
- Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici.<\/li>
- Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici.<\/li>
- Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da pi\u00f9 fonti, selezionando quelle ritenute pi\u00f9 significative ed affidabili. Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle).<\/li>
- Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio e il punto di vista dell\u2019osservatore.<\/li>
- Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validit\u00e0.<\/li>
- Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell\u2019autore; personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; genere di appartenenza. Formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Scrittura<\/em><\/p>\n\n\n\n- Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall\u2019analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per l\u2019organizzazione delle idee (ad es. mappe, scalette); utilizzare strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche.<\/li>
- Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario.<\/li>
- Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l\u2019uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro pi\u00f9 adeguato.<\/li>
- Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e\/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse.<\/li>
- Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici.<\/li>
- Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l\u2019impaginazione; scrivere testi digitali (ad es. e-mail, post di blog, presentazioni), anche come supporto all\u2019esposizione orale.<\/li>
- Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad es. giochi linguistici, riscritture di testi narrativi con cambiamento del punto di vista); scrivere o inventare testi teatrali, per un\u2019eventuale messa in scena.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo<\/em><\/p>\n\n\n\n- Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attivit\u00e0 specifiche, il proprio patrimonio lessicale, cos\u00ec da comprendere e usare le parole dell\u2019intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse.<\/li>
- Comprendere e usare parole in senso figurato.<\/li>
- Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale.<\/li>
- Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.<\/li>
- Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all\u2019interno di un testo.<\/li>
- Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all\u2019interno di una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua<\/em><\/p>\n\n\n\n- Riconoscere ed esemplificare casi di variabilit\u00e0 della lingua.<\/li>
- Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico.<\/li>
- Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi, argomentativi).<\/li>
- Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione); conoscere l\u2019organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali.<\/li>
- Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione.<\/li>
- Riconoscere l\u2019organizzazione logico-sintattica della frase semplice.<\/li>
- Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno a un primo grado di subordinazione.<\/li>
- Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali.<\/li>
- Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica.<\/li>
- Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall\u2019insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
<\/p>\n\n\n\n Lingua inglese e seconda lingua comunitaria<\/h3>\n\n\n\nL\u2019apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all\u2019alunno di sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale e di acquisire i primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui vive, anche oltre i confini del territorio nazionale.<\/p>\n\n\n\n La consapevolezza della cittadinanza europea attraverso il contatto con due lingue comunitarie, lo sviluppo di un repertorio diversificato di risorse linguistiche e culturali per interagire con gli altri e la capacit\u00e0 di imparare le lingue concorrono all\u2019educazione plurilingue e interculturale, nell\u2019ottica dell\u2019educazione permanente. Accostandosi a pi\u00f9 lingue, l\u2019alunno impara a riconoscere che esistono differenti sistemi linguistici e culturali e diviene man mano consapevole della variet\u00e0 di mezzi che ogni lingua offre per pensare, esprimersi e comunicare.<\/p>\n\n\n\n Per facilitare i processi che rendono possibili questi risultati \u00e8 necessario che all\u2019apprendimento delle lingue venga assicurata sia trasversalit\u00e0 in \u201corizzontale\u201d, sia continuit\u00e0 in \u201cverticale\u201d. Attraverso la progettazione concordata degli insegnamenti d\u2019italiano, delle due lingue straniere e di altre discipline si realizza la trasversalit\u00e0 in orizzontale come area di intervento comune per lo sviluppo linguistico-cognitivo. La continuit\u00e0 verticale si realizza dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado mediante la progressione degli obiettivi relativi alle diverse competenze e lo sviluppo delle strategie per imparare le lingue.<\/p>\n\n\n\n Per quanto riguarda la lingua inglese nella scuola primaria, l\u2019insegnante terr\u00e0 conto della maggiore capacit\u00e0 del bambino di appropriarsi spontaneamente di modelli di pronuncia e intonazione per attivare pi\u00f9 naturalmente un sistema plurilingue. Tale processo integrer\u00e0 elementi della nuova lingua nel sistema della lingua madre, della lingua di scolarizzazione e di eventuali altre lingue in possesso dell\u2019alunno, ampliandone e differenziandone implicitamente le varie componenti linguistiche (aspetti fonico-acustici, articolatori, sintattici e semantici). Al fine dell\u2019educazione plurilingue e interculturale potranno essere utili esperienze di sensibilizzazione a lingue presenti nei repertori linguistici di singoli alunni.<\/p>\n\n\n\n Nella scuola secondaria di primo grado l\u2019insegnante guider\u00e0 l\u2019alunno a riconoscere gradualmente, rielaborare e interiorizzare modalit\u00e0 di comunicazione e regole della lingua che egli applicher\u00e0 in modo sempre pi\u00f9 autonomo e consapevole, nonch\u00e9 a sviluppare la capacit\u00e0 di riflettere sugli usi e di scegliere tra forme e codici linguistici diversi quelli pi\u00f9 adeguati ai suoi scopi e alle diverse situazioni.<\/p>\n\n\n\n Rispetto alla seconda lingua comunitaria che viene introdotta nella scuola secondaria di primo grado, l\u2019insegnante terr\u00e0 conto delle esperienze linguistiche gi\u00e0 maturate dall\u2019alunno per ampliare l\u2019insieme delle sue competenze. Nella prospettiva dell\u2019educazione plurilingue, la nuova lingua dovr\u00e0 essere considerata come una opportunit\u00e0 di ampliamento e\/o di approfondimento del repertorio linguistico gi\u00e0 acquisito dall\u2019alunno e come occasione per riutilizzare sempre pi\u00f9 consapevolmente le strategie di apprendimento delle lingue.<\/p>\n\n\n\n Nell\u2019apprendimento delle lingue la motivazione nasce dalla naturale attitudine degli alunni a comunicare, socializzare, interagire e dalla loro naturale propensione a \u201cfare con la lingua\u201d. L\u2019insegnante avr\u00e0 cura di alternare diverse strategie e attivit\u00e0: ad esempio proposte di canzoni, filastrocche, giochi con i compagni, giochi di ruolo, consegne che richiedono risposte corporee a indicazioni verbali in lingua. Introdurr\u00e0 gradualmente delle attivit\u00e0 che possono contribuire ad aumentare la motivazione, quali ad esempio l\u2019analisi di materiali autentici (immagini, oggetti, testi, ecc.), l\u2019ascolto di storie e tradizioni di altri paesi, l\u2019interazione in forma di corrispondenza con coetanei stranieri, la partecipazione a progetti con scuole di altri paesi. L\u2019uso di tecnologie informatiche consentir\u00e0 di ampliare spazi, tempi e modalit\u00e0 di contatto e interazione sociale tra individui, comunit\u00e0 scolastiche e territoriali. L\u2019alunno potr\u00e0 cos\u00ec passare progressivamente da una interazione centrata essenzialmente sui propri bisogni a una comunicazione attenta all\u2019interlocutore fino a sviluppare competenze socio-relazionali adeguate a interlocutori e contesti diversi.<\/p>\n\n\n\n Si potranno inoltre creare situazioni in cui la lingua straniera sia utilizzata, in luogo della lingua di scolarizzazione, per promuovere e veicolare apprendimenti collegati ad ambiti disciplinari diversi.<\/p>\n\n\n\n Alle attivit\u00e0 didattiche finalizzate a far acquisire all\u2019alunno la capacit\u00e0 di usare la lingua, il docente affiancher\u00e0 gradualmente attivit\u00e0 di riflessione per far riconoscere sia le convenzioni in uso in una determinata comunit\u00e0 linguistica, sia somiglianze e diversit\u00e0 tra lingue e culture diverse, in modo da sviluppare nell\u2019alunno una consapevolezza plurilingue e una sensibilit\u00e0 interculturale.<\/p>\n\n\n\n La riflessione potr\u00e0 essere volta inoltre a sviluppare capacit\u00e0 di autovalutazione e consapevolezza di come si impara.<\/p>\n\n\n\nTraguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese<\/strong>(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue <\/em>del Consiglio d\u2019Europa)L\u2019alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall\u2019insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria <\/strong><\/p>\n\n\n\nAscolto (comprensione orale)<\/em><\/p>\n\n\n\n- Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Parlato (produzione e interazione orale)<\/em><\/p>\n\n\n\n- Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.<\/li>
- Interagire con un compagno per presentarsi e\/o giocare, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Lettura (comprensione scritta)<\/em><\/p>\n\n\n\n- Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori, cogliendo parole e frasi gi\u00e0 acquisite a livello orale.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Scrittura (produzione scritta)<\/em><\/p>\n\n\n\n- Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attivit\u00e0 svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria<\/strong><\/p>\n\n\n\nAscolto (comprensione orale) <\/em><\/p>\n\n\n\n
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